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Ennesimo thread sulle regole

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Mr. Mario:

--- Citazione da: Dairon - 2012-01-11 13:04:17 ---Il mio famigerato e bistrattato esempio di "facciamo finta che", o gdr spontaneo, era quanto di più vicino al senza regole che mi venisse in mente, visto che lo facevamo camminando senza nemmeno guardarci in faccia, contraddicendoci e a volte litigando... non a caso lo facevo con pochi amici "selezionati" e pure in occasioni particolari.
--- Termina citazione ---


--- Citazione da: Dairon - 2012-01-11 17:06:32 ---A volte funzionava, per quanto raramente, anche con bambini che abbiamo incrociato una volta in vita nostra).
--- Termina citazione ---

Secondo la mia esperienza, questo che dici è il chiaro segnale che il gioco aveva un suo rituale implicito che come amici seguivate, e che funzionava anche con gli estranei quando per caso o per intuito riuscivano ad entrarci. E un rituale è un complesso di regole, anche se non le chiamavate così e non ne discutevate esplicitamente.

Inoltre, si accresce per esperienze successive. Quando parlavate del tono da tenere, stavate cercando di dare una direzione al vostro sforzo comune, per migliorare il divertimento che vi dava il gioco. Così come i punti vitali codificati poco alla volta di Moreno servivano ad evitare un'interruzione ogni volta per discutere, e migliorare così l'esperienza.

Questo è un processo estremamente comune. Io giocavo ai cavalieri dello zodiaco con mia sorella e mio cugino in campagna. Invece che tirarci dei cazzotti, ognuna descriveva e poi lanciava una palla nella direzione dell'avversario di turno. Ogni tanto la palla finiva nel fossetto che portava i liquami fuori dalla stalla. A questo punto, la regola 'chi ce l'ha buttata la va a lavare' era l'unica maniera di poter continuare a giocare. L'aggiunta di questa regola era necessaria perché il gioco potesse continuare.

Perciò quando dici:

--- Citazione da: Dairon - 2012-01-11 13:04:17 ---Tuttavia, che avesse o meno regole e sono pronto a discuterlo (ma tenete presente che c'è anche il discorso che secondo me anche avesse avuto regole suggerisce abbastanza una possibilità modalità senza anche quelle regole)
--- Termina citazione ---
sono estremamente scettico. Il percorso naturale per me è sempre quello di aumentare le regole per perfezionare il gioco, mai di diminuirle, nell'ambito dello stesso gioco. 'Cambiamo le regole (cancellandone diverse) e facciamo quest'altra cosa' è partire con un gioco nuovo, che ha poi il suo naturale percorso di accrescimento e stratificazione. La direzione naturale è che le regole diventano di volta in volta più numerose e più esplicite.

Ezio:
Anch'io giocavo a "facciamo finta che!", all'asilo, ed ero il capo di quelli che ci giocavano, dato che ero quello che aveva "inventato" il gioco.


Eravamo piccoli, quindi avevamo solo tre regole:


- Il gioco inizia quando qualcuno dice "Facciamo finta che..."
- Il gioco finisce quando tutti si sono stancati (e quindi o si obbligava gli altri a giocare oppure si giocava da soli) o quando la maestra chiama.
- Solo io potevo fare finta di essere il supereroe con la tutina rossa e il lampo giallo che si trasforma negli animali che vuole (probabilmente lo spirito di Shazam! era disceso su di me in tenera età). Quando il vice-capo cercò di violare questa regola ci litigai.


Sfido chiunque a dirmi che la prima e la seconda, in particolare, non fossero una regola, e, forse, insieme formano la singola regola che accomuna tutti i giochi: ogni gioco ha un inizio e una fine, codificati, che lo separano dalla vita "reale". Quale sia questo inizio e questa fine è la regola, a volte implicita, a volte esplicita, che non ho MAI visto mancare.

Da notare che, ovviamente, queste regole erano del tutto arbitrarie, non scritte ed emerse naturalmente dal gioco e dall'ambiente sociale di noi bambini.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Dairon - 2012-01-11 17:43:13 ---Prima intendevo che entrambe sono necessarie per cominciare a giocare - questo perché le procedure "logistiche" di cui sopra che mi vengono in mente sono tutte preparatorie. Però è chiaro che gli strumenti sono di solito necessari anche durante il gioco.

--- Termina citazione ---

Provo a seguire la logica di Luca (Dairon, mi pare non ci siano altri Luca, qui), e dividiamo:

- Elementi Preparatori
- Materiali/Strumenti di gioco
- Regole

Ora, con che logica li dividiamo?
Se i "Preparatori" sono cose che servono fino ad un attimo prima di iniziare a giocare, e le Regole sono quello che si usa "durante"... perché "facciamo finta che" dovrebbe essere un preparatorio? Forse che non si usa anche DURANTE la partita?

Oppure dobbiamo usare una logica diversa? Cioè, non riesco a capire cos'è che mette "Facciamo finta che" in una casella diversa dalle Regole, se prima non mi spieghi com'è la distinzione. ?_?

Mauro:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-01-12 09:04:58 ---le cose CHE E' NECESSARIO FARE PER GIOCARE (tipo "ehi, ragazzi, facciamo finta di essere cowboy e indiani") non sono "regole"...   :o

Cioè, quindi rimangono, secondo la più elementare logica, 2 possibilità...

1) le regole non esistono. mai.
2) le regole, se esistono, sono cose che si possono tranquillamente violare per giocare. Se non si possono violare senza cambiare gioco, non sono regole...
--- Termina citazione ---
Ci sono regole che non è necessario applicare per giocare, ma sono e restano regole, quindi oltre le due possibilità che dici ce n'è almeno una terza.
Per esempio, in Cani non è necessario entrare in conflitto, si può finire una partita senza farlo nemmeno una volta e senza violare una regola. La partita magari farà schifo, ma si può fare.
Nello stesso modo, non è necessario fare escalation a (ambito a caso) Fisico, non è necessario tirare Tratti, ecc., ma sono tutte regole.
Non applicare una regola e violarla sono due cose diverse: una regola può non essere applicata senza essere violata.
Dall'affermazione di Dairon rimarranno, per semplice logica, quelle due possibilità; ora però ti chiedo di dimostrarlo (se discende dalla logica, si può dimostrare con gli strumenti della logica), visto che non vedo come dalla sua affermazione si arrivi automaticamente a quelle due uniche possibilità (come detto, senza nemmeno pensarci ce n'è almeno una terza).

A parte questo:

--- Citazione ---capisci a che punto di totale irrazionalità sei arrivato, pur di negare ogni evidenza??   

Vabbè, che per dimostrare che nel gioco "facciamo finta di essere cowboy",  "facciamo finta di essere cowboy" non è una regola, scendere nella più totale irrazionalità mi pare l'unica strada
--- Termina citazione ---
E se si evitassero toni simili? Per te sarà evidente, per Dairon evidentemente no; se decidi arbitrariamente che lo è anche per lui stai affermando che è in malafede.
E nota che sono d'accordo con te: "Facciamo finta che siamo indiani e cowboy" è una regola; ma con quei toni e con affermazioni indimostrate è un bisticcio da strada, non una discussione.

Dairon: la differenza tra "Andiamo al campo con l'auto" e "Giochiamo a indiani e cowboy" è che la prima non è - per così dire - nel libretto d'istruzioni del gioco; la seconda - se esistesse tale libretto - sì, perché dice cosa devono fare i giocatori.
"Andiamo al campo in auto" è irrilevante, per lo svolgimento del gioco; "Giochiamo a indiani e cowboy" no. Non è solo una procedura per iniziare, è la definizione di cosa i giocatori faranno durante tutto il gioco: indiani e cowboy. Infatti, non puoi ignorarla nemmeno a gioco iniziato (mentre puoi ignorare il mezzo con cui hai raggiunto il campo).

Inoltre, secondo il tuo ragionamento le regole per fare un personaggio non sarebbero regole: non giochi a un GdR, se non fai un personaggio, quindi è necessario farlo; quindi, per la tua definizione, cose come "Per sapere la forza del tuo PG tira 3d6 e sommali" non è una regola (salvo che consideri la creazione del PG come già facente parte del gioco, cioè creare un PG significa in sé giocare di ruolo; ma mi pare porre un paletto di comodo).

Marco Costantini:
Sono tre-quattro topic (forse più) che vi leggo accapigliarvi su questo "dilemma" (fra virgolette perchè che un gioco, per sua natura, abbia delle regole, mi sembra talmente ovvio che sto rischiando di non capire più nulla).
Luca (Dairon), probabilmente l'hai già fatto ma in questo guazzabuglio di topic e di risposte forse me lo sono perso, ma potresti essere così paziente e gentile da spiegarmi più o meno precisamente come si svolgeva una di queste giocate senza regole?
Cioè, come si svolgeva la cosa?

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