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Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)

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Giulia Cursi:
Loki fa' troppo ridere, è un maledetto burlone! Peccato che "debba" fare il cattivo!

Dairon:
Davide, ma com'è che anche quando faccio un intervento scherzoso si prendono per boutade quelle che non dovrebbero esserlo? Cioè, insomma, mi trattengo dalla battuta cattiva su Amaterasu ("certo che alcuni popoli non cambiano mai, eh?"  ;D) e si hanno dubbi su quelli che dovrebbero essere fatti? Insomma, non mi vorrei inventare fatti o anche solo teorie antropologiche, anche se poi ci scherzo su (come non scherzare davanti a certi atti divini?)

* Guarda, su Odino/Mercurio si potrebbero fare molte citazioni, ti mando direttamente a questa conclusione su Bifrost. Credo l'identificazione come "lo stesso dio" sia oggi riconosciuta abbastanza universalmente (per dire ne parlava anche se più sottotono la Isnardi, sono quasi sicuro); il che è tornare alle origini, in fondo, visto che se Tacito chiamava il dio principale dei Germani Mercurius... (o ancora più semplice: non trovi un segno celeste che facciamo questa discussione di mercoledì... o wednesday che dirsivoglia? ;) )
* In realtà mi fai venire il dubbio che sia meramente mia ignoranza, ma non mi risulta che nessuno c'abbia tramandato qualcosa sulla religione e sui miti non dico degli Euganei, ma dei Veneti prima della Regio X. Le poche ricostruzioni possibili sono basate sull'archeologia, tra cui perfino l'unico nome di divinità (sempre a quanto ne so io). E' vero che sostanzialmente a Roma non avevano l'interesse "antropologico" ellenico (va beh che i greci bazzicavano la parte est dell'Eridano/Po da ben prima, ma gliela perdoniamo), ma santi numi! Sono pure stati tra gli alleati più fedeli fedeli di Roma!
* Su Odisseo come bastardo matricolato non penso ci sia molto da discutere. Vediamo di ricordare cosa combina prima delle sue non casualmente più famose avventure "fantasy" [non ho voglia di copiarti tutte le citazioni punto per punto, in caso chiedi]. Si finge pazzo aggiogando assieme un bue e un asino e seminando sale, per non andare in guerra (ok, comprensibile, aveva ricevuto la profezia sui vent'anni via di casa); accetta dopo aver fatto minacciato di andare via dalla spedizione la proposta di Agamennone di ingannare Achille facendo finta di portargli Ifigenia in sposa (Achille che, quando non aveva il limit break, era un vero signore, la vuole difendere prima che lei accetti spontaneamente di immolarsi); quando Palamede* davanti alle mura di Troia gli dimostra che poteva anche lui trovare più granaglie (oh, mica lo accusa e basta, glielo dimostra!) Odisseo non trova niente di meglio che far spostare l'accampamento, seppellire dell'oro nel luogo dove era la tenda di Palamede, far falsificare ad uno schiavo una lettera che "provasse" l'oro fosse stato dai troiani per pagare il tradimento di Palamede, uccidere lo schiavo e mettere sotto corte marziale e condannare Palamede (tra l'altro vi sono varie versioni di come hanno finito Palamede, e quella della lapidazione è forse la più degna); tra le sue azioni belliche più importanti durante l'assedio c'è l'assassinio di Reso e dei traci nelle loro tende, nel sonno; litiga con Aiace per il possesso delle armi di Achille o del Palladio (ok, erano indubbiamente i due più valorosi e ne avevano difeso il corpo, ma insomma non mi sembra molto signorile); inganna Filottete che lui stesso aveva chiamato alla guerra per prendergli arco e frecce; quando entra da solo a Troia con l'inganno giura a Elena che arriva a riconoscerlo di svelare il suo piano e quindi di tradire i Greci, e si salva solo perché piange di terrore (!) sulle ginocchia della vecchia Ecuba; rivendica per sé tutta la paternità del cavallo che altri avrebbero costruito (tra l'altro di solito ci si dimentica di come con Sinone l'inganno del cavallo sia stato davvero un inganno esplicito); promette ad Ecuba che al sacco di Troia chi non avesse opposto resistenza sarebbe stato risparmiato, ma sappiamo come va a finire (tra l'altro, giusto per, lui uccide a sangue freddo e in prima persona Astianatte nipote di Priamo che era poco più che in fasce); in contrasto con come aveva trattato i suoi commilitoni, risparmia i traditori troiani Antenore e Calcante (affinità?); accusa falsamente di sacrilegio Aiace solo per ingraziarsi Agamennone per una questione di donne da prigioniere come concubine; proprio per finire in bellezza, prima di cominciare a peregrinare tra i luoghi "fantastici" tra i lotofagi si dà alla pirateria e al massacro contro Ismaro Ciconia; e mi sa che ne ho dimenticate alcune, perché per esempio dovrebbe aver fatto bastardate perfino al "suo" Diomede.
Cioè... va bene che alcuni provengono da autori minori e probabilmente non erano granché conosciuti, va bene essere un eroe ingannatore e va bene avere pelo sullo stomaco da parte dei greci, ma io seriamente mi chiedo con che faccia lo mettessero tra gli eroi più venerati, non riesco a immaginarla... e poi Loki era un bastardo?
Kagura: "in realtà" finisce semplicemente che Loki riesce a salvarsi le chiappe con il nano che aveva creato Mjollnir, il martello di Thor, giudicato l'artefatto migliore, e poi si scuce la bocca che codesto nano gli aveva cucito... infatti poi finisce che gli Asi fanno la figura dei parenti che non riescono a zittire lo zio ubriaco alla festa di famiglia, in un'altra occasione  ;D

*=che tra l'altro è l'inventore dei dadi, quindi un po' l'eroe culturale di noi gdristi.  :P

Davide Losito - ( Khana ):
Luca... sui Paleoveneti ti rispondo in modo molto breve.

--- Citazione ---In realtà mi fai venire il dubbio che sia meramente mia ignoranza, ma non mi risulta che nessuno c'abbia tramandato qualcosa sulla religione e sui miti non dico degli Euganei, ma dei Veneti prima della Regio X. Le poche ricostruzioni possibili sono basate sull'archeologia, tra cui perfino l'unico nome di divinità (sempre a quanto ne so io). E' vero che sostanzialmente a Roma non avevano l'interesse "antropologico" ellenico (va beh che i greci bazzicavano la parte est dell'Eridano/Po da ben prima, ma gliela perdoniamo), ma santi numi! Sono pure stati tra gli alleati più fedeli fedeli di Roma!

--- Termina citazione ---


TUTTA la storia è basata sull'archeologia e sulle "testimonianze" dell'epoca.
Se i Romani non hanno sentito la necessità di dilungarsi in descrizioni specifiche sui "veneti", evidentemente è perché... non c'era niente da dire sui veneti dell'epoca.
Se i veneti non hanno lasciato tracce, oltre a quel vaso di Este (vedo che hai letto la pagina di Wikipedia), è evidente che... non sono stati capaci / non erano in grado di "passare alla storia".
Quindi non capisco la polemica.


Su tutto il resto... "bifrost.it" da chi è mantenuto? E' un sito di carattere antropologico universitario riconosciuto?
Ad ogni modo... in testa alla pagina chilometrica che hai postato... si legge questo:
"Il re degli dèi, lo stregone capace di inaudite metamorfosi, il vagabondo che viaggia per le strade del mondo, il sapiente che disputa con i giganti sul sapere remoto, il guerriero che assegna la vittoria e la morte: tutto questo confluiva nella figura sinistra e inquietante di Óðinn."


Ora... se io scrivo così:
"Il re degli dèi, lo stregone capace di inaudite metamorfosi, il vagabondo che viaggia per le strade del mondo, il sapiente che disputa con i giganti sul sapere remoto, il guerriero che assegna la vittoria e la morte: tutto questo confluiva nella figura sinistra e inquietante di Zeus."
Si applica in toto in ogni caso.

Sulla parte di Ulisse, invece... preferisco ricordarti solamente che è simbolo di FURBIZIA e adattamento, e non di rettitudine.
Ed è perfettamente rappresentato come "furbo" e "adattabile", da Omero. Tutti gli esempi che porti, lo confermano.

Dairon:

--- Citazione ---Se i Romani non hanno sentito la necessità di dilungarsi in descrizioni specifiche sui "veneti", evidentemente è perché... non c'era niente da dire sui veneti dell'epoca.
--- Termina citazione ---

Sì, e poiché hanno bruciato quasi tutti i quipu la civiltà Tawantisuyu con essi non aveva "niente da dire".  :P
Non mi sembra nulla di strano essere tristi sulle perdite di informazioni delle civiltà morte. O anche sulle "occasioni perdute" di tramandarne un po' attraverso dei testi di antropologia ante litteram da parte di estranei.


--- Citazione ---Su tutto il resto... "bifrost.it" da chi è mantenuto? E' un sito di carattere antropologico universitario riconosciuto?
--- Termina citazione ---

Sì, credo di sì. Le citazioni tecniche mi sembrano puntuali e abbondanti. Comunque se preferisci leggi la Isnardi: I miti Nordici, Bompiani 1991, pag- 208-209 per Odino/Ermes. Pag. 225-226 per Thor/Indra/Giove. Lei tuttavia non mi pare sostenere un legame con Eracle per Thorr.


--- Citazione ---Sulla parte di Ulisse, invece... preferisco ricordarti solamente che è simbolo di FURBIZIA e adattamento, e non di rettitudine.
Ed è perfettamente rappresentato come "furbo" e "adattabile", da Omero. Tutti gli esempi che porti, lo confermano.
--- Termina citazione ---

(peraltro non sono mica citazioni solo da Omero)
Dico solo che non riesco a immaginarmi come venerarlo. Cioè, venerare uno che tradisce i tuoi commilitoni per niente? Non è questione di bontà, è che proprio non ne vedo l'utile (che era alla base del culto nel politeismo).

Zeus non mi sembra legato alla magia (che in effetti è abbastanza rara tra gli dei ellenici), non parla coi giganti o coi titani, per quanto mi ricordi; non ha grandi pretese di vagabondaggio (si fa la ninfa di turno e bon); non è giudice del fato dei guerrieri. Per carità, l'ultima cosa non la è nemmeno Ermete, che però è uno psicopompo.

In ogni caso di Retia me ne ricordavo di mio; non ero sicuro fosse stata "trovata" anche in pianura, però.

Mauro:

--- Citazione da: Dairon - 2012-01-05 19:12:36 ---
--- Citazione ---Su tutto il resto... "bifrost.it" da chi è mantenuto? E' un sito di carattere antropologico universitario riconosciuto?
--- Termina citazione ---
Sì, credo di sì
--- Termina citazione ---
Credi di sí, su quale base? Il fatto che ci siano citazioni tecniche non implica che sia un sito di carattere universitario riconosciuto, e la pagina del curatore non cita università né titoli di sorta.

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