Autore Topic: [Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr  (Letto 2542 volte)

Moreno Roncucci

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[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« il: 2012-01-09 07:56:24 »
Prendendo spunto dall'articolo su Escapist di cui si era già parlato in gente che gioca, Ryan Dancey ha postato un articolo interessante su ENWorld:
4 Hours w/ RSD - Escapist Bonus Column
In cui fa un quadro dei problemi dei gdr e della storia "economica" dell'hobby negli ultimi 20 anni.

[Segnalo anche l'articolo precedente, 4 Hours w/RSD: Who Is Sitting At Your Table, ma se volete discuterlo aprire un altro thread]
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #1 il: 2012-01-09 13:24:26 »
interessantissimo
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Mattia Bulgarelli

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #2 il: 2012-01-09 13:58:55 »
Quant'è sacrosantamente vera la parte sulle "esternalità di rete"... è uno dei motivi principali, a mio avviso, per cui i videogiochi in genere fanno a brandelli, dal lato dei numeri, qualsiasi GdR.
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Zachiel

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #3 il: 2012-01-09 14:29:33 »
Quant'è sacrosantamente vera la parte sulle "esternalità di rete"... è uno dei motivi principali, a mio avviso, per cui i videogiochi in genere fanno a brandelli, dal lato dei numeri, qualsiasi GdR.

Forse dovrei rileggermi l'articolo (che ho letto in fretta e furia perché dovevo staccare per cucinare) e vedere di cosa parli, altrimenti rischio di scaraventare un'ovvietà qui sotto.
Anzi lo faccio, commento a caldo.

Un videogioco abbastanza frequentato: ti connetti, trovi qualcuno con cui giocare, giochi con lui.
Un gioco di ruolo P&P: devi farlo con gente che ti abita vicino, che deve avere tempo da dedicarci, che deva probabilmente spostarsi fino a casa tua per poterci giocare.

E' un po' la differenza tra la piazza e facebook. Dopo un po', in piazza non ci trovi più nessuno. E' più bella, sì, ma quando puoi minimizzare la fatica stando su facebook...




Detto questo, vado a farmi un paio di partite a Diablo 2.

Mattia Bulgarelli

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #4 il: 2012-01-09 19:11:38 »
Un videogioco abbastanza frequentato: ti connetti, trovi qualcuno con cui giocare, giochi con lui.
Un gioco di ruolo P&P: devi farlo con gente che ti abita vicino, che deve avere tempo da dedicarci, che deva probabilmente spostarsi fino a casa tua per poterci giocare.
Esattamente.
Nel caso dei videogiochi, la "rete" di "esternalità di rete" è proprio "La Rete (internet)". ^^;
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Seretur

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #5 il: 2012-01-09 19:14:38 »
l'autore però giunge a un idea che è l'opposta di cosa penso preferiscano tutte le persone qui dentro: invece che un gioco per ogni tipo di partita che si vuole fare, lui pensa che il modo per "salvare l'hobby" sia un megasistema generico che possa coinvolgere più giocatori diversi possibili..
Federico Bonadè

Serenello

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #6 il: 2012-01-09 19:28:25 »
l'autore però giunge a un idea che è l'opposta di cosa penso preferiscano tutte le persone qui dentro: invece che un gioco per ogni tipo di partita che si vuole fare, lui pensa che il modo per "salvare l'hobby" sia un megasistema generico che possa coinvolgere più giocatori diversi possibili..

l'autore è anche convinto che il futuro del hobby sia continuare a fare quello che gli MMO fanno meglio sperando che qualcuno dei nuovi giovani non se ne accorga.

Zachiel

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #7 il: 2012-01-09 19:42:32 »
l'autore però giunge a un idea che è l'opposta di cosa penso preferiscano tutte le persone qui dentro: invece che un gioco per ogni tipo di partita che si vuole fare, lui pensa che il modo per "salvare l'hobby" sia un megasistema generico che possa coinvolgere più giocatori diversi possibili..

l'autore è anche convinto che il futuro del hobby sia continuare a fare quello che gli MMO fanno meglio sperando che qualcuno dei nuovi giovani non se ne accorga.

In realtà lui vorrebbe fare economie di scala.
E noi dovremmo dire meglio uno che nessuno, perché i prodotti piccoli non vendono abbastanza da autosostenersi e creano solo una frammentazione del mercato che rende la cosa sempre più vera.

Al che per fortuna ci sono ancora quelli che producono in perdita sviluppando prodotti free.

Moreno Roncucci

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #8 il: 2012-01-09 20:12:53 »
Non so come la pensi adesso (è passato più di un anno) ma tempo fa Dancey scandalizzò un sacco d fans di D&D sostenendo nel suo blog che il futuro dei gdr stava  in meccaniche come quelle di Cani nella Vigna, o comunque nel giocare per creare storie, proprio perchè chi giocava per far fuori mostri se ne era andato via a giocare a World of Warcraft.

Purtroppo tutti quei blog post sono spariti per sempre (il passaggio dai newsgroup ai forum e ai blog è stato devastante dal punto di vista della preservazione delle informazioni. Posso ancora cercare nei post dei primi anni 90 nei newsgroup, sono salvati in centinaia di server in tutto il mondo. I forum scompaiono per sempre senza lasciare traccia quando muoiono. I blog addirittura scompaiono per sempre quando una singola persona smette di curarli.).  Le tracce si trovano solo in post e thread di reazione, come questi:
http://trollsmyth.blogspot.com/2010/12/supporting-not-replacing.html
http://www.therpgsite.com/showthread.php?t=18803

Leggendo quei post l'impressione che ho è che Dancey non avesse ben chiaro il perchè certe meccaniche funzionano in CnV, e facesse l'errore classico di pensare che funzionassero in maniera simile spostate in un altro sistema. Però comunque fece scandalo il fatto che il principale artefice (a livello aziendale) di D&D3 proponesse le innovazioni Indie come unica maniera di salvare D&D...

In generale Dancey, come la maggior parte dei principali game designer (Hite, Tweet, Mears, etc.) è aggiornatissimo sulla scena indie, che segue con attenzione (ha postato diverse volte su the Forge). Sono gli "hobbisti da garage", quelli che hanno passato 10 anni chiusi in casa a scrivere la loro versione di D&D e a lamentarsi nei forum del fatto che non trovano giocatori, che ne sottovalutano l'importanza.
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #9 il: 2012-01-09 22:58:46 »
che poi in realtà la conclusione di Dancey (un gioco unico) ha perfettamente senso in termini ECONOMICI, più gente gioca la stessa cosa più è facile trovare giocatori "compatibili".
Il bello però sta nel sottotesto:
- giochi a preparazione zero
- giochi che non impegnano nessuno più degli altri
- giochi le cui regole vengano usate AS IS per minimizzare il frazionamento tribale dei gruppi

...a me sta roba suona familiare u_u
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Mattia Bulgarelli

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Re:[Inglese] Ryan Dancey sulle prospettive del gdr
« Risposta #10 il: 2012-01-10 10:08:21 »
che poi in realtà la conclusione di Dancey (un gioco unico) ha perfettamente senso in termini ECONOMICI, più gente gioca la stessa cosa più è facile trovare giocatori "compatibili".
Il bello però sta nel sottotesto:
- giochi a preparazione zero
- giochi che non impegnano nessuno più degli altri
- giochi le cui regole vengano usate AS IS per minimizzare il frazionamento tribale dei gruppi

...a me sta roba suona familiare u_u

Sottesto che, a mio parere, rafforza il "senso economico" del discorso, per di più.

Meno barriere all'ingresso, meno "costo" in termini di tempo per i giocatori, meno frazionamento tribale come dici tu, ecc. ecc.
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