Autore Topic: [CnV] includere i tratti nei conflitti  (Letto 2636 volte)

Kevlar

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[CnV] includere i tratti nei conflitti
« il: 2007-11-22 10:09:17 »
Ciao,
l'ennesimo dubbio regolistico/di actual play a casa vostra: ma i dadi dei tratti o dell'equipaggiamento di un personaggio li fate tirare in ballo solo al giocatore del personaggio o anche dagli altri giocatori?

Mi spiego meglio: se il Cane del vostro amico ha il tratto "Sono cieco come una talpa 4D4" o "ho il cuore a pezzi 2d8" e siete in conflitto con lui (oppure siete il master e siete in conflitto con detto cane) voi potete dire "Non mi colpirai mai, sei cieco come una talpa" oppure "taci tu che non hai mai amato una donna" e aggiungere detti tratti alla pool del cane dell'amico? Forse non ha molto senso (ma a volte anche si) ma è sicuramente cool... ci sono un sacco di spunti per raccontare meglio un conflitto!!

...in fondo, in una marea di libri e film l'oppositore abituale o casuale tocca a caso o volontariamente i punti forti o deboli del protagonista, anche senza saperlo.

Per capirci, io lo lascierei fare al nostro tavolo, ma le regole non mi sembra lo prevedono...voi come vi regolate?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Kevlar »

Niccolò

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[CnV] includere i tratti nei conflitti
« Risposta #1 il: 2007-11-22 11:27:39 »
spesso sono ottimi spunti di narrazione, o per convincere gli altri a ritirarsi dal conflitto, ma non puoi prenderli in ballo come svantaggi per gli altri giocatori. non è per quello che esistono.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

Moreno Roncucci

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[CnV] includere i tratti nei conflitti
« Risposta #2 il: 2007-11-22 12:01:21 »
Di regola, non si potrebbe.

Però la cosa mi fa venire in mente (anche se non è proprio la domanda fatta) un post di Vincent Baker, tempo fa (uno di quelli in cui era in vena di "mi è venuta un idea carina, sperimentatela e ditemi se vi funziona", quindi senza garanzie e con la consapevolezza che è una variante al gioco base) in cui proponeva di allargare il concetto di "oggetto" in gioco.

Per esempio, considerare "oggetti" anche cose tipo la fiducia (cioè, se vinci un rilancio con qualcosa tipo "guadagno la sua fiducia", poi ti aggiungi 1d6 per la sua fiducia, se la usi per un rilancio successivo), o l'aver preso di mira (in inglese era "drop" quindi grammaticalmente era un oggetto, in Italiano non c'è lo stesso effetto semantico ma si può comunque considerare "l'aver preso di mira" un oggetto), valutando ovviamente se erano oggetti da 1d4, 1d6, 1d8, etc.

Nel caso dell'esempio, su "sei cieco come una talpa" non si può usare comunque. Non è un qualcosa che puoi avere o perdere. Ma si potrebbe dire che contro di lui hai "il vantaggio della vista" (e lui se spegne la luce ha "il vantaggio di essere abituato a muoversi enza vedere"), quindi collegandosi a tratti dell'avversario (specie a quelli già entrati in gioco)

Le possibilità di abusare di questa cosa facendo diventare il conflitto un eterna disputa con gente che si inventa tutti i vantaggi del mondo sono evidenti, quindi suggerisco di usare questa opzione con cautela e solo se non avete persone nel gruppo tendenti al rule lawyering, ma se usata con criterio potrebbe dar luogo a possibilità interessanti...   :wink:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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[CnV] includere i tratti nei conflitti
« Risposta #3 il: 2007-11-22 12:53:43 »
Mi viene in mente una considerazione anche sull'altro aspetto implicito nella domanda, cioè sul DARE dadi ad un altro giocatore per i tratti del suo personaggio.

No si fa. Veramente. E' "cattiva educazione", oltre che contro il regolamento. Se un giocatore decide di non usare un tratto, per motivi suoi personali, la sua decisione è insindacabile. Il suo personaggio sta nuotando per cercare di sopravvivere dopo essere caduto nel fiume, ha il tratto "nuoto come un pesce" ma non vuole usarlo? E' una sua libera decisione. Magari in quel momento non gli sembra appropriato (per un qualunque motivo, dalla psicologia all'intervento divino) che il Cane sia abile a nuotare. O magari aspetta di usarlo in un rilancio successivo per non scoprire troppo presto le sue carte. Non importa.  Decide lui. Nessuno può dirgli "devi usare questo tratto, eccoti i dadi" ne' per "realismo" ne' per qualunque altro motivo.

Viceversa, non solo si può SUGGERIRE l'uso di tratti (specie se non è immediato. Suggerire a qualcuno di usare un tratto sul nuoto mentre affoga è probabilmente superfluo, un po' meno dirgli di usarlo per giustificare il trattenere il respiro e quindi avere i dadi mentre si cerca di rimanere silenziosi al buio...) ma si DEVE.  Se vi viene un idea su come usare in maniera originale o efficace i tratti di un altro, suggeritegliela. Ma la decisione finale spetta a lui. Sempre.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Kevlar

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[CnV] includere i tratti nei conflitti
« Risposta #4 il: 2007-11-22 14:32:11 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Mi viene in mente una considerazione anche sull'altro aspetto implicito nella domanda, cioè sul DARE dadi ad un altro giocatore per i tratti del suo personaggio.


in effetti volevo dire proprio questo. Non intendevo tirare in ballo solo tratti bassi, ma nache tratti alti.

Citazione

No si fa. Veramente. E' "cattiva educazione", oltre che contro il regolamento. Se un giocatore decide di non usare un tratto, per motivi suoi personali, la sua decisione è insindacabile. <...skip...> Se vi viene un idea su come usare in maniera originale o efficace i tratti di un altro, suggeritegliela. Ma la decisione finale spetta a lui. Sempre.


D'altra parte posso sempre farlo a livello verbale, e lasciare all'altro la decisione se accogliere il suggerimento o glissare.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Kevlar »

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