Personalmente mi ritengo fortunata nel poter giocare in maniera più o meno fissa coi ragazzi di Reggio (Ezio, Vellu, Katia, Mario, occasionalmente qualche altro reggiano/modenese) perché so che se voglio provare il gioco X a scatola chiusa o quasi
-ci conosciamo abbastanza da sapere dove andare a colpire per spingere sull'acceleratore, o viceversa cosa evitare se si richiede un clima più rilassato;
-nessuno si fa problemi a dire se c'è qualcosa che non va, che sia nel gioco, nell'atteggiamento di uno di noi, nel come sta andando la partita.
Insomma, se voglio imparare un gioco per poterlo magari portare alle convention con più confidenza, o voglio poter giocare a fondo un tema particolare, so che loro ci sono ed è un ambiente parzialmente "protetto", senza per questo darli per scontati; nonostante si giochi assieme spesso da un po' c'è sempre chi tira fuori il personaggio/azione/discorso che davvero non mi aspetterei, e questo è un bene ^_^
Devo anche dire che da ancora più tempo gioco con degli altri ragazzi, e che gli stili di gioco e i giochi che si fanno (sia all'interno dello stesso circolo di amici che fra i due) sono così diversi fra di loro che probabilmente bastano per tenermi attenta e recettiva

Il famigerato "gruppo"... mah, secondo me diviene dannoso solo se porta con sé chiusura alle novità, che siano giochi o persone; dato che nel momento in cui l'Alex/un mio amico di Modena/ lo Zippolo/chiunque dice "ragazzi il prossimo week-end sono a Reggio e mi va di giocare a qualcosa con voi, si organizza?" chi ha voglia di giocare con quella persona si organizza e si gioca, quindi elasticità ce n'è in abbondanza e non vedo problemi di alcun tipo.
Poi è vero che ultimamente ho tantissima voglia di partecipare a una con, perché a una con giochi con tanta gente diversa a tanti giochi diversi e soprattutto c'è il clima da vacanza che purtroppo G+ non riesce a riprodurre
