Play by Forum > (Cani nella Vigna) PbF 8: Fort Mask

Scena 3 - in casa di Isaac

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Simone Micucci:
Thomas è partito a cavallo e Isaac vi fa cenno di entrare.

La casa dentro è abbastanza calda, forse anche il falò all'esterno (molto vicino) contribuisce.
È composta da ben poche stanze, è povera e spartana, con i mobili indispensabili (qualche tavolo, alcune credenze sotto chiave, un camino con della brace ancora calda e una teiera vicino al fuoco).
Una donna dall'aria un pò preoccupata vi viene incontro "oh cielo, Isaac, cos'erano quei rumori. E...oh!" (si accorge di voi) "i Cani? Per l'amor del signore sarete infreddoliti. Avete da passare la notte? Vi preparo da dormire, voi intanto scaldatevi" (il tono è quasi materno, il modo di fare è veloce, preoccupato. Era dentro casa ad aspettare ansiosa)

Isaac la interrompe "Si Mary, prepara una stanza, sono nostri ospiti fin quando gradiranno. E lasciaci soli per favore, dobbiamo discutere di Josiah" (sentite una battutina da uno degli uomini dietro. Bisbiglia un "Si, di Serpe che Parla").

Isaac fa finta di non sentire ma probabilmente è infastidito dalla cosa "E fai un favore, Mary. Prima di preparare da dormire metti su altro tè e offriamogli qualcosa da mangiare. Saranno affamati per il viaggio"

Mattia Bulgarelli:
John è molto cortese. Saluta, accetta il the e il cibo offerti, ringrazia.

Intanto, però, sente le chiappe stringersi: ha capito che qui c'è un casino grosso.

Cerca lo sguardo del collega per cercare di intuire qualcosa di cosa pensa.

Jiwa:
Rey resta ben impressionato da Mary. Ma quando sente la richiesta di Isaac di preparare del cibo, si irrigidisce, pensando alla carne consumata, non molto tempo prima, col popolo delle montagne.
"La ringrazio di cuore sorella Mary", dice accennando un inchino e un sorriso, per nulla di circostanza. "Per me il tè andrà più che bene".

Rivolge uno sguardo a John. Non era il caso di tirare in mezzo l'argomento "cena col nemico", cercava di comunicargli. Rischiava solo di rovinare quella tranquillità, formale o meno che fosse, che si era provvidenzialmente creata.

Si sbottona il cappotto, e se Isaac si siede, lo segue di riflesso, con calma e naturalezza, ma cercando di aggiudicarsi la sedia dalla quale può guardarlo dritto negli occhi.

"Apprezzo la vostra ospitalità Isaac. Ma vi prego, arriviamo al dunque: raccontateci tutto quello che c'è da sapere su questa storia".
Il tono è fermo ma non inquisitorio, anzi.


@Simone
Chi vedo in casa in quel momento, oltre John, Isaac, Mary e il tizio che ha fatto la battutina su Josiah?
Abbiamo anche corrispondenza o altro da consegnare?

EDIT: Scusa Mattia, non avevo letto che avevi già accettato il cibo. Vabbè, ma tanto John magna per due  ;D

Mattia Bulgarelli:
John si siede vicino a Rey e lascia che sia lui a condurre la conversazione, per ora. Ha l'aria attenta.

Simone Micucci:
Gli uomini sono in 5, Isaac incluso. Tre di loro sono spariti mentre entravate in casa. Probabilmente andati verso Thomas e Jake. E non hanno cattive intenzioni, non nell'immediato almeno. Più che altro sono andati ad accertarsi che Thomas non ci lasci le penne (sono usciti da poco, se volete fate in tempo a raggiungerli).

Isaac si siede intanto Mary vi serve il tè e un frugale pasto (un pò di pane raffermo e del formaggio stagionato. Roba vecchia. Sembra imbarazzata per non avere altro, fa solo qualche commento "ecco, spero sia sufficiente." poi appena possibile si dilegua a prepararvi la stanza).

Isaac si siede, con quattro dei suoi per la stanza (un paio seduti, uno appoggiato contro il muro e il quarto guarda di tanto in tanto fuori dalla finestra, probabilmente nervoso per gli altri).

"Non vi daremo carne" dice in modo abbastanza neutro "non è buona. Fa stare male. Le bestie sono malate. E qualunque cosa sia prende anche le coltivazioni"
Sono informazioni date in tono neutro ma si vede chiaramente che dentro di se sa già chi è il colpevole.

"Sono quelli delle montagne. Gli Utè, come si fanno chiamare. Adoratori dei demoni, blasfemi peccatori senza legge. Vivono come le bestie. E se date retta a me hanno il diritto di farlo"
quello di prima fa una battutina «Già, crepassero come gli pare...»
Isaac gli lancia una brutta occhiata poi continua guardando voi "Ma non si devono intromettere nel mio ramo. Con le loro bestemmie al signore. Vanno in giro mezzi nudi, ululano la notte, non lavorano, parlano con le bestie. Fatelo, ma per l'amore del cielo che sia lontano da noi!!"
si tira su stizzito

"Ne abbiamo anche accolto uno quando ce lo ha chiesto. Josiah"
«Serpe che Parla...» bisbiglia l'uomo in piedi, suscitando un mezzo sorriso in uno di quelli seduti (sono uomini, non ragazzi. Un paio di loro sono giovani, sui venti anni, ma pur sempre uomini).
"Josiah" lo corregge Isaac.
"E Josiah si è messo a proferir bestemmie a Fort Mask. Jake è stato a sentirlo e il peccato è entrato. Cyrus, il padre, mi aveva detto di quella morbosa attenzione di Jake per le parole di Josiah. E io che dovevo fare? Ho parlato con Josiah dicendogli di lasciar stare Jake. Basta così, gli ho detto! Sei un fedele. Sei un convertito. Scorda le tue blasfeme usanze. Prega. Ma chi glielo ha fatto fare? Poteva vivere come le bestie con i suoi consanguinei invece di insudiciare Fort Mask di menzogne!"

Il ragazzo in piedi (quello delle battute) continua per un attimo: «E invece Jake se ne è andato di casa! Invece di ascoltare scappava la notte per andare da quelle serpi! E alla fine ha detto che se ne andava ed è scappato come un ladro!»

Isaac lo interrompe "Con Jake ci parleremo. Con Cyrus non c'è stato modo. È distrutto. Tutta la sua famiglia è distrutta. Fa fatica a lavorare e non prega. Dice che è inutile. E per me ha ragione. Non siamo stati in grado di servire il Signore adeguatamente, ed egli ci ha abbandonati. Non ci parla e non ci protegge. E i demoni hanno corrotto prima le nostre bestie e poi i nostri campi, mentre i loro blasfemi adoratori ingrassano e mangiano la carne schifosa delle bestie morte di malattia."

mette mano alla pistola la estrae e la batte sul tavolo

"Ma io so cosa c'è da fare! Se il Signore ci ha abbandonati è stato per colpa della nostra pigrizia! Dovevamo scacciare da soli il peccato da Fort Mask! Compito di noi uomini è di difendere le nostre famiglie. Era una prova dura, perché Josiah sembrava un uomo. Ma è una prova che abbiamo accettato e superato!! E appena Josiah ha finito di rantolare tra le fiamme voi siete arrivati! Questo è un segno del Signore! Forse ora è tornato a guardarci!"

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