No dai... non scherziamo.
La Space Opera con Star Wars non c'entra proprio NIENTE, indipendentemente da quello che dice Wikipedia (*).
Star Wars è incentrato in modo quasi scolastico sulla dicotomia bene/male e su quanto sia -IL- protagonista della serie (ossia Anakin...) a dover risolvere la dicotomia. La natura di questa dicotomia oltretutto è strettamente ed unicamente MISTICA.
Questo (dicotomia Bene/Male + Mistica) è lo stilema base del fantasy.
Il sottogenere in cui è inserito Star Wars è Space Fantasy.
Non c'è Science-Fiction in Star Wars. Non c'è nessuno che improvvisa spiegazioni pseudo-credibili delle cose tecnologiche.
Però ci sono un sacco di personaggi che danno un sacco di spiegazioni
mistiche sulla Forza (e non citatemi i midiclorian... non sono una spiegazione scientifica, nessuno ci dice
COME funzionano, secondo quali principi scientifico-matematici. Rimangono "
mistica" anche quando gli viene dato un nome).
(*) a meno di non considerare Space Opera non come "genere", ma come "format", ossia dal punto di vista non critico-letterale, ma di marketing. Solo che in questo caso si genererebbero simpatiche individuazioni di genere... tipo: Battle Star Galactica diventerebbe una Soap in format Space Opera... hm... forse in effetti è così.
Diciamo che sono abbastanza sicuro che non esistano strumenti che permettano di dire "ehi, questo gdr è un horror del sottotipo X!"
Non ho idea da dove ti arrivi questa sicurezza, ma sarei davvero interessato a saperlo.
Prova a giocare Esoterroristi o Di Cosa Hai Paura e vedrai che sono due "horror" completamente diversi.
Questo perché hanno un Color diverso, nonostante condividano le "regole".
NCaS è un Horror ancora diverso. Si chiama "Onirico".
Poi, per chiudere il discorso... esiste un enorme "errore madornale di base" che molti fanno quando si parla di generi.
Cioè, introdurre nei discorsi sul "genere", degli esempi univoci di singole opere.
E' un errore per due motivi:
1. passare dal generale ("i generi") al particolare (una singola opera) è sbagliato, oltre a rientrare in una specifica cetegoria di errori/tecniche ninja della retorica (errore se fatto inconsciamente, tecnica ninja se fatto di proposito).
2. gli "artisti" si divertono ad andare al confine o oltre al confine dei "contenitori" in cui operano. Quindi ogni singola opera, mediamente, sarà sempre costituita da elementi borderline se non addirittura ibridazioni volute e ricercate. E' un modo per esaltare determinati messaggi e determinate situazioni. Quindi si fa davvero tanto presto a usare una stessa opera e dimostrare tutto il contrario di tutto. Tieni anche conto del fatto che i "generi" vengono definiti dai critici
dopo che un dato set di opere è stato generato e viene riconosciuto come aggregabile.
Guarda il Cyberpunk. Dick, Gibson... mica si sono seduti al tavolo e hanno detto "adesso scrivo un racconto Cyberpunk".
Pensavano di scrivere Sci-Fi. Ma dal momento che hanno
invertito il processo narrativo società->individuo, hanno inventato il Cyberpunk, riportando -IL- protagonista al centro della vicenda.
Quindi tutte le varie innovazioni, cause, conseguenze di un mondo tecnologico (fuori controllo) diventano nodi gordiani personali e smettono di essere traino della società.
Eppure... Io Robot (il romanzo), non è assolutamente Cyberpunk. Perché, nel suo insieme completo di opera finita, il romanzo parla di come sarebbe una società in cui i robot diventassero senzienti e autosufficienti.
Poi mi puoi citare ennemila paragrafi in cui è il protagonista a ragionare sulla sua condizione, ma sarebbe davvero poco utile, dato che sono momenti "parziali" estratti da un contesto vasto e comunque sono ragionamenti sempre riferiti al proprio posto nella società.
Un romanzo Cyberpunk invece ti parlerebbe di come il protagonista, proprio grazie al suo essere "more human than human", fa cose che ad altri sarebbero precluse... ma poi ne paga le conseguenze.