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Rappresentazione della donna e dell'uomo nei gdr
Ezio:
--- Citazione da: Nenhiril - 2011-12-06 17:09:47 ---Io non ho mai provato a giocare pg maschi, perché so che non ne sarei in grado nemmeno tra 10 anni, alcuni invece hanno provato tanto per fare con risultati pessimi e questo ti fa' passare la voglia anche di stare al tavolo.
--- Termina citazione ---
Oh, il caro vecchio: "Non sono capace di giocare la categoria X di personaggi".
Tante e tante volte mi sono scontrato con questa frase.
Prendiamo, per esempio, Luca che dice: "Non sono in grado di giocare un Elfo".
Ora... quali sono le difficoltà che può trovare Luca nel giocare un Elfo? Non lo so, di solito quello che ci si sente dire è che non si riesce a calare nel personaggio o che non sarebbe in grado di giocare un elfo "realistico" o di "giocarlo correttamente".
Giocarlo correttamente... cosa significa giocarlo correttamente? Significa, probabilmente, che qualcuno ha detto a Luca che il modo in cui lui ha giocato (o aveva intenzione di giocare) un Elfo non andava bene, era sbagliato.
Significa che Luca, probabilmente, aveva una visione dell'Elfo che non si sposava con chi, in quel momento, deteneva il potere sociale di dire, nel gruppo, che cos'è un Elfo.
C'è un grosso "ma", però.
Io non gioco (più) per soddisfare la visione di qualcuno. Io gioco per raccontare una storia ed esprimere una mia opinione.
Quando Luca gioca un Elfo non lo gioca "giusto" o "sbagliato", no, sta soltanto dicendo cosa per lui è un Elfo, che valori dovrebbe esprimere, che temi dovrebbe esplorare. Sta creando.
Ecco, questo discorso è valido anche sul giocare un personaggio del sesso opposto.
Quando io gioco una donna esprimo, attraverso il mio gioco, una mia visione del mondo femminile, e la offro agli altri per farci quello che vogliono. Di fatto sto esprimendo con forza una mia opinione su cosa è una donna, non mi sto adagiando sull'opinione di altri.
Allo stesso modo, Giulia, non ha senso dire: "non saprei giocare un uomo". Tu conosci senz'altro degli uomi, li vedi e sicuramente hai un'opinione su di loro. Giocando un uomo ci faresti vedere quello che per te è un uomo, quello che tu percepisci nel sesso maschile.
Non esisterebbe, quindi, un modo giusto o sbagliato di giocare un uomo, perché staresti soltanto esprimendo la tua opinione su noi maschietti, attraverso il gioco.
Tu SEI capace di giocare un uomo, e lo sarai finché avrai cose da dire sul sesso maschile. Fosse anche soltanto: "Siete dei coglioni testosteronici".
Spiegel, il prossimo gioco che le fai giocare è Kagematsu, ok? E le tocca stare sotto...
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-12-06 20:19:07 ---Hanno un'iniziazione sociale incentrata sul bondage, in cui Femmine Negre Vestite di Pelle Frustano i Maschi fino a che non si accoppiano con loro, SOPRATTUTTO se sono della stessa famiglia (*Edipo Warning, Edipo Warning...*)
--- Termina citazione ---
A me sembra una società del tutto funzionale ;-)
Davide Losito - ( Khana ):
Per aggiungere a quanto detto da Moreno e Ezio... il GdR, a mio avviso, funziona bene PROPRIO quando si esplorano personaggi "non propriamente normali", perché creati da giocatori che hanno visioni diverse e differenziate dello stesso stereotipo.
Il "realismo", secondo me, si raggiunge proprio quando l'Elfo di Luca si scontra con la "società degli elfi" interpretata dall'avversità del momento (GM o altro, a seconda del gioco).
Non importa sapere chi ha ragione dei due, su come sia l'Elfo perfetto; importa che questa differenza di visione crei "tensioni" e "confronti" risolvibili con il GdR che stai usando.
Stesso discorso se sostituisci "Elfo" con qualsiasi altra etichetta socio-culturale che ti venga in mente.
Per riprendere il discorso di Moreno sui soldati donna (in Italia, ma non solo), Soldato Jane è uno spunto molto interessante, anche per un GdR.
In una situazione del genere, l'avversità dovrà dare libero sfogo a tutto ciò che conosce della misoginia e della prevaricazione sulle donne, sia in ambienta lavorativo, sia sociale... ma non perché ci creda o sia a favore di queste cose, ma perché in un GdR ispirato a Soldato Jane, si vuole esplorare la difficoltà che una donna può incontrare quando decide di intraprendere la carriera militare.
Stesso discorso lo potremmo fare con un uomo che decide di diventare ballerino. Tipo, hai presente Billy Eliot?
Dairon:
L'halfling mago è una combo da paura, con la CA aumentata. :P
Ezio, sì... però.... però... tu stai facendo un esempio di caratterizzazione di razza. E' un po' più delicato del semplice dire "interpreto un italiano che odia il calcio", di fare un rappresentante non tipico (?) di una cultura: la razza, si potrebbe dire, ha degli elementi "genetici" inevitabili. Potresti dire che come elfo devi amare gli alberi perché ce l'hai nel DNA.
Questo non vuol dire che devi esprimere il tuo "amore" in un modo univoco... o che nel gioco X questa cosa della "natura contro nortura" sia spiegata.
Patrick:
Rispondo ad Ezio sull'esempio dell'elfo, non sono del tutto d'accordo: io potrei dire di non saper giocare un elfo, perchè ho un'immagine (più o meno definita) dell'elfo, ma concretamente al tavolo di gioco non mi vengono in mente idee per rappresentarla. Il risultato è che ho giocato un elfo ma non sono soddisfatto di come l'ho giocato.
Ergo: come si applica il tuo ragionamento se giocatore e "valutatore" coincidono?
Edit - specifico che il mio discorso esula da come in generale si vedano gli elfi, per me un elfo può essere una cosa totalmente diversa da quello che è per te (potrebbe non sapere neanche cosa sono, gli alberi)
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione da: Dairon - 2011-12-06 21:29:45 ---Ezio, sì... però.... però... tu stai facendo un esempio di caratterizzazione di razza. E' un po' più delicato del semplice dire "interpreto un italiano che odia il calcio", di fare un rappresentante non tipico (?) di una cultura: la razza, si potrebbe dire, ha degli elementi "genetici" inevitabili. Potresti dire che come elfo devi amare gli alberi perché ce l'hai nel DNA.
Questo non vuol dire che devi esprimere il tuo "amore" in un modo univoco... o che nel gioco X questa cosa della "natura contro nortura" sia spiegata.
--- Termina citazione ---
Sì, ma guarda che questo principio di "caratteri nel DNA" è falsissimo.
SOPRATTUTTO per razze "inventate", come un elfo.
In Elar il rapporto tra elfi (i denoreani) e gli alberi è meta-fisico. Per una maledizione millenaria, una specifica casta di denoreani viene tramutata in albero se abbandona i boschi in cui è nata.
Da qui, i denoreani non disboscano, non costruiscono fuori dalle foreste natie, difendono la "natura" e onorano gli alberi.
Ma lo fanno perché: 1. alcuni di quegli alberi sono loro parenti; 2. se la foresta non viene preservata, il limite fisico in cui sopravvivere come bipedi senzienti, diminuisce.
Questo è amore?
Questo tipo di "elfo" esiste, nella misura in cui giochi a Elar. Se in Elar giochi lo stereotipo del Sindar tolkeniano, stai dando una tua specifica interpretazione al soggetto, che di fatto è "alieno" dal resto della società.
Ah... e io odio il calcio. O meglio, odio la mercificazione esagerata del calcio-circense utilizzato per ottenebrare le menti italiane.
Mi piace un sacco giocarlo, ma se mi chiedi chi sono i campioni attualmente in auge, faccio scena muta.
Sono italiano?
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