Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Furore nominalistico
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Postato da: rgrassi[/cite]E' un nuovo genere di offesa?:)
Dimmi di piu'...
--- Termina citazione ---
Attualismo -> corrente filosofica che si è sviluppata partendo da Gentile e a seguito delle sue lezioni. Prevede, in una sostanza moooolto riassunta, che le cose esistano in base al loro manifestarsi come pensieri di un soggetto pensante. L'atto del pensare è l'unica cosa che esiste, anche se per esistere deve presupporre "pensieri" come manifestazioni dell'atto stesso, i quali pensieri rimangono non-reali, se non per il soggetto che li ha pensati. Ergo, non puoi ritenere nulla in quante "reale" se non l'atto stesso di pensare.
Uscendo dall'idealismo, per estensione, una cosa esiste in quanto "manifestazione" dell'atto che l'ha invocata. Da cui, oltretutto trovi una spiegazione teoretica del perché un "sistema di gioco" esiste -solo- nel momento in cui viene applicato, perché se non viene applicato, non c'è un "atto" che "invoca" alcun ché.
Decostruzionismo -> teoria filosofica proposta da Deriddà come tentativo di creare una strategia di lettura dei testi in modo da fugare qualsiasi fraintendimento derivante dalle traduzioni, dalle tradizioni e dalla disseminazione dei concetti nei testi di critica, decostruendo la base degli impliciti teorici che si possono soltanto desumere a seguito dello studio completo e totale di tutte le correnti e le sfumature di una data teoria (vi ricorda qualche cosa? :D ).
Il termine che deriva dall'insieme dei due non è né positivo, né negativo, serve solo per identificare lo sforamento in un campo di discussione che va a toccare teorie altamente tecniche di semantica, estetica e teoria del pensiero e della comunicazione.
Le domande "sull'esistenza" che fai tu, sono state risposte da queste due teorie e di fatto hanno risposto anche al famoso "un albero che cade in una foresta disabitata non fa rumore", già, non lo fa... proprio niente. Anzi, nemmeno è caduto.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Postato da: rgrassi[/cite]"Esiste ma non viene più utilizzato." Mi sembra una cosa logica.
--- Termina citazione ---
Tanto quanto può apparire "logico" che una automobile smetta di essere usata come "macchina" e divenga "tavolo di un bar".
Questo oggetto, ora, esiste come "macchina" o come "tavolo di un bar"?
L'esistenza in sè, come concetto avulso da una oggettivazione, non è identificabile. Non si può sostenere in nessun modo che qualche cosa "esista" senza darne una oggettivazione esemplificativa (Fede, Religione e Metafisica sono anche loro "oggettivazioni", quindi evitiamo di scadere nel facile teologismo da oratorio ^^).
Tornando a "noi", un sistema che non venga applicato "non esiste", non "ex-siste", non "ex-stare", non è "fuori da se". "Esistere" contiene etimologicamente la necessità di uno "stare fuori", quindi di avere un "alterità" dal se per verificarsi; dopo 3 millenni di filosofia occidentale, questa "alterità" è qualche cosa di molto prossimo alla "funzione" per cui l'oggetto è stato pensato, quindi sempre riferito ad un sistema di GdR, esso esiste quando viene "usato per lo scopo per cui è stato pensato". Altrimenti non Ex-siste, non è al di fuori di sè, ma solo al suo interno e conseguentemente genera solipsismo e autoreferenzialità (che sono abomini teoretici :P )
rgrassi:
Ciao,
--- Citazione ---[cite]Postato da: khana[/cite]
--- Citazione ---[cite]Postato da: rgrassi[/cite][p]"Esiste ma non viene più utilizzato." Mi sembra una cosa logica.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Tanto quanto può apparire "logico" che una automobile smetta di essere usata come "macchina" e divenga "tavolo di un bar".
Questo oggetto, ora, esiste come "macchina" o come "tavolo di un bar"?
--- Termina citazione ---
Non possiedo le tue conoscenze filosofiche, ma questo esempio mi sembra fuorviante, in quanto stai usando "di nuovo" un oggetto non piu' utilizzato e cambiandogli funzione. Questo esempio potrebbe valere anche per una macchina che "non smette di essere usata" e la uso come macchina di giorno e come tavolo di bar la notte.
Quello di cui parlo, invece, è di riusare lo STESSO sistema preesistente.
--- Citazione ---
L'esistenza in sè, come concetto avulso da una oggettivazione, non è identificabile.
--- Termina citazione ---
Mi è chiaro quello che dici.
Ma a differenza dell'albero che cade, qui abbiamo un foglio di carta (esempio di Moreno) di cui TUTTI siamo a conoscenza e che NON usiamo. Sarebbe come se cadesse un albero davanti a noi (e colpisse qualcuno in testa) e ci chiedessimo "Ma quell'albero esiste davvero?"
Rob
Rafu:
Torno in su di diversi post, a quello con cui Roberto ha rimesso in moto il thread e quelli immediatamente successivi...
L'oggetto di studio della teoria del gioco di ruolo odierna (della Forge Theory, in particolare) è una cosa chiamata "gioco" ("game") che non è un oggetto, bensì un atto.
Tutti i termini che trovi nel Provisional Glossary non sono riferiti ad altro che alla descrizione di una attività che chiamiamo "gioco di ruolo". Ed è caratteristico di una attività "l'esistere" solo allorché la si agisce, no?
rgrassi:
Ciao,
--- Citazione ---[cite]Postato da: Rafu[/cite]Ed è caratteristico di una attività "l'esistere" solo allorché la si agisce, no?[/p]
--- Termina citazione ---
Della attività, SI.
Della teoria che c'è dietro l'attività, indipendentemente dal fatto che 'si agisce' SI o NO?
E' questo il dubbio.
Ad esempio, se nessuno da domani giocasse ai gdr, diremmo che gli avanzamenti che ha portato "The Forge" non esistono?
Rob
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