Autore Topic: Furore nominalistico  (Letto 13428 volte)

Furore nominalistico
« Risposta #30 il: 2009-03-06 19:51:17 »
Sinceramente, mi sfugge il senso 'consolidato' di Sistema. Anzi a pensarci bene ciò mi evoca terribili discussioni dove ognuno diceva "mah secondo me...", da cui scaturivano 257 possibili accezioni.
No? Avrò sognato anche questo. :)

Poi certamente su cose come "The impossible things before breakfast" e simili, c'è un indiscusso gusto e amore per definizioni particolareggiate e un po' colte.
Però boh, sinceramente a me piacciono, soprattutto quando dietro c'è anche sostanza!

[humor]

E poi se parliamo di nomi strani dati alle cose allora Hasimir è il re dei narcisisti con il suo Psychosys :p
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

rgrassi

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Furore nominalistico
« Risposta #31 il: 2009-03-06 19:57:45 »
Sistema è un termine indipendente dal Gdr.
Setting, Situazione, Scena sono termini che vengono dalla cinematografia (e dallo storytelling in generale)...

Quanto al "Bringing Down the Pain"....
http://random-average.com/TSOY/BringingDownThePain
E' un "complex resolution" system...
Tutto li'.
Rob
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da rgrassi »
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Furore nominalistico
« Risposta #32 il: 2009-03-06 20:02:06 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]
Quanto al "Bringing Down the Pain"....
http://random-average.com/TSOY/BringingDownThePain
E' un "complex resolution" system...
Tutto li'.
Rob


Eh, è il sistema di risoluzione dei conflitti complessi di quel gioco; non è IL sistema di risoluzione dei conflitti complessi (che non avrebbe nemeno senso come definizione) di tutti i giochi, mentre il "sistema" E' [il principio di lumpley] per tutti giochi  :D

Citazione
Sistema è un termine indipendente dal Gdr.
Setting, Situazione, Scena sono termini che vengono dalla cinematografia (e dallo storytelling in generale)...

E' per questo che, applicato i gdr, ha bisogno di una specificazione
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Matteo Turini »

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #33 il: 2009-03-06 20:06:24 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Sistema, Setting, Situazione, Colore...

Prova a cercare una "litigata" recente su IHGG tra me e Vincenzo Beretta.
Io parlavo di Colore e lui mi ribatteva parlando del Sistema, poi io parlo di Sistema e lui di Colore... Insomma, giustificava errori strutturali da una parte con cose funzionanti in un altra. O_o;
Ovvio che, in quanto anti-forgista (senza aver capito NULLA della teoria, e io non è che sia una cima), non gli saltava manco in testa che dividere i vari "pezzi" serve, per fare una discussione che porti da qualche parte. ^_^;
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #34 il: 2009-03-06 20:07:59 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Sistema è un termine indipendente dal Gdr.


Sistema Operativo di un PC, Sistema Solare e Sistema (GdR) sono UN PELINO DIVERSI. ;)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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Furore nominalistico
« Risposta #35 il: 2009-03-06 20:17:40 »
Se magari ci fai capire dove vuoi andare a parere rob riusciamo a venirne fuori. Se invece è tanto pour parler personalmente ho di meglio da fare.
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Mauro

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« Risposta #36 il: 2009-03-06 20:20:47 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Non vi sembra che il senso generale sia un po' stato stravolto?

Se consideri il sistema come un insieme di elementi interconnessi no, il Sistema di un GdR è esattamente quello.


Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Sistema è un termine indipendente dal Gdr

Vero, ma questo non significa che abbia un significato unico; prendi un qualunque vocabolario: i significati si sprecano, e ce ne sono anche che possono andare bene per il Sistema dei GdR.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

rgrassi

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« Risposta #37 il: 2009-03-06 20:28:21 »
Non è che voglio andare a parare...
Esprimevo una mia perplessità sul "furore nominalistico". :)

Da bambini quando giocavamo a figurine dei calciatori c'era una frase che si chiamava "Mo' ti faccio la pellecchia", che consisteva nel tentativo di un giocatore di togliere TUTTE le figurine all'altro prendendosi dei rischi maggiori di una giocata normale.
Ecco. :)
Ora magari qualcuno lo puo' usare come 'meccanica' e dargli un nome...
Rob
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Mauro

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« Risposta #38 il: 2009-03-06 20:42:55 »
Il prendere un termine ed estenderlo su un altro significato, piú o meno simile ai pre-esistenti, è un processo normale nelle lingue (se non vado errato ha anche un nome, ma non riesco a ricordare quale), non è una cosa specifica di questo ambito, ed evita che nascano milioni di nuove parole per ogni minima novità. Un esempio che mi viene in mente è "scandire": immagino che col significato di "analizzare un verso, notando la quantità di ciascuna sillaba o pronunciando distintamente i singoli piedi e le sillabe che li compongono" esista da una vita; poi sono arrivati gli scanner e il significato di "Eseguire l'operazione di scansione" (non a caso "scansione" deriva da "scandire"), per analogia col fatto che una scansione (primo significato) analizza un verso e la decompone in parti semplici, e (secondo significato) analizza un'immagine e la decompone in punti.
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Furore nominalistico
« Risposta #39 il: 2009-03-06 20:46:22 »
è il cosiddetto narcisismo informatico  :P
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rgrassi

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« Risposta #40 il: 2009-03-06 20:59:42 »
Mauro,

Citazione
[cite] Mauro:[/cite]Il prendere un termine ed estenderlo su un altro significato, piú o meno simile ai pre-esistenti, è un processo normale nelle lingue


Sono cose che mi sono note...
Penso però che ci siano alcuni casi in cui non ci sia stata una specializzazione di un termine più generale...
Ma comunque, dai, mi è chiaro.
Non perdiamo tempo ulteriore tutti... :D
Rob
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Michele Gelli

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« Risposta #41 il: 2009-03-07 14:11:39 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Una domanda sincera...
Il furore nominalistico dei teorici del new wave da cosa nasce?
Rob


Dal fatto che, individuati concetti chiari, dagli un nome chiaro aiuta a fare ragionamenti chiari.

Soprattutto quando si vole "alzare" il livello della discussione, dare nomi precisi alle cose è essenziale.

Io posso spiegare a chiunque cosa è un sever, ma per spiegare che è un socket, o una porta (in meniera ache solo appena meno divulgativa di un quark) il mio interlocutore deve sapere che è un  protocollo, una connessione ed un server in meniera chiara. Altrimenti gli parlo di aria fritta.

Chi ha letto un contratto senza una parte di "term & definitions" prima e/o un manuale (soprattutto di giochi da tavolo) che invece di introrurre nomi per chiamare le cose ed avere etichettato chiaramente tutta la componentistica usa sempre controti giri di parole sa (e con terrore) che cosa intendo.

Faccio un altro esempio: "kokoro" è una parola giapponese che viene abitualmente tradotta come anima / cuore / spirito, ma NON vuole dire esattamente ne' anima ne'  cuore ne' spirito. Per tradurre una battuta di un libro, a seconda dei casi e di cosa è appropriato, puoi anche usare anima / cuore / spirito, me se ti vuoi imbarcare in una discussione filosofica su cosa è il kokoro, ti conviene chiarmlo kokoro / "inventare" una parola italiana / fare un overload di una esistente o non ne esci.
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rgrassi

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« Risposta #42 il: 2009-03-07 14:28:30 »
Ciao,

Citazione
[cite] MicheleGelli:[/cite]
Dal fatto che, individuati concetti chiari, dagli un nome chiaro aiuta a fare ragionamenti chiari.
Soprattutto quando si vole "alzare" il livello della discussione, dare nomi precisi alle cose è essenziale.


E ti sembra che questo 'furore' vada in questa direzione?
Io mi imbatto sempre in thread di persone che NON capiscono dopo un casino di volte di cosa si sta parlando...
Per non parlare della creative agenda, che si inizia ad intuire dopo decine e decine di volte che se ne parla (e poi non è nemmeno chiaro visto che ogni tanto spuntano qua e là flavour diversi di interpretazione).
Ed inoltre...
"Bringing down the pain" è un nome chiaro? :D
Cmq, Michele, charitable reading for a charitable posting.
Rob
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Michele Gelli

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« Risposta #43 il: 2009-03-07 14:51:59 »
Citazione
[cite] rgrassi:[/cite]Ciao,

Citazione
[cite] MicheleGelli:[/cite]
Dal fatto che, individuati concetti chiari, dagli un nome chiaro aiuta a fare ragionamenti chiari.
Soprattutto quando si vole "alzare" il livello della discussione, dare nomi precisi alle cose è essenziale.


E ti sembra che questo 'furore' vada in questa direzione?
Io mi imbatto sempre in thread di persone che NON capiscono dopo un casino di volte di cosa si sta parlando...
Per non parlare della creative agenda, che si inizia ad intuire dopo decine e decine di volte che se ne parla (e poi non è nemmeno chiaro visto che ogni tanto spuntano qua e là flavour diversi di interpretazione).
Ed inoltre...
"Bringing down the pain" è un nome chiaro? :D
Cmq, Michele, charitable reading for a charitable posting.
Rob


Secondo me sì.

Io credo fortemente che la forma della lingua imprima una forma ai ragionamenti (e ci se ne accorge un sacco parlando di programmazione e computer, che hanno un "lingo" milioni di volte più esteso ed evoluto del BM).

Finché nella testa di una persona un concetto non è legato ad una parola ma ad una frase, non c'è ordine mentale e non c'è padronanza del concetto.

Non ho detto che condivido TUTTI i nomi che sono stati dati a TUTTE le cose (e neppure di quelli del computer: se volete vedere un'uomo all'opera in elaboraztione creativa di bestemmioni assortiti potete chiedemi che ne penso dei termini del LISP o del PROLOG), ma che capisco e condivido la necessità di dare nomi alle cose.

CA sarà anche un concetto sfugente e difficile, ma perlomeno ora è un concetto. Che ha un nome. Almeno un tenetativo di definizione. E può essere usato per definirne altri.

Fruga un poco negli archivi di IHGG e ti accorgerai che la terminologia del BM ha protato ordine ed in generale sta permettendo alle persone di capirsi melgio.

Poi è un "lingo", e come tutti gli altri necessita di un poco di applicazione per essere capito. Ma l'applicazione necessaria capirlo viene ripagata mille volte dalla chiarezza che guadagni dopo.

Pensa a cosa vorrebbe dire spiegare cosa sia una "interfaccia di una classe" senza usare il "lingo computerese".

PS: permo restatndo che chi non sa cosa sia un "oggetto" è inutile che parli con me di "interfaccia di classe", ma questo non gli vieta di usare Word (magari anche melgio di me)
« Ultima modifica: 2009-03-08 13:39:43 da MicheleGelli »
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Niccolò

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« Risposta #44 il: 2009-03-07 17:17:32 »
Citazione
E ti sembra che questo 'furore' vada in questa direzione?
Io mi imbatto sempre in thread di persone che NON capiscono dopo un casino di volte di cosa si sta parlando...


bob:

il problema non è la scelta dei termini nel big model, ma l'incontro tra i termini personali o parzialmente condivisi che gli interlocutori usano abitualmente, e il significato che gli stessi termini (o termini simili) hanno nel big model. sommali al fatto che una persona si aggrapperebbe a tutto pur di non "perdere" una discussione, e puoi ben capire.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

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