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Sandbox (e pure D&D)

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Alessandro Piroddi (Hasimir):
GdR Tradizionale = Parpuzio = System Zero
scegli il termine che ti sembra meno sgradevole e usalo, tanto sono tutti quanti sinonimi :P

Poi, per quanto riguarda il mio intervento ATTENZIONE!
Il sandbox (quello da me illustrato, se non altro) non è un "metodo di preparazione".
E' un approccio alla struttura generale di gioco!

Anche chi va avanti a missioni una dopo l'altra può improvvisare tutti i dettagli piuttosto che scrivere una treccani di dettagli pre-generati.
E allo stesso modo anche chi non gioca a missioni può sia improvvisare tutto il mondo al volo, o appuntarsi qualche dettaglio utile, o scrivere l'enciclopedia di ciò che esiste.

E allo stesso modo l'approccio Sandbox può contenere qui e la l'eventuale "quest", se proprio vogliamo dirla tutta.
Il punto è, come già detto, la generale struttura di gioco.

Da un lato c'è il GM che prepara una quest, che sia in rigido railroading o che lasci aperte opzioni alternative o addirittura che improvvisi le reazioni in base alle azioni dei PG, sempre una specifica quest è... i PG hanno una missione, che poi ne facciano ciò che vogliono, ma c'è da qualche parte una missione ben definita.
Poi la quest ha un esito.
Al che, dopo un breve interludio che funga da "tie in" arriva un'altra quest.
etc...

Dall'altro lato invece c'è un GM che non prepara nessuna quest, non dà nulla di specifico da fare ai PG ... semplicemente delinea un tot ambiente entro cui muoversi, con tot elementi più di rilievo rispetto ad altri, con magari qualche attività già in moto fra PNG per cazzi loro ... poi sguinzaglia i PG in tale ambiente e aspetta a vedere che combinano, reagendo di conseguenza.
Se poi un PG chiede un favore a un PNG e questo in cambio pretende un servizio dal PG, ecco che è apparsa una "quest" :P
Ma la struttura generale non cambia.

Possiamo dire che per sua natura il Sandbox (almeno, così inteso) sia un pò più Player-Driven, ma poi in realtà dipende sempre da mille fattori.
Anche qui il GM potrebbe fare railroading (imponendo la sua volontà sulle singole interazioni che i PG hanno con i vari PNG e l'ambiente), e potrebbe aver già deciso che TOT eventi accadranno a prescindere dalle azioni dei PG, etc.

Quindi, come dicevo, il termine se proooprio vogliamo indica solo una struttura di gioco Non-A-Quest rispetto alla più tradizionale struttura di gioco A-Quest.
Ma poi tutte le altre considerazioni sul come si prepara, quanto si prepara, eccetera ... sono considerazioni che vengono DOPO, e che in finale sono ESTERNE al concetto di Sandbox/Quest nudo e crudo.

La distinzione aveva vagamente senso negli anni '90, quando la grande guerra generazionale era fra D&D e Vampiri ... e chi giocava a quest era "vecchio e limitato" e chi giocava a sandbox era "un vero narratore, libero e progressista" ... che poi ovviamente erano tutte boiate, non fosse altro che pure a Vampiri c'era il principe che dava le quest alla coterie, e pure a D&D c'era chi non dava quest ma lasciava muovere il gruppo di eroi nell'ambiente :P

Ma oggi?
Oggi fare quest è normale, così come è normale non farne, ed è normale (almeno per un certo pubblico più Indie-oriented) fare anche 100 cose che non rientrano in questa categorizzazione bianco/nero.
Sappiamo che si può avere un gioco libero, personale, emotivo e altamente coinvolgente e creativo sia con le quest che senza.
Per questo dicevo, oggi che non esiste più questa forte dicotomia e anzi ci sono infinite strutture ibride che in varie gradazioni colmano la distanza fra una e l'altra struttura, che stare a cercare il pelo nell'uovo per forgiare una specifica nozione di "Sandbox" è fondamentalmente inutile :P


...


Proprio volendo si potrebbe fare così:


Sandbox = termine obsoleto che stava ad indicare, a grossissime linee, una struttura di gioco non basata su una sequenza continua di quest.


There!

alessio gori:
alessandro, onestamente non ho capito molto la differenza, a dire la verità non ho ben capito neanche che tipo di gioco hai descritto:

cioè avere tot quest da fare una di seguito all'altra, o avere tot quest tra cui scegliere da fare in ordine e tempistiche più arbitrarie, poco cambia, sempre quest sono.

per questo trovo poco esplicativa il tentativo di definizione di sandbox in contrapposizione con gioco a missioni.

Patrick:
credo che la versione di "sandbox" di hasimir sia da intendere che non ci sono missioni "pronte": c'è un mondo che gira per i cavoli suoi, i pg vengono buttati dentro e possono fare quello che vogliono. La differenza nella preparazione sta nel fatto che alcuni preparano tutto nei minimi dettagli, altri preparano solo spunti a grandi linee, altri improvvisano tutto. Ma l'idea (da quel che ho capito io) del sandbox come lo ha spiegato hasimir è "questo è il mondo, fate quello che volete". E anch'io lo definirei così se proprio.

Che poi questo modo di fare funzioni o meno, come funzioni e quali problemi abbia, è un discorso a parte. Ma intanto anche io mi ritrovo in questa definizione.

Alessandro Piroddi (Hasimir):
esatto, Patrick got it :P
più che altro è da intendere come targhettina "catch all" rispetto al metodo a quest che (all'epoca) era lo standard

oggi non ha più molto senso perchè una volta usciti dallo schema a quest c'è un universo di diverse cose.
e poi COMUNQUE è una definizione a un livello così basico (gioco non a quest) che serve a ben poco... come si vedeva il GROSSO di quello che interessa alla gente (e al gioco concreto) stà poi altrove:
- nei metodi di preparazione dei materiali
- nei metodi di preparazione della storia (se c'è)
- nella gestione delle interazioni
- nelle regole usate

insomma è poi alla fine tutto IL RESTO che definisce davvero il metodo di gioco, mentre la distinzione Quest/Sandbox dice relativamente poco :P
non è come nel mondo dei videogiochi che Sandbox è una specifica cosa diversa da tutte le altre.

Dairon:

--- Citazione da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2011-11-25 17:30:15 ---GdR Tradizionale = Parpuzio = System Zero
scegli il termine che ti sembra meno sgradevole e usalo, tanto sono tutti quanti sinonimi :P

--- Termina citazione ---

Uhm... Non mi sembra una grande equivalenza. Uno può giocare un gioco "vecchio dentro" by RAW, ovvero non cambiando le "regole" scritte, quindi non sta usando il system zero. Comunque non è questo che mi sta a cuore ora.


--- Citazione ---Dall'altro lato invece c'è un GM che non prepara nessuna quest, non dà nulla di specifico da fare ai PG ... semplicemente delinea un tot ambiente entro cui muoversi, con tot elementi più di rilievo rispetto ad altri, con magari qualche attività già in moto fra PNG per cazzi loro ... poi sguinzaglia i PG in tale ambiente e aspetta a vedere che combinano, reagendo di conseguenza.
Se poi un PG chiede un favore a un PNG e questo in cambio pretende un servizio dal PG, ecco che è apparsa una "quest" :P
Ma la struttura generale non cambia.
--- Termina citazione ---

Non è semplicemente l'improvvisazione?

La questione non è di lana caprina, penso. Abbiamo visto che in DND 3.X per esempio non ha senso andare al tavolo con "niente di pronto", però puoi andare (secondo alcuni, almeno) senza la quest "conclusa".


--- Citazione ---La distinzione aveva vagamente senso negli anni '90, quando la grande guerra generazionale era fra D&D e Vampiri ... e chi giocava a quest era "vecchio e limitato" e chi giocava a sandbox era "un vero narratore, libero e progressista" ... che poi ovviamente erano tutte boiate, non fosse altro che pure a Vampiri c'era il principe che dava le quest alla coterie, e pure a D&D c'era chi non dava quest ma lasciava muovere il gruppo di eroi nell'ambiente :P
--- Termina citazione ---

Considerato che ho sentito parlare di sandbox in generale proprio riguardo al WoD e con una certa cognizione di causa, penso che in realtà l'altro stile (rispetto alle missioni) esista eccome. Nessun principe che dà quest, in effetti.

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