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Sandbox (e pure D&D)

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Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-11-19 16:53:01 ---
In particolare, nel mondo dei videogiochi:

--- Citazione da: wikipedia ---Ulteriore utilizzo del termine viene fatto in ambito videoludico, dove con il termine sandbox si indica un tipo di gioco che mette a disposizione dei giocatori numerosi strumenti e possibilità, senza imporre un particolare obiettivo da raggiungere, ma lasciandolo inventare al giocatore. Un esempio di questo genere è Minecraft. Il termine comprende anche i giochi a "mondo aperto" (open world), che vedono il protagonista capace di muoversi liberamente all'interno del mondo virtuale ricreato, senza l'obbligo di avanzare lungo binari prestabiliti ma lasciando al giocatore la scelta se proseguire nella storia principale o se fare della semplice interazione con l'ambientazione e ciò che lo popola elemento preponderante dell'esperienza di gioco. Ne è un esempio Grand Theft Auto e Garry's Mod
--- Termina citazione ---

Applicare questo concetto ai gdr, che NON sono un "ambiente virtuale" ricreato pixel per pixel, diventa problematico senza aggiungere altre specifiche. [...]

--- Termina citazione ---

Ecco, l'idea che si possa fare "sandbox" in questo modo qui anche nei GdR è semplicemente demenziale, col senno di poi. Eppure esisteva (e forse esiste tuttora).

Perché una console/un computer che carica in pochi secondi le tonnellate (metaforiche) di informazioni sul luogo X, informazioni calibrate col bilancino con mesi/uomo di lavoro dietro, è un conto.

Un GM che deve leggersi un "atlante" ha due opzioni: se lo legge tutto (e sono 300+ pagine di roba, se prendiamo come esempio i Forgotten Realms per DnD 3.0), oppure improvvisa (e l' "atlante" è quindi inutile, se non per quegli spunti che riesce a leggere in quei pochi minuti che il gruppo gli concede prima di annoiarsi a morte).

Ivano P.:
Premesso: la mia definizione di Sandbox è "gioco a spunti"


 :-* Ma daiiiii


--- Citazione ---), oppure improvvisa (e l' "atlante" è quindi inutile, se non per quegli spunti che riesce a leggere in quei pochi minuti che il gruppo gli concede prima di annoiarsi a morte).
--- Termina citazione ---

Per improvvisare per esperienza l'atlante è utilissimo, ogni location ha già dati fissati che aiutano.




--- Citazione ---Quindi, si può giocare Sandbox con D&D? Sì, se sei masochista.  Se hai voglia di fare gli stat di 50 PNG, 12 dungeon, 25 castelli, 400 mostri, per far scegliere ai PG in quale di queste locazioni andare, e sperare che non incontrino subito i mostri da XX livello (perchè se è sandbox, non puoi bilanciare i mostri. Il mondo deve essere indipendente dal livello dei PG)
--- Termina citazione ---

Anche questo non è vero, se si parla di gioco a spunti, puoi benissimo usare con poche modifiche le stesse statistiche per qualsiasi capo orco. O anche non mettere sfide eccessive salvo i PG decidano di andare a cercarsele coscentemente.

Detto questo io AMO masterizzare improvvisando a spunti e proprio per questo amo poco masterizzare D&D che non aiuta eccessivamente in questo, mentre ho sempre trovato Warhammer roleplay più efficente in questo per prendere un concorrente simile (ovvio che NCAS è meglio, ma allora spariamo sulla croce rossa...).
La principale problematica legata a D&D giocato in Sandbox è il mettere delle sfide interessanti e progettarle (e non si possono improvvisare).
Solo la mole di incantesimi possibili rende arduo improvvisare.

Moreno Roncucci:
Pregherei tutti di attendere, prima di proseguire il thread, che Ivano chiarisca, con esempi concreti, che cosa intende LUI per gioco a spunti   ::)


Ivano P.:
Io intendo in senso abbastanza ampio, ad esempio:

-Exalted da tavolo (con sistema mio): I giocatori dovevano salvare un funzionario dalle 44 tigri di Mastro Tigre, ho progettato i membri delle 44 tigri e abozzato la città, e deciso dove era nascosto il funzionario. Non esisteva un modo giusto o sbagliato per agire.

La cosa è stata sviluppata dai giocatori con prostitute prezzolate, pestaggio di membri delle tigri ubriachi ed è finita male quando hanno scoperto che Tigre saggia era in realtà il Venerabile Lama del monastero.

-GDR dal vivo fantasy: butto in giro a caso una marionetta meccanica animata da una pietra filosofale (preziosissima per magia rituale) e una chimera creata per catturare la marionetta e sottrarle la pietra filosofale, le due creature però si amano ( ho detto alla ragazza e al ragazzo di essere "più umani degli umani"). La chimera però sta degenerando perché creata per avere vita limitata.
Nessuna direttiva su cosa fare o come comportarsi o su come doveva andar a finire.

Lo spunto si è sviluppato con loro che incontravano un druido orco di idee piuttosto aperte che si è fatto commuovere e ha trovato un ritualista con cui ha curato la chimera.

-Martelli da Guerra: gruppo di nani man mano gli chiedevo cosa volevano fare e se non avevano idee gli passavo un foglio con degli spunti di avventura adatti a loro (tipo "la taglia di Tarog il nero è 300 corone" o "Cercasi guardie per carovana diretta sui Principati di confine".)

So benissimo che come "spunti" non sono perfettamente coincidenti, ma come dicevo, intendo spunti in senso ampio (no, non ci sono trame forzate o storiona del master). Non ho volutamente citato esempi da NCAS o AIPS o altri giochini gay ^^

Moreno Roncucci:
Ivano, come ho detto si usa "sandbox"per indicare di tutto.  Ci sono molti altri oltre a te che quella maniera di giocare la chiamano "gioco sandbox". Però per me è un bell'esempio di quello che dicevo: l'etichetta "figa" che si attacca a qualunque cosa.

Cito alcune parti dal tuo post:


--- Citazione da: Ivano P. - 2011-11-21 01:21:06 --- I giocatori dovevano salvare un funzionario dalle 44 tigri di Mastro Tigre, ho progettato i membri delle 44 tigri e abozzato la città, e deciso dove era nascosto il funzionario. Non esisteva un modo giusto o sbagliato per agire.
--- Termina citazione ---

Ho già evidenziato nel quote la parola chiave. Domanda: cosa succedeva se i giocatori, dopo che avevi progettato 44 PNG, la città e tutto il resto, decidevano di andarsene senza curarsi del rapimento del funzionario?

Esiste una maniera di giocare diversa ed alternativa rispetto al Sandboc, che è il "gioco a missioni". Il GM, gestendo il mondo esterno, tramite PNG, superiori, principali, etc, assegna "missioni" al gruppo di personaggi.  Poi come fanno sono affari loro (se c'è una sola maniera di farlo si aggiungono altri termini, tipo railroading, ma sono degli opional non necessari).

Ora, come distinguiamo, nella tua maniera particolare di intendere il gioco a Sandbox, il gioco a missioni? Che differenza c'è?

Soprattutto mi pare che non hai proprio capito cosa comporta il prendere il termine nella maniera "ideale" con cui viene spesso usato:


--- Citazione da: Ivano P. - 2011-11-20 17:59:33 ---
--- Citazione ---Quindi, si può giocare Sandbox con D&D? Sì, se sei masochista.  Se hai voglia di fare gli stat di 50 PNG, 12 dungeon, 25 castelli, 400 mostri, per far scegliere ai PG in quale di queste locazioni andare, e sperare che non incontrino subito i mostri da XX livello (perchè se è sandbox, non puoi bilanciare i mostri. Il mondo deve essere indipendente dal livello dei PG)
--- Termina citazione ---

Anche questo non è vero, se si parla di gioco a spunti, puoi benissimo usare con poche modifiche le stesse statistiche per qualsiasi capo orco. O anche non mettere sfide eccessive salvo i PG decidano di andare a cercarsele coscentemente.
--- Termina citazione ---

Ah, ma vedi, l'idea "ideale" del gioco a Sandbox è proprio che I "i PG POSSANO ANDARE A CERCARSELA", senza seguire un ordine indicato dal GM tramite una serie di "sfide al loro livello".

Comunque, se può consolarti, quasi tutti quelli che parlano di "sanbox" nel gdr tradizionale intendono quello che dici tu.  Cioè non distinguono più "quello che vogliono i giocatori" da "quello che io GM dico ai giocatori che devono volere".

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