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Sandbox (e pure D&D)

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ivan:
Riprendo il primo post di Moreno:


--- Citazione ---Per molti è addirittura "improvviso tutto al volo", per altri "la mia storia la seguono nell'ordine che vogliono" o "ho diverse storie e decidono quale".  Cioè stravolgendo davvero qualunque senso che possa avere la parola.
--- Termina citazione ---

Insomma ci aveva gia' messo tutti nel sacco :-)

alessio gori:

--- Citazione da: ivan - 2011-11-22 18:33:21 ---Ci interessa giocare con la teoria e vedere di decomporre i nostri metodi e trovare parti e thread comuni?

Anche l'ultimo disaccordo Manfredi <-> Alessio e' in realta' fruttuoso in quanto smaschera delle tecniche diverse che usate per ottenere dei risultati in actual play. Il grado di risoluzione/definizione dei NPC in diverse fasi e' interessante..

il fatto che per Manfredi esista un'economia che non gli fa sprecare immaginazione per un path della storia che non potrebbe mai accadere e' interessante (ma allora improvvisa!? e' ancora sandbox? ;-)

Se vi diverte proviamo a darci un metodo dove ognuno descrive il suo Style (ad esempio.. AlessioBox) e  fa una lista delle sue tecniche, evitando di dare dei nomi dalla teoria se possibile. Ad esempio: AlessioTechnique1 - Definisco i dettagli e la backstory dei NPC solo se i PC mostrano interesse.

--- Termina citazione ---

non so quanto potrebbe risultare interessante  avere una lista di stili, di per se irreplicabili poichè formati da esperienze uniche, poichè credo che in questo forum sia ormai assodato che giocare a dun tradizionale, come D&d, implica un metodo di gioco praticament eunico e differente per ciascun gruppo, cosa che rispecchia anche il molteplice significato che acquista il termine sandbox a seconda di chi è l'interlocutore.

il mio disaccordo con manfredi non è rivolto alla tecnica in se, ma al dubbio che in alcuni giochi, come D&D, non sia possibile improvvisare oltre un certo limite (fare personaggi al volo, etc.), per cui non basta avere degli imput, ma servirà sicuramente anche altro (personaggi già costruiti, luoghi ben definiti, etc.). insomma mi suscita perplessità dire: "improvviso un personaggio di 15° livello a metà sessione perchè i personaggi sono andati da quella parte piuttosto che da un altra."

per questo mi trovo d'accordo con quanto afferma moreno, sul fatto che la maggior parte del lavoro di chi gioca effettivamente sandbox (inteso come un modo già creato, dove non si improvvisa niente, e dove i personaggi possono andare dappertutto), è lavoro sprecato, e quindi fatica inutile.

esempio: per preparare incontri per il mio gruppo, in una storia che viaggiava molto sui binari (per vari motivi), arrivati intorno al 13°-15° livello, ci mettevo anche una intera giornata (quando ero solo studente), un mostro particolare, diciamo leggermente cambiato, qualche PNG particolare, liste incantesimi, ambiente, trappole. per questo, sono un pò perplesso.

ivan:
Sono un po obsessive compulsive e ho estratto e scritto le tecniche che ognuno utilizza per quello che chiama sandbox.  Temo di essere giunto anch'io alla stessa conclusione di Moreno.. se parliamo di tecniche non sappiamo di cosa stiamo parlando.

Se parliamo di obiettivi per il gioco abbiamo un generico "non faccio railroading", ma anche qui poi non e' sempre vero.. dipende come definisci le mini-quest.

Se parliamo di "un mondo infinito e pieno di componenti che possono interagire con i PC, che possono scegliere le proprie mete" abbiamo ridefinito i RPG, escludendo solo le forme piu' ovvie di railroading.

Rimane la sensazione che ci sia qualcosa, ma non mi e' chiaro se sia qualcosa davvero di nuovo e se/come compaia esplicitamente in altri giochi.

Non concordo invece con l'invidia da console di Moreno. Perlomeno non si applica a me. Si rifa' invece a quando da bambino disegnavo mappe su mappe di luoghi inesistenti e le collegavo e vedevo emergere storie.

Cosa rimane? Forse il mito (non necessariamente falso) che vogliamo catturare con il termine sandbox e' il seguente: "un mondo cosi' ricco, ampio e infinito che interagisce da solo con i PC, con il GM che deve solo guardare e tradurre per i giocatori cosa sta accadendo".

E' chiaro che non si puo mappare tutto questo mondo, ma se ne possono definire dei punti di massima tra cui interpolare usando dei metodi procedurali (sia meccanici che intuitivi) per generare le parti non descritte: random encounter tables, seasonal events, etc..

C'e' ciccia su cui lavorare qui secondo voi?

Dairon:
Mboh, nessuno ha detto che il sandbox fosse improvvisazione totale, Alessio, quindi non vedo il problema.


--- Citazione ---Cosa rimane? Forse il mito (non necessariamente falso) che vogliamo catturare con il termine sandbox e' il seguente: "un mondo cosi' ricco, ampio e infinito che interagisce da solo con i PC, con il GM che deve solo guardare e tradurre per i giocatori cosa sta accadendo".

--- Termina citazione ---

Mah, io avevo sempre pensato che il sandbox fosse semplicemente una risposta al non volere il railroading in un gdr che richieda comunque una ipertrofica preparazione di "numeri" (schede dei PNG etc.).
Certo, magari è perché io l'avevo sentito spiegare in una certa maniera!

alessio gori:

--- Citazione da: Dairon - 2011-11-23 11:30:32 ---Mboh, nessuno ha detto che il sandbox fosse improvvisazione totale, Alessio, quindi non vedo il problema.



--- Termina citazione ---

il problema è che dal mio punto di vista l'ho sempre immaginato senza alcun improvvisazione, il sandbox è li, i personaggi arrivano in un luogo ed è già tutto pronto.

nessuna improvvisazione, se improvvisi non è più sandbox, è improvvisazione, illusionismo, o altro, non saprei.

altrimenti che differenza c'è tra chi gioca sandbox e chi gioca improvvisando continuamente, magari basandosi su un ambientazione e quidni su un mondo già costruito?

quindi il problema c'è, ed è proprio quello evidenziato all'inizio, non c'è una definizione, non c'è un significato comune.

per me lo si puòà trovare semplicemente, sia per esclusione da altri modi di giocare, sia basandoci sull'immaginario più comunque legato al termine:

sandbox: deve essere tutto pronto, niente improvvisazion, niente cambi di programma al volo, niente adattamente. c'hai un pezzo di mondo, e quel pezzo di mondo è così come hai stabilito. se di quel pezzo di mondo hai solo un immagine fuggevole in testa, qualche accenno di PNG, non definitio, allora già esuli dal sandbox.

ma probabilmente è uan mia perosnale definizione 8anzi probabilmente non è neanche una definizione, visto che ho detto ciò che non è, ma non ho detto ciò che è.

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