La gente non esce dopo il tramonto in questa zona in questo periodo, quantomeno perché non fa caldo.
Poi bisogna lavorare di giorno, e se non dormi per bene poi sei stanco (come diceva il mio bisnonno: se non vai a dormire alle nove, poi come fai a essere in piedi prima delle sei?).
Detto questo in una piccola comunità non è peccato ne blasfemia se la qualcuno sta a casa di un amico a far due chiacchiere un pò tarde.
E la presenza di un grande falò fa presagire che qualcuno in piedi ci sta, quantomeno per alimentarlo.
Chiacchierando durante l'andata a Fort Mask Jake spiega un pò a disagio le sue motivazioni (il perché del disagio è facile da immaginare. Il vostro ruolo gli incute soggezione. Le vostre armi non lo rincuorano per nulla. Ma si fida di voi, almeno in apparenza).
"Vicino a Fort Mask hanno vissuto per molto tempo alcuni membri del Popolo delle Montagne" inizia a dire Jake con una voce un pò distante, quasi da narratore "Uno di loro si è persino convertito, fratello Josiah è il suo nome nella Fede".
Si guarda un'attimo indietro dando un'ultimo sguardo ai tre che si allontanano nella notte (probabilmente vanno al loro rifugio).
"Gli Utè non piacciono molto, sopratutto a Isaac, il sovrintendente di Fort Mask. Ma io ero affascinato da loro. Discutendo con Josiah..." (Jake sorride al ricordo di Josiah. Se gli chiedete il motivo vi risponderà che si sta chiedendo se è finalmente riuscito a trovare una moglie, visti i suoi goffi insuccessi. Magari vi dice qualche aneddoto simpatico, ma niente che possa far rizzare i capelli)
"...mi ero fatto dire qualcosa della loro cultura. A mio padre non piaceva molto e anche Isaac si arrabbiò al saperlo. Proibirono a Josiah di parlarmi, e Josiah ubbidì devoto." si scurisce un pò al ricordo di questo.
"Sono stato testardo e disubbidiente. Mi ricordo anche che un paio di notti scappai di casa e incontrai alcuni Uté" (capite che si riferisce a quella famigliola) "A Fort Mask mi sentivo sempre guardato male e sentivo di non poter parlare con chi volevo. Invece quando andavo tra gli Utè mi sentivo chiamare "Ragazzo biondo che è mio amico". Gli Utè mi accettavano già quando facevo parte della Fede e non mi hanno imposto nulla. La loro cultura non schiavizza gli animali e non proibisce nulla agli uomini, se non il farsi del male gli uni agli altri. Alla fine, circa due mesi fa, presi la mia decisione. Alla mia famiglia non piacque. Mio padre mi guardò malissimo, mamma pianse. Lo dissi anche a Sarah, con la quale ero un pò intimo. Non mi capiva nessuno. E allora me ne sono andato in mezzo a persone che mi accettavano per com'ero".
"Alla fine credo sia meglio così. Io non sarò più motivo di imbarazzo e potrò finalmente sentirmi libero"
per quanto riguarda la carestia "Bè...non è una terra ricca. Non lo è stata mai. Di recente le vacche hanno iniziato a star male. Penso sia circa un mese. Mangiano poco e dimagriscono in fretta. Gli Uté sostengono che gli spiriti le stanno divorando da dentro. Io gli spiriti non li ho mai sentiti. Penso solo che siano malate. Ma non so cosa farci. Un paio di giorni fa ha iniziato a seccare anche l'erba. E quella non viene mangiata dagli spiriti penso. Boh, forse è qualcosa nella terra. Per questo gli Utè hanno deciso di andarsene. E io penso proprio che andrò con loro."
(Jake è un pò sarcastico quando parla degli spiriti. Si vede che non ci crede molto, come probabilmente non credeva molto al Re della Vita).
Se volete controbattere in qualche caso ok, altrimenti chiudo la scena