inCONtriamoci > Organizzazione delle Convention
torneo "vero" di GDR?
Iacopo Benigni:
--- Citazione da: Lollo - 2011-11-11 13:20:45 ---
--- Citazione da: Iacopo Frigerio - 2011-11-11 01:15:06 ---Bene Ragazzi, riempiamo il famoso "torneo" della arCONate :-)
--- Termina citazione ---
In realtà è da molti anni che mi balocco con l'idea di fare un torneo "vero" di GdR (magari afferente al circuitone CampionatoGdR) ma con un gioco di ruolo più di mio gusto. Ci pensavo già con Nobilis II edizione...
--- Termina citazione ---
Cosa intendi per torneo "vero" di gdr? Cosa si dovrebbe fare per vincere insomma?
Lollo:
--- Citazione da: Iacopo Benigni - 2011-11-11 19:38:17 ---Cosa intendi per torneo "vero" di gdr? Cosa si dovrebbe fare per vincere insomma?
--- Termina citazione ---
Mi spiego un po' meglio.
Ho fatto pochi, pochissimi tornei da giocatore (credo giusto tre in tutto). Ma da quel che so, si basano su alcuni paletti abbastanza ferrei: numero fisso di personaggi, interpretazione, quanto "a fondo" sei andato nello scenario. Almeno, una volta era così. Va da sé che questa impostazione è molto D&D-centrica, in particolare il livello di profondità: se c'è un dungeon, è facile misurare quanto in là ti sei spinto. Con altri giochi devi immaginarti un "dungeon concettuale", cioè una sfilza di eventi e possibilità che ti dicono quanto sei andato avanti.
Pur con questi paletti, mi sembra che ci siano un po' di giochi di ruolo non tradizionali che potrebbero essere proposti in tale contesto. Scartati sicuramente cose come Montsegur, Il gusto del delitto, 1001 notte, ecc. restano sicuramente Lo spirito del secolo, Il Mondo dell'Apocalisse, Cani nella Vigna, Esoterroristi, Non cedere al sonno, Hot War, Solipsist, Elar... vale a dire tutti quei giochi dove c'è più o meno una figura di master/regista.
Questo se vuoi inserirti in un circuito "ufficiale", che secondo me è una buona cosa se non altro perché dai la possibilità a giocatori più o meno ignari di provare qualcosa di nuovo.
Altrimenti non è difficile pensare a eventi ad hoc. Qualche esempio?
- Torneo tutto di Cani nella Vigna basato sulla stessa città. Non c'è un modo giusto per vincere, ma alla fine sono tutti i partecipanti che decidono quale, fra tutti i giudizi morali espressi dai giocatori, risulta il migliore. Oppure vince, arbitrariamente, chi ha ottenuto il giudizio meno comune fra tutti quelli emersi.
- Il più grande Fiasco del mondo. Fino a 6 tavoli si dividono le voci di un playset, in modo che non ci siano doppioni. Poi, come da regole del compendio Come fare fiasco, si giocano tutti insieme contemporaneamente. O magari in fila. Vince... non lo so, forse chi diverte di più un giudice esterno, non saprei. O anche tramite autovalutazione.
- Contenders: un torneo a eliminatorie dove il "migliore" di ogni tavolo accede al livello pugilistico superiore.
... eccetera.
Marco Costantini:
Io ho partecipato a due di questi "tornei". A mio avviso, il problema ed il grande scorno è proprio il fatto che il vincitore possa essere decretato "a gusto" (vale a dire arbitrariamente) da qualcuno, soprattutto se quel qualcuno è un unico tizio (che sia il GM o un giudice esterno).
Se vuoi fare un torneo di gdr, l'unica regola per me è che ci sia qualcosa di effettivamente misurabile.
Quindi ben venga un D&D (dove si può guardare quanto lontano sei arrivato nel dungeon o quante quest hai risolto), ma benissimo Agon e probabilmente anche 1001notte.
Niccolò:
molto, molto meglio giocare per divertirsi. la ricerca di una performance, peraltro giudicata da un arbitro esterno (ma nei giochi moderni non c'è un arbitro, c'è un giocatore con funzioni diverse!) snatura il gioco e strozza il divertimento.
valutare l'interpretazione fa si che la stessa si appiattisca sui gusti del master.
valutare la penetrazione fa vincere me... ehm, no richiede che ci sia un'avventura con un percorso da seguire deciso prima.
posso concepire forse dei tornei per giocatori singoli a giochi come agòn o le mille e una notte, ma con più turni, dove il migliore del tavolo passa il turno e gioca una nuova partita con i migliori degli altri tavoli, ma non con comparazione delle prestazioni da un tavolo all'altro (non avrebbe alcun senso)
e basta, basta, basta cercare "nuove leve" a tutti i costi tra i giocatori di dnd e vampiri e compagnia bella. specie se giocano nei famigerati "tornei di gdr". :)
Mauro:
Valutare quanto si va avanti nel dungeon significa azzerare l'interpretazione, se uno gioca per vincere, perché dieci minuti "persi" interpretando significano dieci minuti in meno per andare avanti.
Inoltre per giochi come Cani l'idea stessa di torneo è distruttiva: il gioco si basa sul fatto che i giocatori non vengono giudicati, sono liberi, nel loro giudizio, da qualunque considerazione esterna; se invece c'è un premio per il giudizio piú figo/giusto/equo/ecc. automaticamente si giocherà per fare il giudizio piú figo/giusto/equo/ecc. invece che quello che si reputa giusto (e se non si gioca per fare quel giudizio non si sta giocando per vincere, quindi cade l'idea stessa del torneo).
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa