Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Vampiri: di che parla?
Davide Losito - ( Khana ):
-MEGA OT- se siete allergici all'off topic, non leggete.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]Arriviamo all'estetica astratta solo se non abbiamo i piedi per terra.
--- Termina citazione ---
Eresia.
O per meglio dire, contraddizione in termini. L'estetica per sua natura non può essere astratta.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
Analizza la tua idea:
i gdr generano storie
E' ridicolo!
Cioè...come fa un libro a "generare storie" ???
--- Termina citazione ---
Ehm... ogni volta che lo apri e lo rileggi genera una "storia" diversa.
Ad ogni modo il "libro" è una storia che si genera tramite il processo di Scrittura (produzione) e Lettura (fruizione). Il GdR fonde produzione e fruizione in un solo atto recitativo che coincide anche con la critica dell'opera. Ma stiamo andando MOLTO fuori tema. Abbiamo proprio cambiato materia.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
LE PERSONE generano storie.
Si perde sempre di vista questo elemento!
--- Termina citazione ---
Ehm... no.
E' il mezzo che genera comunicazione. Il mezzo in quanto veicolo di informazione. La persona da sola parla solo con se stessa.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
Il gdr regolamenta i rapporti sociali fra Persone, e lo fa cercando di facilitare e pilotare la loro interazione sociale verso la generazione di storie.
--- Termina citazione ---
Esatto, quindi il "quid" che genera storia è "il gdr".
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
Il gdr è uno strumento, non un operatore.
Il gdr di per se non genera una sega (perdonate il francese :lol: )
--- Termina citazione ---
Esattamente il contrario :D Proprio perché è uno strumento :D Quello stesso operatore, con uno strumento diverso, -non può- generare la stessa "storia" e già solo per il fatto che "operatore" in un GdR è sempre plurale, sono più di uno, sia quantitativamente (c'è più di un giocatore), sia qualitativamente (GM, giocatori e le varie Stances). Ergo, ancora una volta, è il "gdr" il quid creativo; ed è solo con un "gdr" che si creano -questo- tipo di storie.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
Un bel setting evocativo e ricco di per sè è solo lettera morta.
Sono IO che, leggendolo, mi sento ispirato ad immaginare storie.
E grazie al medium del gdr (le regole) vengo aiutato nel creare nella pratica queste storie con i miei amici, possibilmente a sfondo ludico e non solo narrativo.
--- Termina citazione ---
Esatto, ergo il merito è del medium, senza il quale non avresti generato nulla.
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]
Non bisogna mai perdere di vista l'essere umano che sta dietro a tutta la cortina di regole, manuali, filosofie e cavolate varie :wink:
--- Termina citazione ---
Sai, mettere "filosofie" affianco a "cavolate varie" è un po' ridicolo; l'accentramento sulla persona fisica umana è stato superato da un paio di secoli, forse dovresti aggiornarti sulle "cavolate varie" :D
Ma questo non è un forum di estetica e nemmeno di scienza della comunicazione.
Quindi tornando al GdR, è proprio perché c'è un regolamento che c'è un'Exploration. Ergo, è "il gioco" che "fa storia".
@Rafu, ok, ma qui si stava parlando -del- contesto. Non sto parlando di metafisica dell'illusione poetica o di qualche derivato sociologico stendhalliano che sinceramente ho sempre trovato inconcepibile; sto brutalmente parlando di mimesi.
[Warning -> Cavolate Varie all'opera - non leggete]
Posso essere d'accordo che l'azione del "produrre" in un GdR sia sociale, ma questo produrre va fruito e il suo fruire è, in quanto -rappresentazione-, necessariamente attraverso una mimesi. Posso accettare che la forma della mimesi di un GdR si riduca ad un "tutto ciò che è stato giocato/esplorato prima del tuo intervento come autore", ma non posso accettare che non ci sia mimesi.
Perché altrimenti non stiamo differenziando Tekné da Poiein e questo è esteticamente inaccettabile: l'accezione editoriale di "fare un GdR" (ossia produrlo a livello fisico, inchiostro su carta) non avrebbe differenza dal "fare GdR" in quanto rappresentazione e comunicazione (ossia gioco).
[/cavolate]
Oltretutto assumendo per vero ciò che tu dici (attività umana e sociale), qualsiasi Parpuzio è automaticamente paritetico ad un gioco "Coerente".
Alessandro Piroddi (Hasimir):
Vabèh ... potevi dirlo fin da subito che volevi solo giocare al Kubo di Rubik con le parole.
I'm out, have fun playing :P
Eishiro:
aggiungo qualche correzione a diversi errori che ho letto....
un lupo mannaro abbracciato diventa un abominio solo se fallisce criticamente il tiro di gnosis che fa obbligatoriamwente quando viene abbracciato (manuale del narratore, revised edition)
--- Citazione ---un Abominio, cioè un Licantropo/Vampiro ... richiedeva la cattura di un licantropo, ed il suo successivo abbraccio ... al quale seguiva la morte istantanea a meno di non superare una serie di test fra Willpower e Gnosis.
Se ce la facevi, eri un Abominio: un Licantropo a tutti gli effetti, più un Vampiro a tutti gli effetti.
--- Termina citazione ---
quindi il quote qui sopra fatto da hasi è falso, inoltre non è vampiro e licantropo a tutti gli effetti, in quanto può utilizzare solamente i poteri collegati al wyrm, non al wyld, inoltre QUALSIASI altro licantropo lo vuole disintegrare...che bella vita....
--- Citazione ---la prima edizione americana (mai tradotta in italiano...) abbastanza a fondo...tutte le parti che ho controllato sono identiche alla seconda edizione. Cambia solo l'impaginazione e l'ordine con cui le illustrazioni sono distribuite lungo il testo (le illustrazioni sono comunque le stesse.)
--- Termina citazione ---
evidentemente non hai controllato le parti migliori....ovvero quelle che sconsigliano di usare Tremere e Taumaturgia in quanto troppo potenti, e quelle che dicono di non giocare Malkavian perchè ingiocabili quindi 5 clan giocabili su 7.
Rafu:
Persevero nell'off-topic perché allettante.
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
Posso essere d'accordo che l'azione del "produrre" in un GdR sia sociale, ma questo produrre va fruito e il suo fruire è, in quanto -rappresentazione-, necessariamente attraverso una mimesi. Posso accettare che la forma della mimesi di un GdR si riduca ad un "tutto ciò che è stato giocato/esplorato prima del tuo intervento come autore", ma non posso accettare che non ci sia mimesi.
--- Termina citazione ---
Premesso che probabilmente non conosco l'accezione tecnicamente corretta di "mimesi" che tu stai usando qui, perciò potrei aver capito totalmente fischi per fiaschi (nelle mie limitate frequentazioni di studi sull'arte, meramente incentrate su un taglio storico e nel quadro di certe regioni geografiche, l'unica questione che si sia mai posta è quella di un'arte "mimetica" della realtà ovvero rigorosamente referenziale vs. un'arte dotata di un maggior grado di astrazione, che temo sia una problematica esclusiva delle arti figurative)...
Nella tua frase "tutto ciò che è stato giocato/esplorato prima del tuo intervento come autore", chi è "tu"? Il generico giocatore, cioè qualunque partecipante al gioco? Ma allora stai dicendo che dovrebbe esistere (anzi, pre-esiste) un "qualcosa" che ha importanza prima che il gioco stesso abbia inizio?
Il mio punto di vista, diciamo così, di storico, è che nell'ambito di un gioco di ruolo la "storia" comincia da -zero- con l'inizio di una nuova istanza di gioco.
EDIT: qui sopra mi riferisco alla "storia" nel senso dell'oggetto di studio delle discipline storiche, non a una "storia" in senso narratologico (che sia o meno definita come il rispondere ad una premise).
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
Perché altrimenti non stiamo differenziando Tekné da Poiein e questo è esteticamente inaccettabile: l'accezione editoriale di "fare un GdR" (ossia produrlo a livello fisico, inchiostro su carta) non avrebbe differenza dal "fare GdR" in quanto rappresentazione e comunicazione (ossia gioco).
--- Termina citazione ---
Per te davvero esiste un "oggetto gdr" materiale, composto di inchiostro e carta? Per me, quello è solo un fuorviante uso ellittico di una parola... Quell'oggetto non è "un gdr", è un "manuale per gdr"! Concretamente, è uno strumento - come i dadi, la carta o la matita. Decisamente per me l'unica accezione possibile del termine "fare GdR" è l'indicazione di una attività di gioco.
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]Oltretutto assumendo per vero ciò che tu dici (attività umana e sociale), qualsiasi Parpuzio è automaticamente paritetico ad un gioco "Coerente".
--- Termina citazione ---
A questo livello così "alto", infatti, non penso proprio che ci sia una differenza. Sono entrambi (Parpuzio o un sistema di gioco "coerente" preso a caso come campione) strumenti utilizzabili nell'attività "giocare di ruolo", eventualmente strumenti di diversa utilità ed efficacia nel produrre i risultati desiderati... a seconda di quali sono i risultati desiderati.
Hoghemaru:
cerco di essere sintetico: si sta raggiungendo un livello di onanismo mentale davvero notevole...
faccio un esempio conreto:
se io decido di piantare un chiodo nel muro ho molti modi per farlo: posso usare un sasso, un mattone, un martello, posso persino provarci a mani nude... e quel chiodo posso decidere di piantarlo per qualsiasi motivo: per appendere un quadro, una ghirlanda, un poster, o semplicemente perchè ho voglia di piantare un chiodo in un muro
ora, la volontà dell'azione così come la sua esecuzione è ad opera del sottoscritto, lo scopo dell'azione è sempre uno (piantare un chiodo nel muro)
quindi le variabili determinanti nella perfetta riuscita dell'azione sono lo strumento utilizzato (che può essere più o meno funzionale) e lo scopo per il quale perseguo l'azione (se voglio appendere un quadro non posso piantare il chiodo a 30cm da terra)
quindi abbiamo come elementi fissi i giocatori che si riuniscono per far nascere una storia
lo strumento può essere un GDR (funzionale o meno), un gioco di carte, un gioco da tavolo... e la motivazione può essere lo spirito di competizione, immedesimarsi in un mondo diverso, il gusto di creare una storia insieme
in questo caso SCELGO il martello (sono io che agisco sul martello) e lo USO per piantare il chiodo (sono ancora io che agisco sul martello)
il martello non è l'unico mezzo che ho per farlo, ma è quello più funzionale
ma non vuol dire che senza il martello non riuscirei a farlo lo stesso
e soprattutto non vuol dire che il martello di punto in bianco si mette a piantare chiodi perchè ha deciso così, se non sono io ad utilizzarlo il martello non fa un bel niente
il martello (il gdr) è uno strumento, e gli strumenti sono OGGETTI
SOGGETTO -> chi/cosa compie l'azione
VERBO -> azione
OGGETTO -> chi/cosa subisce l'azione
e con questo vado a dormire :P
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