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Manfredi Arca:
yes, qui sul forum.
Niente di descrittivo, questo gioco è proprio l'antitesi del pdf con veloci scambi di opinioni tra più master... sarebbe proibitivo.
Apro il post qui nel sotto forum, appena sintetizzo le nuove regole.

Aggiungo:

ci sarebbe da chiarire, prima del pbf, quando e chi chiama un conflitto.
Soprattutto in relazione a ciò cosa si può e cosa non si può dire durante le fasi non conflitto.

Per come è impostato adesso, mi sembr alla Anima prime.
Il pg che ce l'ha sempre vinta tranne quando i master decidono di usare i propri dadi per i conflitti?
Luca mi descrive i cecchini. mi riparo senza venir ferito e riesco ad entrare nell'ospedale.
Se luca vuole impedirmi di entrare nell'ospedale, dovrà usare i dadi del master.
(Tutto sotto il veto del gruppo)

Manfredi Arca:
In questo post faremo dei test puramente meccanici sui conflitti.

Scriverò qui una sintesi del regolamento sui conflitti.
Una volta letto, chiunque volesse può creare un pg (ci si mette 2 secondi), in qualsiasi momento di gioco, specificando vantaggi e comparse. E sottoponiamo il pg a un paio di conflitti a diverse difficoltà per evidenziare eventuali macrobug del sistema.

Manfredi Arca:
Posto il suggerimento di un amico:

Uno dei partecipanti alla prima partita mi ha parlato di come, secondo lui, sarebbe più interessante che i gm decidano quanti d6 dal loro pool tirare e li preparino di NASCOSTO. In questo modo il pg è ignaro della difficoltà e secondo lui il procedimento di scegliere quanti e come dadi vantaggio e comparse usare prima che i gm scoprano il loro pool di dadi aggiungerebbe suspance nel giocatore, creando atmosfera.

Riassumo.
C'è un conflitto.
Il gm decidono di usare 5 dadi ma lo fanno di nascosto (li mettono in una ciotola, li segnano su un foglio)
Il pg decide quante risorse usare.
I gm scoprono i dadi e si tirano verificando esiti e conseguenze del conflitto.

Messa cosi, meccanicamente, non cambierebbe nulla.
Ci sarebbe da verificare se è una cosa positiva l'essere ignari di quanti maledetti d6 mettono i pg.

Introducendola però mi è venuto in mente che si potrebbe dare anche un reward al pg, se esso supera od è inferiore ai d6 dei master. (meglio supera, più risorse usa più si esauriscono, più dadi tira più prob di coppie aumenta.)

Patrick:
Boh, io vedo che solitamente quando un personaggio tira un conflitto, sa a cosa va incontro, sia in termini di fiction (l'obiettivo del conflitto), sia di meccaniche (difficoltà ed eventuali ripercussioni). Tipo nel solar system funziona così. In trollbabe anche. In Kagematsu anche, più o meno (non sai quant'è l'amore). Nel gusto del delitto lo sai (sai le rispettive influenze). E via dicendo. Solitamente chi fa un tiro sa qual'è la difficoltà, o, se è un tiro contrapposto, conosce la scheda o cmq i dadi dell'avversario.
Ma non so se anche questo non sia una qualche "best practice" risultante da un qualche ragionamento, teoria o principio teorico.

Manfredi Arca:
Credo che lui intendesse che, decidere quali risorse impiegare al buio della difficoltà crei suspance.
Perchè se sono troppe vanno sprecate, se sono poche le prob di vincere il conflitto si abbassano.

Ovviamente non sta parlando di tirare i dadi dietro uno schermo eh. Ma solo che i master lo dicano dopo.

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