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Manfredi Arca:
Di base gli intenti del regolamento dovrebbero essere questi.

I giocatori ed i master aggiungono dettaglio all'ambientazione, introducendo eventi, png etc etc
Il giocatore descrive cosa fa, i master rispondono.

Il pg deve essere in difficoltà da solo, rappresentato per ora dai due mazzi diversi. pg da 1 a 10 dadi, master da 1 a 13 dadi.

I giocatori introducono attivamente Comparse e Vantaggi (in fondo al quotone) che donano dadi aggiuntivi ai tiri, ma che vengono "consumati" dall'uso. Se un tiro fallisce si può ritirarlo, sacrificando di netto un vantaggio o una comparsa.

Questo non significa che si fanno scudo della propria moglie contro un mutante e quindi vincono.
Semplicemente ritirano i dadi, ma questa volta eliminano quella comparsa dal gioco.

Esempio: il mio professore universitario prova un tiro di pensiero contro le truppe cinesi che intendevano distruggere l'ospedale per prevenire l'infezione. Avevo con me il mio aiutante (2d6 comparsa), ma nn mi aiuta. Un ecomaniaco che mi segue da un pò invece mi aiuta.  Introduco il vantaggio "la radio 2d6" trovata nella scena precedente. Pesco, tiro i dadi e perdo. Sacrifico Il mio aiutante e ritiro. Stavolta vinco.

Narro di come mi inserisco nella frequenza cinese e col mio superbo mandarino do un'ordine alla truppa di dirigersi al ponte. I cinesi obbediscono ma lasciano li una camionetta. L'ecomaniaco esce con un'ambulanza e si schianta contro la camionetta permettendoci di scappare, ma un cinese tramortito estrae la pistola e spara. L'aiutante è morto.

L'intento del gioco che vorrei creare è questo continuo sacrificio di risorse da parte del protagonista pur di arrivare al suo reale obiettivo.

Trovate il regolamento troppo macchinoso? Avete suggerimenti per rendere migliore l'esperienza?

Manfredi Arca:
Il secondo punto mi piace molto. Invogliare i master ad essere duri o particolarmente creativi piuttosto è un aspetto che mi interessa molto. Apro un topic a parte, perchè il discorso è lungo.

Per la seconda parte ho dimenticato di scrivere la scena iniziale. che si svolge prima dei due atti.
Cioè la scena d'apertura. Più libera e senza conflitti in cui il pg ci descrive la sua vita prima della minaccia e poi ci fa i primi scontri.

Ad esempio Fabio aveva scritto.
Sono un motociclista di una banda criminale // prima di scappare devo ssalvare e portare la mia donna con me.

Nella scena d'apertura aveva appena compiuto una rapina e ci aveva descritto (e noi avevamo aggiunto) i membri della sua banda. Sapendo la sua domanda, spieghiamo che qualcosa va male e la sua donna viene fermata dalla polizia. Lui scappa.
Per poi ritrovarsi nel bel mezzo dell'arrivo dell'astronave aliena e dell'esercito. Giochiamo liberi la morte di alcuni suoi amici per mano degli alieni e mentre sta per lasciare la città la telefonata della sua donna "siamo serragliati nella stazione di polizia, ti prego. salvami". Il pg di fabio Fabio torna indietro.
Da li inizierà la prima scena.

Ora, ci sono due possibilità:
A) Definire prima la domanda, cosi da sapere dove andare a parare la scena iniziale. Come in questo caso.
B) Oppure giocare liberi la scena d'apertura, in modo da estrapolare dopo il contatto con la minaccia l'obiettivo del personaggio.


Patrick:

--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-10-25 15:30:08 ---Trovate il regolamento troppo macchinoso?
--- Termina citazione ---
Personalmente, sì. Perchè non gestire tutto solo con i dadi (o solo con le carte, se vuoi)?

La meccanica dei vantaggi e delle relazioni invece mi piace molto, apprezzo l'idea che si consumino lentamente ogni volta che ne trai un aiuto, o che le puoi sacrificare per ritirare.
Non capisco le caratteristiche del personaggio (pensiero, elusività, stabilità,...)

Manfredi Arca:
Parliamone perchè se ne fossi convinto non avrei aperto questo topic :D

Creandolo ho pensato ad alcuni miei amici che vanno imboccati. La sindrome da foglio bianco è tremenda per loro e un pò li capisco.

Non uso solo le carte perchè, mi consentirebbe di avere le Condizioni ma non di usare i vantaggi e le comparse come da te scritto (e devo dire che in sede di 1 playtest è la parte più fica).

Non uso solo i dadi perchè non mi consentirebbero di avere le condizioni (domina il seme), ma soprattutto perchè pensavo che i due dadi esprimessero il virtuale vantaggio della minaccia.

Mi servirebbe un sistema univoco che permetta il sistema delle comparse/vantaggi più una dominanza.
Potrei usare i dadi alla ncas. Ma il vantaggio della minaccia essendo fisso potrebbe divenire da virtuale a troppo significativo.

Idee? :P

Patrick:
Potresti pensare ad un sistema per gestire le condizioni solo con i dadi, magari basandoti sui valori più alti: per ciascun dato del pg più alto del dado più alto della minaccia, lui subisce una condizione (quindi più dadi tiri, più probabilità hai di subire condizioni. Ma più alti i singoli dadi della minaccia, meno probabile è subire condizioni).
Oppure per ogni dado della minaccia più alto del singolo dado più alto del pg. O per ogni dado della minaccia più alto del singolo dado più basso del pg. O per ogni coppia di dadi, o...
Insomma, credo di aver reso l'idea ^^

Oppure per ogni 6 che fa la minaccia, condizione. O per ogni due fallimenti (4, 5, 6) del pg, condizione.

Oppure ancora per ogni dado che il pg tira in più rispetto alla minaccia, condizione (il giocatore userà i suoi vantaggi/relazioni, sapendo che incorre in condizioni?)


Ogni sistema porta a scelte diverse, ogni sistema favorisce una determinata tattica. In base a quello che scegli, renderai vantaggiose determinate scelte, e spingerai verso di esse ^^

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