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Nomination del best of show 2011
Ezio:
Rincaro: scusa, ma... l'hai visto Il Mondo dell'Apocalisse?
Ragazzi, la versione deluxe è PERSONALIZZATA (per non parlare dell'ANNO di lavorazione tra traduzione e revisione). Davvero è tanto più semplice creare un manuale tradizionale? ;-)
il mietitore:
Ma è un A5. Ed è UN manuale. Fatto quello a parte qualche playbook il lavoro su AW sarà terminato. Imbarcarsi nella traduzione di un gioco tipo Runequest, quando sai che tutti i fan ti chiederanno un supplemento che al momento non sai se ti potrai permettere è un bel salto nel vuoto (cosa che poi è realmente accaduta: a furor di popolo i giocatori hanno chiesto la traduzione dell'Arena dei Mostri, e all'Asterion è toccato provvedere).
Tanto per fare un paragone al contrario: la Wild Boar due anni fa non ha fatto uscire il solito manualone in stile Exalted, bensì tre manuali piccoli in un colpo solo: i due di Traveller di cui parlavo nell'altro post, e Hellywood. E mi pare che subito dopo, al Play, sia arrivato un altro manuale per Traveller, Le Marche (e qui dico io, di tutti i manuali che ci sono mi vai a prendere l'ambientazione, in un gioco come Traveller dove ci sono 50 pagine sul come creartela coerentemente e da solo, l'ambientazione...). Il che la riporta allo stesso ritmo della triade.
Resta poi inteso che la vivacità che riscontro in quest'ultima, e che riscontro in qualche altro editore (come appunto la Asterion e la 25 che non sa che pesci pigliare ma che bene o male qualcosa pubblica), non la ritrovo pressochè da nessun'altra parte.
Tra l'altro chiedo venia, ma mi è venuto il dubbio e ho controllato: Kult lo porta a Lucca la Raven Distibution, che appunto da 5 anni (la scorsa edizione del gioco) non si faceva praticamente sentire nell'editoria, e si dedicava solo alla distribuzione. Wild Boar se ne esce quest'anno con la versione a pagamento di DungeonSlayers. O almeno, così era stato annunciato tempo fa: il loro sito sta marcendo, l'ultimo aggiornamento è di Maggio, ed in effetti non trovo più il download di DungeonSlayers.
Come dicevo, Stratelibri forse si sta salvando solo di recente con Trails, che comunque è stato localizzato da culo.
Gli editori grossi di qualche anno fa quindi sono un po' spenti. E non solo, si stanno spostando sui boardgame: la Asterion è ormai da un annetto in pieno mercato (notare che due dei tre giochi da tavolo per esperti candidati al BoS sono suoi), mentre la Stratelibri ormai si occupa solo quello.
Inspired Device di contro si sta un po' lanciando. Non conosco granchè bene i loro giochi, ma oltre a pubblicare parecchio stanno anche provando vari approcci innovativi al mercato (eBook, elevato supporto per i giochi pubblicati...).
Gli indipendenti... vivono. Non sono neppure pochi: come diceva Iacopo tra Project HOPE, Eden: L'Inganno e Mini-Bullets siamo già a tre e stanno curiosamente resistendo nel mercato, quando io per primo ero convinto che Eden e Mini-Bullets non andassero oltre la Lucca passata. Sul momento non ricordo se ci sono altri editori indipendenti.
Perciò, va bene: la triade è figa, la triade è potente, la triade pubblica. Ma calma con l'euforia.
Moreno Roncucci:
Mietitore, se posso autocitarmi:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-10-21 14:02:49 ---i piccoli mammiferi sono sopravvissuti alla fine dei dinosauri
--- Termina citazione ---
Quel modello di produzione, il mega-librone-berluccicoso con supplementi, ha portato quasi all'estinzione dei gdr di fascia medio-bassa. Costa, è impegnativo, e produce in genere solo delusione al tavolo (è più roba da leggere che da giocare). Solo titoli di forte richiamo come D&D o Pathfinder, o con un pubblico di fedelissimi che si compra tutto (e ormai ne sono rimasti pochi) può reggere.
Calli un po' le cifre di vendita, come adesso in Italia, e non regge più nemmeno D&D.
Se invece un altro modello commerciale (manuali snelli con pochi o nessun supplemento) e editoriale (giochi coerenti più da giocare che da leggere) porta a sopravvivere (e moltiplicarsi) nelle stesse condizioni di mercato in cui D&D muore, la domanda forse non è "perchè gli indie non fanno volumoni grossi ogni tre mesi", ma è "perchè gli altri si incapponiscono a farlo?"
E infatti, negli USA stanno smettendo. Anche fuori da the forge, e sempre nell'ambito dei gdr "tradizionali", le modalità produttive e di distribuzione sono sempe più simili a quelle indie. Se togli i vecchi titoli di grande richiamo, quale gioco nuovo trovi, oggi, che parta con il modello "volumone + supplementi regolari ogni 3 mesi"?
Davide Losito - ( Khana ):
Altra riflessione da aggiungere.
Io penso che il futuro del GdR sia in formato digitale. PDF, E-book, comunque cose da scaricare e leggersi su tablet o PC.
Semplicemente perché costa dannatamente meno (cioè praticamente zero).
Il BoS di Lucca però non contempla il fatto che un gioco pubblicato in PDF possa parteciparvi, perché è obbligatorio l'invio di una copia cartacea.
Quanto sarebbe diversa quella lista, se invece si potesse inviare anche giochi che esistono in solo formato PDF?
Niccolò:
è obbligatorio inviare una copia cartacea? basta farsela con lulu. poi in ogni caso vendo solo il pdf.può funzionare?
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