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PLAY BY CHAT - REGOLAMENTO GENERALE

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Patrick:
una nota sulle "zuffe" e le giocate a danni degli altri: tutte le situazioni che hai citato mostrano come la gente "bari" (o comunque faccia le lamerate sulle regole) per avvantaggiarsi sugli altri giocatori. Questo implica che ci sia un modo per avvantaggiarsi sugli altri o, detto diversamente, che il regolamento prevede dei vantaggi che si possono ottenere in diversi modi. Il sistema che ho proposto non permette ad un giocatore di avvantaggiarsi, nè permette a nessuno di imporsi su qualcun'altro: io come niubbo sono sempre tutelato e protetto dal regolamento, perchè se qualcuno cerca di farmi "qualcosa di brutto", semplicemente chiamo un regolare conflitto e il sistema mi da una possibilità di impormi. Anche se gli altri sono in venti contro di me, e vogliono costringermi a leccar loro le scarpe, per dirne una. Le pressioni sociali sono rese possibili dal sistema di gioco, se il sistema non permette certi "mezzucci", tali mezzucci semplicemente non verranno usati.

Non so come dirlo chiaramente se non hai mai provato a giocare ad un gioco scritto con queste cose in mente, ma fondamentalmente: se in un gioco c'è qualcuno che "bara", che fa "pressioni sociali" o ha altri comportamenti lesivi per il gioco, vuol dire che è il regolamento che gli permette di farlo (o quanto meno non glie lo impedisce, o non dà agli altri un modo per impedirglielo). Ma solo perchè negli ultimi 30 anni nel 90% dei giochi di ruolo conosciuti dalla maggior parte dei giocatori questo era possibile, non vuol dire che sia necessario, esistono giochi che sono scritti tenendo a mente anche queste cose, e hanno un sistema tale da evitarle o quanto meno scoraggiarle.

Angelo Di Caino:

--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2011-10-06 18:23:00 ---
--- Citazione da: Angelo Di Caino - 2011-10-06 16:41:27 ---sbonk sbonk pure io però.
Che ti causa allergie o coliche avere indicato il fatto che il cavallo corre a 80 km/h e tu sei a 80 km, quindi prima di un'ora non arrivi?
concettualmente è la stessa, identica cosa!

--- Termina citazione ---
Sono due cose COMPLETAMENTE diverse.
Talmente diverse che non riesco a spiegartele perché non le hai mai viste in azione... Si tratta proprio di ragionare con una logica diversa, che è quella della narrazione, o quella del gioco.

--- Termina citazione ---
Ho capito, ho capito, ma io preferisco che ci sia una distanza fisica, non una serie di ipotesi, perchè questo è esattamente la forzatura della realtà e lo stiracchiamento delle regole che poi mi portano a situazioni del tipo: "eh ma lui ha tanti dadi, arriva sempre dove gli pare e non si può mai giocare perchè ci blocca tutto. Non esiste una chat in cui possiamo fare delle cose."
Il fatto che esista la magia e i demoni, non stimola a forzare le normali leggi fisiche, perchè cmq il demone ha un suo comportamento "fisico" e anatomico, la magia ha delle sue codificazioni.


--- Citazione ---Com'è possibile? Semplice (dopo aver provato, prima ti sembrerà impossibile): se tu sposti le probabilità di vittoria dalla "simulazione fisica" ad un altro sistema, a nessuno converrà MAI PIÙ tentare di "forzare la fisica".

--- Termina citazione ---
Non credo... secondo me non forzano la fisica, perchè tanto possono scafarla, ma forzano le azoni di gioco. Se nulla tranne un dado impedisce loro di provare la "furbata", alla fine la proveranno, perchè, mal che vada non riesce, ma c'è almeno una possibilità che riesca. Credo che tu debba metterti nei panni di un medio nerd, non in quelli di un giocatore onesto.


[quoteRipeto: le regole influenzano PESANTEMENTE il comportamento dei giocatori.[/quote]
Appunto per questo a me piacerebbe avere players che spontaneamente non forzano la realtà XD




--- Citazione ---Facciamo una scommessa?
Io faccio TRE domande su come sarebbe "realistico" l'esito di una scena descritta in tutti i dettagli che mi vengono chiesti, e vediamo quanti esiti "sicuramente realistici" mi vengono dati per buoni?

--- Termina citazione ---
proviamo nel betatest^^


--- Citazione ---Negli ultimi anni ho imparato che il realismo è soggettivo. Ognuno di noi ha la SUA idea di cos'è "realistico", e a tentare di ottenere risultati "realistici" sulla base di formule standardizzate e semplificate sai dove si finisce?

--- Termina citazione ---
il realismo è oggettivo, se no non si chiamerebbe REAL ismo, ma Soggettivismo. L'accelerazione di gravità ha una sua legge, la cinetica la sua, la chimica h le sue leggi e sono immutabili, riproducibili, non contestabili. Non c'è filosofia nella fisica (se non andiamo nel campo delle mere ipotesi quantistiche) e se un player pretende di interpretare le leggi della realtà a suo uso e consum viene ripreso una, due, tre volte e alla fine o si adegua o sloggia XD

Angelo Di Caino:

--- Citazione da: Zachiel - 2011-10-06 17:49:28 ---
--- Citazione da: Angelo Di Caino - 2011-10-06 16:41:27 ---Un caposaldo del Pbc in generale, tra l'eltro, è che quello che è apparso in chat è avvenuto

--- Termina citazione ---

E noi infrangiamolo sto caposaldo.
Il problema appunto è di quei tre che si trovano di notte a discutere di una cosa perché serve loro che nessuno sia lì per contestargliela, in modo che poi possono dire "è successo" e vincere di furbizia.
Come quello che dice "io sospetto di caio perché a pelle non me la racconta tutta" quando il colpevole davvero è caio e va in giro a raccontarlo a tutti... caio che fa? Caio segnala, i master valutano (insomma per quelli che conoscono i discorsi di Moreno su Cani, "il PbC è un gioco in cui quello che descrivi conta e se lo descrivi in un modo o nell'altro è diverso" e dato che la gente scrive mentre il master non c'è) e se c'è bisogno si annulla. Con tanto di messaggione a tutta l'utenza "non potete sospettare di caio basandovi su quello che vi ha detto quello (ma basandovi su altre cose sì)".

--- Termina citazione ---

Quello è diverso. Dire in giro: io sospetto di Caio... può essere vero o falso. Se c'è metagame è un discorso diverso.
Qui sarebbe dire: piglio la polvere pirica e faccio saltare il portone del castello.
E io dico: aspè! sai usarla?
leggesi: se io dico che le foglie dell'albero sono cadute, tutti quelli che vengono dopo di me in chat (e lo leggono) giocheranno le foglie cadute (a meno che la mia affermazione non sia completamente sbarellata (tipo: oggi il cielo è viola a pallini gialli)) Quindi c'è una certa elasticità per giocare gli ambient nel rispetto dell'ambient generale.
Se dico che faccio saltare il portone con la pirica è una modifica della chat e dell'omeostasi della chat, che è un po' pù complessa, richiede altri in gioco (gli abtanti del castello) e un arbitro magari.

Patrick:
Isa, hai poi letto l'esempio della capanna e del cecchino? Una delle cose di cui parla è di come diverse persone hanno vedono come "realistiche" cose diverse. Semplificando: un sistema non terrà MAI conto di tutte le variabili fisiche in una data situazione, e comunque si baserà sempre sulla percezione dei giocatori, perchè ad esempio in una chat 80m non esistono (ogni giocatore percepisce le distanze dei personaggi in maniera diversa). Di conseguenza ogni giocatore (e/o ogni sistema) reputerà determinanti certi aspetti e ininfluenti certi altri, in maniera soggettiva.

Da quello che mi sembra di aver capito, tu vorresti creare un regolamento che tenga sempre tutti sulla stessa lunghezza d'onda, imponendo determinati parametri e vincoli fisici, e aggiungendone altri qualora si verificassero situazioni che non erano ancora state considerate. E quì torniamo al regolamento-pezze.
Ma davvero, leggiti l'esempio. Non spiega davvero tutto, ma rende bene l'idea della differenza tra un sistema che vuole simulare la fisica del mondo, e uno che si concentra sulla narrazione.



Ah, tra l'altro:

--- Citazione ---"eh ma lui ha tanti dadi, arriva sempre dove gli pare e non si può mai giocare perchè ci blocca tutto. Non esiste una chat in cui possiamo fare delle cose."
--- Termina citazione ---
Questo dipende dal sistema, se non vuoi che succeda una situazione simile basta creare un sistema in cui tale situazione, appunto, non può succedere. Quello che avevo proposto io mi pare che non generi situazioni simili (hai delle risorse che ti permettono di avere più probabilità di successo in un conflitto, ma sono limitate, non ne puoi abusare. E tendenzialmente tutti i giocatori ne hanno tante uguali)

Angelo Di Caino:

--- Citazione da: Patrick - 2011-10-06 21:12:51 ---Le pressioni sociali sono rese possibili dal sistema di gioco, se il sistema non permette certi "mezzucci", tali mezzucci semplicemente non verranno usati.

--- Termina citazione ---
secondo me non c'entra nulla. Anzi, il mio regolamento punisce chiaramente i mezzucci e il metagioco, anche con gli esempi fatti sopra, se io ho il cavallo che, per conflitto, mi porta tutto un party in gioco, anche se 1 minuto prima stavano sotto il mare dal Re tritone, stimolo molto di più i gruppi di runners a muoversi cme cavallette da una chat all'altra per fare le loro lozzate.
Il mio problema non è se in venti, in gioco, costringono il niubbo a leccar loro le scarpe, ma se il sistema dei conflitti li porta a farlo adesso con Tizio, e in mezz'ora in tutte le chat attive con gente che gioca. Alla fine mi troverei ad avere tutti player che vanno a giocare in privata, per non sottostare a questi runners.
e tieni conto che quelli che ragionano col metro del "mi impongo sempre e comunque perchè "mi gonfia l'ego" davanti a un eventuale proclama di gioco del cancelliere che li dichiara fuorilegge e mette una taglia sulla loro testa, questi spariscono e si finirebbe a giocare di cht in chat a suon di conflitti tra loro e i cacciatori di taglie, con una serie di missive del tenore: "No, tu non puoi sapere che ero io, ero ammantato et incappucciato et irriconoscibile", "No tu non puoi sapere che io sono a giocare qui."
"si ma io sono di ronda, il cnflitto mi da ragione!"
"sei un pp del cazzo!"
"Scrivo a Isa..."
Isa : "=_=°"


--- Citazione ---Non so come dirlo chiaramente se non hai mai provato a giocare ad un gioco scritto con queste cose in mente, ma fondamentalmente: se in un gioco c'è qualcuno che "bara", che fa "pressioni sociali" o ha altri comportamenti lesivi per il gioco, vuol dire che è il regolamento che gli permette di farlo (o quanto meno non glie lo impedisce, o non dà agli altri un modo per impedirglielo). Ma solo perchè negli ultimi 30 anni nel 90% dei giochi di ruolo conosciuti dalla maggior parte dei giocatori questo era possibile, non vuol dire che sia necessario, esistono giochi che sono scritti tenendo a mente anche queste cose, e hanno un sistema tale da evitarle o quanto meno scoraggiarle.

--- Termina citazione ---
fammi un esempio di un regolamento che impedisce questi comportamenti, che rilancio la scommessa di prima XD

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