Autore Topic: Blood Story ("Let Me In" - 2010)  (Letto 3781 volte)

Moreno Roncucci

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Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« il: 2011-10-01 07:59:55 »
Il titolo originale del film proiettato nelle sale in questi giorno "Blood Story" è "Let Me In"

Sì, hanno "tradotto" un titolo inglese con un altro titolo inglese. La cialtroneria dei distributori italiani a volte raggiunge vette sublimi

A sua volta, l'americano "Let Me In" è il remake di "Let The Right One In", film svedese del 2008 e uno dei film più belli che abbia visto in questa ultima decade.

Ora, già il fatto di fare un remake a 2 anni di distanza per il pubblico americano troppo pigro per leggersi i sottotitoli mi prende male. Quando lo fanno di un film bellissimo mi viene voglia di augurargli flop colossali, e assumo come scontato che il remake sarà una ciofeca (come di solito è)

Poi però mi dicono che a fare Eli (ribattezzata Abby per il remake) c'è la bravissima Chloe Moritz (per chi non sa chi è, è la bambina di Kick-Ass). E poi arrivano le prime notizie e pare che non sia poi così male. Anzi, su rottentomatoes fioccano voti altissimi, con gente che dice che è meglio dell'originale.

E io ho degli amici che (sventurati!) "Let the right one in" non l'hanno mai visto.  Così, nonostante il titolo "pseudotradotto" cerchi fino all'ultimo di mandarmi via, vado a vederlo con loro.

E davvero, non solo è bello anche questo, ma riesce a essere diverso senza tradire il film originale.

Anche perchè il 90% delle scele le hanno rifatte praticamente pari pari con gli stessi dialoghi. Pare quasi un operazione come lo Psycho di Gus van Sant. Ma le scene cambiate (soprattutto un sacco di scene tolte e alcune modifiche nelle rimanenti) alterano il senso di quelle uguali (non dico di più per evitare spoiler)

Quindi, se siete come me e schifate i remake americani, per questo film fate un eccezione e guardatelo. Si fa perdonare, tanto che in alcune cose lo preferisco all'originale

P.S.: Chloe Moretz come al solito è di una bravura mostruosa, e questo non fa più notizia. La sorpresa è che il bambino che divide con lei il ruolo da protagonista gli sta alla pari.
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Mauro

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Re:Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« Risposta #1 il: 2011-10-01 08:22:09 »
hanno "tradotto" un titolo inglese con un altro titolo inglese. La cialtroneria dei distributori italiani a volte raggiunge vette sublimi
Non mi stupisce: How to Train Your Dragon è diventato Dragon Trainer; in questo caso magari hanno voluto giocare su Love Story.

Moreno Roncucci

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Michele Gelli

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Re:Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« Risposta #3 il: 2011-10-01 09:00:24 »
Nonostante il film segua in maniera abbastanza fedele quello originale, inquadratura per inquadratura, le poche modifiche sono  significative. In generale nel film americano tutto viene spiegato meglio ed a tutto viene data una spiegazione. Coese che nel film originale venivano malapena accennate o lasciate alla libera interpretazione di uno sguardo qui sono proprio spiegate e basta.


Cambia anche l'età dei protagonisti, che fa del film americano una fiaba nera con bimbi protagonisti, di quello originale una storia di ragazzetti più "pruriginosa" (con una protagonista mille volte più sinistra della pur eccezionale attrice della versione americana).

Se potete, guardate prima l'originale e poi il remake. Ma nonostante tutto il pessimismo che avevo quando lo ho guardato (che, credetemi, non era poco), anche il film americano è veramente bello. Figuratevi l'originale.
« Ultima modifica: 2011-10-01 09:06:54 da Michele Gelli »
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Michele Gelli - Narrattiva
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franz

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Re:Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« Risposta #4 il: 2011-10-01 10:22:13 »
Ma rispetto al romanzo come si pongono entrambi i film?


Ho una mezza idea di vedere quello del 2008 stasera :)
Aka Francesco G., Il Coyote Diverso

Niccolò

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Re:Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« Risposta #5 il: 2011-10-01 11:23:40 »
diamine, lasciami entrare non l'ho mai visto e non ho ancora avuto la forza di vederlo, è legato in maniera troppo diretta a una storia d'amore finita più che male... mi sa che mi guardo sto remake...

Moreno Roncucci

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Re:Blood Story ("Let Me In" - 2010)
« Risposta #6 il: 2011-10-01 15:45:36 »
Chiarisco una cosa legata ai titoli italiani (anche per capire il criptico commento di Domon su un film intitolato lasciami entrare): in Italia quando uscì "Let the right one in" fu tradotto come "Lasciami entrare". .  (quando ci si complica la vita con i cambiamenti dei titoli... una cosa simile successe con un film della Pantera Rosa con Peter Sellers..)

Il commento di Michele sulle protagoniste è centrato. Quella del film svedese riesce ad essere tenerissima e inquietante allo stesso tempo, e praticamente SENZA l'aiuto di effetti speciali e trasformazioni.  E senza essere un ideale hollywoodiano di bellezza.

Già nel casting, nel remake USA hanno fatto una scelta diversa: usare gli effetti speciali per mostrare il "lato vampirico" (anche abusandone. il film non ne guadagna nulla) e usare un attrice nota per le parti da "bambina bionda pucciosissima" per Abby in versione "bambina (quasi) normale"
La bravura della Moritz qui sta nell'andare oltre a quel cliché. Nel film svedese, quel cliché non c'è proprio.

A sua volta, per me il film svedese, per quanto bellissimo, ha sofferto il fatto di essere l'adattamento di un romanzo noto, e quindi per quanto abbia tagliato via un sacco di cose (la storia di Eli, per esempio) non ne ha tagliate abbastanza, e ci sono, a parte i punti lasciati nel dubbio e all'interpretazione dello spettatore, alcune cose che più che dubbi sono proprio degli "uh? E questa cosa da dove spunta fuori?".  Appena tornato dal cinema mi precipitai su wikipedia a cercare informazioni sul romanzo per capirle...

Alcune cose credo abbiano fatto bene a toglierle nel remake (il film è venuto più compatto e con più scene sui protagonisti, e non sui comprimari), con scelte azzeccate in questo senso (la madre di Owen non solo non ha le scene che aveva nell'originale, ma non si vede MAI in faccia). Ma sono andati più in là con le spiegazioni, dando un film meno "interpretabile" e dicendo per molte cose (non per tutte) "la spiegazione è questa".

Bello è che che in gran parte siano spiegazioni diverse da quelle date nel romanzo.

Alla fine hai un romanzo che, a quanto ne so (non l'ho letto) dà certe spiegazioni, un film che (saggiamente) le toglie restando nell'ambiguità, e un remake che le risolve in maniera diversa. Tre storie diverse basate sulla stessa storia!

Consiglio anch'io di vedere prima il film svedese e pi questo. Non solo per questioni cronologiche, ma perchè se vedete prima questo darete inconsciamente le stesse risposte al primo, e ne vedrete meno l'ambiguità.  Però non so quanto tempo il film rimarrà in sala, già è arrivato con un anno di ritardo (come al solito, è uscito in DVD negli USA prima dell'arrivo in sala in Italia)


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