Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Off the target: un articolo di concezione molto limitata...

<< < (2/16) > >>

Niccolò:
ok, ho capito che qui ci diamo solo grosse pacche sulle spalle. (io risponderei volentieri sul topic originale per massacrare questo articolo, ma... cianno paura :P)

Claudia Cangini:
Amicici, una piccola nota di moderazione.

Commentare gli articoli va sempre benissimo ed è perfettamente appropriato per questo forum, chiunque sia l'autore (commentiamo Edwards, possiamo commentare pure Nadir).

Se però ritenete di avere critiche specifiche all'operato dell'autore credo sarebbe più appropriato farle a lui direttamente che parlarne fra noi qui.

Spero sia chiara la distinzione fra le due cose.

Non che sia stato detto niente di epocale fino ad ora, ma prevenire è meglio che curare  :P

Dr. Zero:
io vedo un passaggio logico che è stato immaginato dall'autore: siccome si è spesso detto che gli indie hanno meccaniche tali che risultano più immediate ai neofiti rispetto ai giocatori già abituati, si è passati alla considerazione che siano stati fatti per neofiti. Un errore perdonabile.
Certo, mettere la parola fallimento mi pare un pochino eccessivo: in fondo sono giochi fatti da appassionati per appassionati.

Poi, sul fatto che abbiano portato la dimensione gioco su hobby perchè la gente parli di meccaniche, mi pare invece il risultato opposto. Giochi in cui io usufruitore non debbo mettere mano per necessità, che non mi caricano di responsabilità come master , riportano il gdr da esperienza mistica a gioco puro e pulito. E questo invoglia ad approfondire. Ehi funziona! Cerchiamo di capire perchè!

@eishiro: non vedo perchè. Inoltre non posterò su quel sito finquando anche Domon non potrà farlo.

edit: Domon, posta qua, dai

Antonio Caciolli:
io vorrei che chi lavora nel settore mi confermasse gli andamenti detti da Nadir

così per avere la seconda campana.

le sue analisi (come gli ho detto anche su gdritalia) sono basate su dati che lui non cita e lui mi ha detto che sono dati veri

a prescindere dal fatto che l'articolo (come ho già detto a lui) non mi piace per come è scritto, se i dati fossero quelli allora si alcuni ragionamenti possono essere pure condivisibili

Mauro:
Se non ricordo male, parlando con Moreno era uscito che la flessione nel mercato dei GdR è ben antecedente all'uscita di computer, videogiochi e MMORPG; personalmente penso che parte di quanto delineato nell'articolo sia vero (che i MMORPG abbiano spostato parte dell'utenza verso di essi penso sia plausibile), ma in generale mi pare una semplificazione abbastanza forte: tra persone che non hanno trovato ciò che volevano, che non avevano tempo da dedicare (viste le campagne di anni), ecc., penso che la flessione non sia imputabile solo ai videogiochi, anzi.
Una cosa che in particolare non mi convince è che prima dice che i GdR sono hobby e non giochi per l'impegno (preparazione, documentazione, ecc.) che gli ci si deve dedicare; poi, parlando dei nuovi giochi, dice che sono hobby, nonostante che non sia necessaria chissà quanta preparazione. La motivazione di questo (che pure ignora la questione temporale) è che hanno spostato l'attenzione sulla teoria; motivazione che potrei condividere se giocarci richiedesse di conoscere tale teoria, ma visto che le due cose sono slegate non vedo il nesso.

Aggiunta: http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?p=3521#3521.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa