Autore Topic: Regolamento TeMiGiSpeX raccolto e ordinato.  (Letto 5064 volte)

Mattia Bulgarelli

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Regolamento TeMiGiSpeX raccolto e ordinato.
« il: 2011-09-26 10:51:23 »
In questo post raccoglierò le regole di questo gioco, partendo da quelle stabilite all'inizio da Dario e aggiungendo man mano tutte le procedure che mi indicherà ed i sottintesi che saltano fuori.

- REGOLE INIZIALI -

- C'è un'ambientazione più o meno abbozzata. Non è importante, potrebbe anche essere scelta sul momento dai giocatori.
- Lo stesso vale per il tono (serio, scherzoso, demenziale, horror, sentimentale, ecc) e l'atmosfera generale del gioco.

- Dopo aver creato il pg i giocatori cominciano a giocare: possono narrare quello che vogliono (senza violare l'ambientazione: cioè se è ambientato nell'antica Roma ed il tono è verosimile non ci saranno katane, alieni, superpoteri, ecc).
L'unico limite è che le loro descrizioni non possono mai includere le azioni o i pensieri di un altro pg (a differenza dei png) nè gli effetti delle proprie azioni su di un altro pg.
(Ad esempio: non puoi dire che dai un pugno ad un altro pg, ma solo che TENTI di farlo. Sarà quel giocatore a stabilire l'effetto del pugno, cioè se va a segno e le eventuali conseguenze. Lo stesso discorso vale anche per azioni non violente, come prendere per mano una persona)

Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

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Re:Regolamento TeMiGiSpeX raccolto e ordinato.
« Risposta #1 il: 2011-09-26 10:56:31 »
Aggiunte numero 1
Fonte: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5578.msg132226.html#msg132226


Nel tuo "turno" puoi dire quello che vuoi ma il turno è limitato ad una frase o due. Massimo tre, poi tocca ad un altro giocatore.

Per quanto riguarda il mondo esterno (piove, c'è il sole, ecc...) questo viene stabilito dal primo che lo dice. Se apro la scena in una notte in cui piove, nessuno potrà negare queste affermazioni.
Le scene sono gestite in questo modo: il primo che parla la apre. Quando i pg se ne vanno, la scena si chiude. Alcuni posso andarsene prima, altri dopo, quando vanno via tutti, la scena è chiusa. "Andarsene" può essere fatto anche dicendo, ad esempio, supponendo sia una festa in discoteca, che il tuo pg resta a ballare tutta la notte. In pratica "ti chiami fuori" dalla scena che stanno giocando gli altri. Quando la scena, dunque, raggiunge la sua NATURALE CONCLUSIONE, si procede con un'altra.
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