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Criticate questo gioco, per favore!

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Dario Delfino:
Non è detto chiaramente, ma essendo l'unica cosa presente, è naturale che i pg avranno relazioni (nel senso che interagiranno) tra loro. Non sei obbligato a dire preventivamente qual è la tua relazione con gli altri pg... magari salterà fuori giocando. Dunque NON c'è il gioco?!? Mi sembra assurdo.

Supponiamo invece che sia chiarito esplicitamente che ogni pg deve dirne un altro a cui è ostile ed un altro ancora con cui ha un desiderio. O qualunque altra cosa che stabilisca il rapporto tra i pg. Queste due righe annullano tutta la tua critica, khana? Cioè improvvisamente... nasce un gioco? O_o?

Per favore chiarisci PERCHE' non è un gioco, e se vuoi rispondi alle domande che ho scritto nel mio precedente post.


Sento invece che Niccolò ha capito cosa a lui non piace di questo gioco. Purtroppo il suo commento sintetico non lo fa capire a me... non esattamente. Perchè i giocatori dovrebbero gareggiare a "spararla grossa" (per poi automoderarsi)? Perchè dovrebbero fare un braccio di ferro? E cosa vuol dire spararla grossa? Mi fai un esempio?
E' vero che non è scritto nulla sulle "contrapposizioni tra giocatori"... ma anche qui un esempio aiuterebbe tantissimo a capire meglio quali sono le contrapposizioni tra giocatori e perchè l'assenza di regole in tal senso portino alla noia...
La risposta è a pochi centimetri dalla punta delle mie dita, e tu la vedi chiaramente, Niccolò. Sapresti aiutarmi a capire meglio?


Giocare la propria opposizione è noioso e dunque... chi cavolo lo farebbe? Chi è che farebbe uno scontro contro un png? Solo un masochista... ; )
Non credo che in questo gioco i giocatori facciano anche la propria opposizione...


La fuga: l'altro pg potrebbe dire "tento di bloccare la tua fuga" ma se quello fugge, c'è poco da fare. Casomai la scena finisce (se non ci sono altri pg).

Se spingi un pg per farlo sbattere contro un altro, il giocatore del primo pg dovrà dire se riesci a spingerlo. Solo in quel caso il terzo dirà se gli finisce addosso oppure no.


A dirla così sembrerebbe che in caso di conflitto fisico è facile creare situazioni in cui nessuno vuole "mollare l'osso" formando così una sorta di stallo. E QUESTO sarebbe un bel difetto (era quello che intendeva dire Niccolò?).




(parentesi noiosa ed OT. E' per Khana, gli altri posso evitare di leggerla: io ho detto situation DOPO che l'hai detto tu. E l'ho detto facendoti notare gentilmente che hai utilizzato termini tecnici che non tutti capiscono, me compreso. Ho dato una sorta di interpretazione al volo del termine così che tu potessi chiarirti, ed invece ti sei fatto scudo della mia gentilezza per giustificare il tuo post.

Ora te lo dico formalmente: NON utilizzare termini tecnici, per favore. Non ha nessuna importanza farmi l'esamino su quale sia l'interpretazione che ho dato io alla parola situation. Il termine l'hai introdotto tu. Cosa volevi dire? Se davvero ti interessa sapere qualcosa sul gioco - che, ti ricordo, non è un mio progetto per un gdr- chiedimela con parole che possa comprendere, sia io che tutti gli altri.

Mi dispiace aver dovuto scrivere tutto questo, specialmente perchè so che dietro questi paroloni ed espressioni equivocabili, c'è una persona che è appassionata di giochi di ruolo, però mi ha dato davvero molto fastidio leggere quel commento in cui dici che hai utilizzato quel termine perchè l'avevo usato io. E' IL CONTRARIO. E' stato anche antipatico vedere come hai rivoltato la frittata chiedendo A ME il significato di una parola che hai scritto TU.

Ti invito formalmente ad esprimerti in termini precisi e concreti, e ti chiedo untime out. Me lo sono imposto anche da solo, come hai visto, perchè mi ero un po' innervosito.
Credo che alle volte, riflettere qualche tempo prima di rispondere possa essere utile a dare una risposta più chiara e soddisfacente per tutti. : ) )

Iacopo Frigerio:
Dunque...
Mi limito esattamente all'analisi del primo post.

è un gioco? a mio parere sì, esiste la condizione minima per cui (a livello di scienze sociali) può definirsi gioco, ossia ha delle regole.

è un gioco di ruolo? Limitatamente alla mia conoscenza, sì e no, può dipendere. Il fatto è che le regole descritte non impongono ne eliminano il roleplaying: "possono narrare quello che vogliono" e "le loro descrizioni non possono mai includere le azioni o i pensieri di un altro pg (a differenza dei png) nè gli effetti delle proprie azioni su di un altro pg" non danno vincoli che esplicitino il roleplaying. Il limite è che parlo solo del mio PG, ma di fatto posso non calarmi nella sua testa, posso non fare scelte che credo farebbe lui, posso evitare di difendere ciò che sta a cuore. Quindi a seconda delle inclinazioni gruppali il gioco potrebbe essere un gioco di ruolo o un gioco di narrazione (oppure qualcuno giocherebbe di ruolo e qualcuno di narrazione nello stesso momento).
Questo è il primo e più grande limite.

c'è altro che non va? In realtà molto, secondo me riassumibile tutto in un punto solo: le regole sono molto vaghe, nel senso che dicono due cose in modo preciso ma lasciano aperto tutto il resto. Questo fa sì che i gruppi quando si trovano a giocare incomincino in modo assolutamente inconscio a inserire alcuni limiti "di buon senso" tesi a delineare maggiormente il gioco, perché altrimenti non si saprebbe come agire. Ad esempio è probabile che qualcuno cominci a parlare molto, prendendo spazio e uno degli altri giocatori domandi se non ci debba essere un limite e qualcuno dirà "si probabilmente è opportuno dire giusto una azione alla volta". Questo virgolettato non è una regola del gioco, ma una regola inconscia e concordata che il gruppo crea per giocare. In un altro tempo e luogo qualcuno potrebbe dire "parlo finché ho voglia", altrove "si può anche parlare contemporaneamente" etc etc.
La cosa diventa ancora più evidente nel momento in cui leggo i tuoi commenti successivi di difesa del gioco. Per rispondere alle argomentazioni degli altri inserisci sempre una nuova regola, o meglio una declinazione secondo il tuo buon senso di cosa voglia intendere più di preciso il corpus di regole che tu hai definito gioco.
Esempio sommo: "Nel tuo "turno" puoi dire quello che vuoi ma il turno è limitato ad una frase o due. Massimo tre, poi tocca ad un altro giocatore.", questa è una nuova regola che hai aggiunto tu, perché il buon senso ti dice di fare così. Ma se tu hai bisogno di aggiungere questa regola (sì, è una regola) allora significa che il gioco è incompleto o rotto, proprio perché tu hai bisogno di lavorare ancora sulle regole prima di poterci giocare.

Dario Delfino:
Scusa Jacopo per la risposta al volo... inserisci ANCHE quella regola (e le altre che sono state esplicitate). Cos'altro c'è che non va? Oppure con quella regola il gioco è già completo e sano?

Davide Losito - ( Khana ):
Mah... Guarda. Io non ti ho chiesto il significato di un termine. E soprattutto non ti sto facendo alcun esame :)
Mi hai risposto che secondo te una situation c'è e io ti dico: non me ne frega niente di quale significato dai a questo termine, ma se dici che c'è una situation (qualsiasi cosa voglia dire questo per te), qual'è?

Mi dispiace che tu abbia frainteso, quindi se può aiutare... Cerchiamo di eliminare i termini tecnici.
Ti rifaccio la domanda: i personaggi di questo gioco, cosa devono fare? Cosa gli succede? Perché ho creato proprio quei personaggi lì e non altri? Cosa li lega al tema del gioco? Cosa gli consente di portare in gioco il tema?
Non sono domande retoriche, sono domande di uno che non ha capito cosa vuoi ottenere tu dal gioco e sta chiedendo spiegazioni. ^^

Iacopo Frigerio:

--- Citazione da: Dario Delfino - 2011-09-28 00:20:08 ---Scusa Jacopo per la risposta al volo... inserisci ANCHE quella regola (e le altre che sono state esplicitate). Cos'altro c'è che non va? Oppure con quella regola il gioco è già completo e sano?

--- Termina citazione ---

Mi sorprende un po' che me lo chiedi...
L'ho detto prima, potenzialmente questo processo di inserire nuove regole non avrà mai fine. C'è tutto che non va, quello era un esempio, ogni singolo centrimetro di quel gioco è potenzialmente deficitario di norme e il gruppo, giocando e esplorando secondo il proprio stile, continuerà ad aggiungerne di suo. Continua rimane e rimarrà un gioco troppo vago, per cui i gruppi di gioco avranno sempre bisogno di ridefinire regole specifiche loro per farlo funzionare.

Ma... Supponiamo che sia sano con tutte le regole che tu hai messo... Te l'ho già detto nel punto precedente, non ha un vincolo che lo rende gioco di ruolo, perché non richiede il roleplaying.


Detto questo, non capisco il senso di tutto questo... Sembra, facendo una metafora, che tu voglia uscire di prigione e chiedi al master un test per sedurre una guardia... Se vuoi uscire di prigione chiedi di uscire di prigione, fuor di metafora, non faresti prima a dirci cosa vuoi capire invece di rimanere un po' sibillino come ora?

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