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GdR e BG: il Confronto

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Davide Losito - ( Khana ):
Secondo me il "limite" tra BG e RPG sta proprio nella presenze di azioni non preventivate.
Dal tuo Actual Play, tu rifiuti di aiutarlo perché non ha preso il Cimitero.
Stai "colorando" delle meccaniche.


In un RPG io posso, ad esempio, decidere di uccidere il tizio perché non ha scelto me.
Oppure uccidere tutti gli altri perché se non sceglierai me, non sceglierai nessuno, oppure ancora, fare il doppio gioco e gran sorrisi in fronte e poi mandare i non morti a intralciare le operazioni altrui.


EDIT: e questo ancora prima che le quest partano.
Cioè in un RPG io ho diritto a intervenire indipendentemente dal fluire del gioco.
O più propriamente, il "fluire" del gioco sono i fatti di fiction.


Cioè in un RPG il gioco esiste perché i giocatori ci mettono la creatività: contenuti creativi.

Salkaner il Nero:

--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-09-19 21:49:31 ---Secondo me il "limite" tra BG e RPG sta proprio nella presenze di azioni non preventivate.
Dal tuo Actual Play, tu rifiuti di aiutarlo perché non ha preso il Cimitero.
Stai "colorando" delle meccaniche.


In un RPG io posso, ad esempio, decidere di uccidere il tizio perché non ha scelto me.
Oppure uccidere tutti gli altri perché se non sceglierai me, non sceglierai nessuno, oppure ancora, fare il doppio gioco e gran sorrisi in fronte e poi mandare i non morti a intralciare le operazioni altrui.


EDIT: e questo ancora prima che le quest partano.
Cioè in un RPG io ho diritto a intervenire indipendentemente dal fluire del gioco.
O più propriamente, il "fluire" del gioco sono i fatti di fiction.


Cioè in un RPG il gioco esiste perché i giocatori ci mettono la creatività: contenuti creativi.

--- Termina citazione ---

E questo mi sta bene.
Ma questo implica un motore di simulazione aperto. O, se preferisci, un numero infinito (non necessariamente illimitato) di azioni possibili.
 
EDIT: il mio dubbio è se sia solo questo a farne un gdr.
 

Antonio Caciolli:
io ho giocato a D&D4E come se fosse un boardgame ... non ho fatto le domande che arricchiscono il background del mio pg e lo ho mandato a distruggere mostri aspettando che il GM mi dicesse dove andare oppure dicendo io a lui dove volevo andare e aspettando che mi mettesse i mostri davanti

detto sinceramente non trovo nessuna soddisfazione a giocare a D&D4 pensando alla storia (nei limiti dell'avere qualcosa di coerente) ma godo tantissimo nei combattimenti.

c'e' piu' narrazione? ovvio
c'e' un maggior numero di casi in cui l'interpretazione arricchisce la giocata? ovvio
che un GDR non sia un GdT mi pare cosi' ovvio che quasi non ci sarebbe da doverlo dire, ma come esperienza personale trovo che D&D4 mi abbia sempre maggiormente soddisfatto quando ho lasciato che la storia fosse semi preimpostata per godermi gli scontri.

a Descent invece non leggo neanche i pezzi di storia tra una stanza e l'altra

per molti versi pero' io trovo un esperienza a livello di soddisfazione molto simile

ne ho discusso anche con khana che mi diceva che lui invece punta a ruolare molto di piu' e quindi a pensare a come risolvere un combattimento con una skillchallenge discutendo con il nemico e quant'altro al posto di combattere, mentre per me se non combatti non ti diverti perche' usi il 10% delle cose fighe del sistema e le uniche che sono belle da usare

in questo senso D&D4 mi ha dato una esperienza sempre piu' simile ad un GdT che a un GDR e io lo giocherei quando non voglio giocare di ruolo e nn come alternativa ad altri GDR



Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione da: Salkaner il Nero - 2011-09-19 21:54:26 ---
EDIT: il mio dubbio è se sia solo questo a farne un gdr.

--- Termina citazione ---


Secondo me no.
Lo switch avviene quando la fiction diventa più importante e più gratificante di quello che fai per ottenerla.


Penso che il post di Antonio qui sopra sia sufficientemente chiarificatore.
Infatti D&D4ed come lo gioca lui, a me annoia esattamente come qualsiasi altro GdT :D

Mirko Pellicioni:
Parlando id 4a è vero che ha meccaniche molto definite e che spesso si scollegano dalla fiction prodotta, e questo è certamente un difetto della 4a.
Però dato che gioco a un GDR metto di mio abbastanza coinvolgimento per poter sentire il mio PG. COsa che non mi sogno manco lontanamente di fare con Descent.
Anche quando giocavo a Diplomacy mettevo in campo le mie capacità recitative per ingannare gli altri giocatori, ma l'intento era vincere i territori e la partita, non interpretare un abile diplomatico.
Per cui a mio avviso la prima cosa che fa distinzione e chiarezza e il mio intento.
Che poi D&D 4a aiuti a volte poco a volte mai questo lavoro è un'altro discorso!

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