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[inglese][CnV] Applicare "Tira i Dadi o..." ad altri giochi.

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Mauro:

--- Citazione da: JudeBass - 2012-01-04 20:30:57 ---il fatto che non c'è scritto da nessuna parte che funzioni non significa che c'è scritto che non funzioni. Cioè, in realtà non significa nulla, né l'una né l'altra
--- Termina citazione ---
In realtà significa che l'autore non ha considerato utile dire a chi giocherà di usare quella regola, e se ha fatto il suo lavoro un motivo ci sarà.
Averla nel manuale significa che (se il gioco è fatto bene) s'integrerà nelle regole e funzionerà.
Non averla nel manuale significa che magari funziona, magari no, ma se la inserisci lo fai a tuo rischio e sapendo che l'autore non ha considerato importante averla nel suo gioco.

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: JudeBass - 2012-01-04 20:30:57 ---Vabè, il fatto che non c'è scritto da nessuna parte che funzioni non significa che c'è scritto che non funzioni. Cioè, in realtà non significa nulla, né l'una né l'altra. E non sarebbe il primo caso di una regola prestata a un altro gioco.
Io Say Yes or Roll the Dice l'ho sempre vista come, Ehi, anche se sei il Master non puoi dire NO, devi dire sì o... farmi tirare i dadi, seguire le regole. Poi non capisco neanche che voleva dire Alessandro: in teoria potrei seguire questa logica anche in un sistema a task: o faccio tirare, e quindi mi comporto da opposizione "corretta", oppure dico di sì - non è che dico no a buffo.
I miss chiarificazioni

--- Termina citazione ---

Discorso fumoso. Ipotetici giochi dove non c'è scritto ma che possono beneficiarne, portati come potenziale (e immaginato) esempio del fatto che non è vero che in generale che non si può applicare la regola a priori.  A parte la mancanza di esempi è la logica sotto che è traballante.  Se ti dico che non a tutti conviene mangiare antibiotici tutti i giorni, pensi che dire "no, a qualcuno, se è malato, può essere utile" sia una confutazione, o un obiezione sensata?

Allora, mangia antibiotici tutti i giorni!!

Aggiungo che questo è il classico esempio di "obiezione immaginaria".  Si parte dall'idea che una regola può esserci o non esserci, in generale, si aggiunge il fatto che, in generale, una regola potrebbe semplicemente mancare, si giunge ad una conclusione generale a priori basata solo su queste considerazioni, e si giunge ad una conclusione "generale" ma sbagliata.

Perchè "sbagliata"? Dove crolla il castello di carte?  Proprio in quello iniziale, "una regola può esserci o non esserci".

L'esperienza pratica con Cani nella Vigna e altri giochi dove si usano ALTRE maniere di decidere se un conflitto c'è o no ti avrebbe mostrato che "come si fa a dichiarare un conflitto" è una di quelle regole che in un gdr a conflict resolution c'è SEMPRE. Altrimenti è bacato, non funziona.

Usare "dì di sì o tira i dadi" quindi non copre un "possibile e immaginato posto vuoto", ma SOVRASCRIVE LA VECCHIA REGOLA.

In Trollbabe, sovrascrive "chiunque può dichiarare un conflitto", eliminando la possibilità per la trollbabe di avere conflitti quando vuole (perchè il GM potrebbe impedirlo dicendo sì), impedendole di farsi relazioni che desidera, etc.

In Avventure in Prima Serata, sovrascrive la descrizione delle condizioni in cui il GM deve SEMPRE dichiarare un conflitto, e porta semplicemente a "giocare la storia decisa dal GM" (che non ti fa consumare risorse e fan mail)

In La Mia Vita col Padrone sovrascrive le regole sulla disubbidienza. Se una disubbidienza piace al GM, il minion la fa tranquillamente senza tirare.  Da gioco gotico di orrore e umanità diventa "convinci il master"

Vedo come utilizzare "cose ovvie che sanno tutti" come "in ogni gioco ci sono parti non coperte dalle regole"  può portare, in assenza di esperienze concrete, a fare affermazioni sbagliate?

JudeBass:
Sì, ho capito quel che intendi ma m ero spiegato male.
Voglio dire che se prendi un Parpuzio, ad esempio D&D 3.5, togli la R0 e ci applichi Say Yes or Roll the Dice, secondo me il gioco migliora di parecchio - non si deparpuzia del tutto perché è molto più a fondo il problema, però si deparpuzia un po'. E questo è il caso di una situazione in cui puoi trasferire la regola.

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: JudeBass - 2012-01-04 22:28:49 ---Sì, ho capito quel che intendi ma m ero spiegato male.
Voglio dire che se prendi un Parpuzio, ad esempio D&D 3.5, togli la R0 e ci applichi Say Yes or Roll the Dice, secondo me il gioco migliora di parecchio - non si deparpuzia del tutto perché è molto più a fondo il problema, però si deparpuzia un po'. E questo è il caso di una situazione in cui puoi trasferire la regola.

--- Termina citazione ---

Se levi la regola zero non è più parpuzio, punto. Non "di un po'". Quindi sì, si deparpuzia. Anche se non ci aggiungi niente.

La capacità di decidere arbitrariamente se riesci o no in un azione è presenta da sempre in D&D, quindi aggiungere "say yes or roll the dice" significa semplicemente togliere, in D&D la capacità al GM di dire "no".

Se qualcuno pensa che D&D funzioni meglio togliendo al GM la possibilità di dire "no".  in questa maniera, si accomodi e provi. Poi ci racconta.

JudeBass:
Mi sono ri-spiegato male, volevo dire se a d&D togli la regola zero come è stata esplicitata, cioè master descrive, giocatori chiedono se possono e che devono tirare se devono tirare, master dice se possono e come fare, master interpreta e descrive. Se togli questo e sostituisci con: master fa sempre applicare il Physical Engine del gioco o dice sì, beh nn ottieni un gioco cmq paritario in fatto di "poteri", è sempre un gioco tirannico, indipendentemente dal fatto che tu chiami quel potere regola zero o no. C'è sempre il problema, per fare un esempio, che se voglio entrare nella torre a salvare la principessa il master può cmq infilarmi mille task in mezzo. C'è sempre il problema che se vinco la task per uccidere Bowser il Master può cmq cambiare la Backstory al volo e dire che in realtà era un clone di Bowser e non il vero Bowser. Insomma, il problema del potere assoluto non sta solo nel dire sì o no, ce n'è un mucchio di altri: questo volevo dire. Però se già metti la regola del dire sì o tirare i dadi E BASTA il gioco si deparpuzia un poco, se non altro non con la violenza esplicita del master che dice: NO, NON LO PUOI FARE PERCHé NO.

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