Vabè, il fatto che non c'è scritto da nessuna parte che funzioni non significa che c'è scritto che non funzioni. Cioè, in realtà non significa nulla, né l'una né l'altra. E non sarebbe il primo caso di una regola prestata a un altro gioco.
Io Say Yes or Roll the Dice l'ho sempre vista come, Ehi, anche se sei il Master non puoi dire NO, devi dire sì o... farmi tirare i dadi, seguire le regole. Poi non capisco neanche che voleva dire Alessandro: in teoria potrei seguire questa logica anche in un sistema a task: o faccio tirare, e quindi mi comporto da opposizione "corretta", oppure dico di sì - non è che dico no a buffo.
I miss chiarificazioni
Discorso fumoso. Ipotetici giochi dove non c'è scritto ma che possono beneficiarne, portati come potenziale (e immaginato) esempio del fatto che non è vero che in generale che non si può applicare la regola a priori. A parte la mancanza di esempi è la logica sotto che è traballante. Se ti dico che non a tutti conviene mangiare antibiotici tutti i giorni, pensi che dire "no, a qualcuno, se è malato, può essere utile" sia una confutazione, o un obiezione sensata?
Allora, mangia antibiotici tutti i giorni!!
Aggiungo che questo è il classico esempio di "obiezione immaginaria". Si parte dall'idea che una regola può esserci o non esserci, in generale, si aggiunge il fatto che, in generale, una regola potrebbe semplicemente mancare, si giunge ad una conclusione generale a priori basata solo su queste considerazioni, e si giunge ad una conclusione "generale" ma sbagliata.
Perchè "sbagliata"? Dove crolla il castello di carte? Proprio in quello iniziale, "una regola può esserci o non esserci".
L'esperienza pratica con Cani nella Vigna e altri giochi dove si usano ALTRE maniere di decidere se un conflitto c'è o no ti avrebbe mostrato che "come si fa a dichiarare un conflitto" è una di quelle regole che in un gdr a conflict resolution c'è SEMPRE. Altrimenti è bacato, non funziona.
Usare "dì di sì o tira i dadi" quindi non copre un "possibile e immaginato posto vuoto", ma SOVRASCRIVE LA VECCHIA REGOLA.
In Trollbabe, sovrascrive "chiunque può dichiarare un conflitto", eliminando la possibilità per la trollbabe di avere conflitti quando vuole (perchè il GM potrebbe impedirlo dicendo sì), impedendole di farsi relazioni che desidera, etc.
In Avventure in Prima Serata, sovrascrive la descrizione delle condizioni in cui il GM deve SEMPRE dichiarare un conflitto, e porta semplicemente a "giocare la storia decisa dal GM" (che non ti fa consumare risorse e fan mail)
In La Mia Vita col Padrone sovrascrive le regole sulla disubbidienza. Se una disubbidienza piace al GM, il minion la fa tranquillamente senza tirare. Da gioco gotico di orrore e umanità diventa "convinci il master"
Vedo come utilizzare "cose ovvie che sanno tutti" come "in ogni gioco ci sono parti non coperte dalle regole" può portare, in assenza di esperienze concrete, a fare affermazioni sbagliate?