Gente Che Gioca > Sotto il cofano

[split] Giocare a Descent descrivendo come rotolano le teste

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Mauro:

--- Citazione da: Mirko Pellicioni - 2011-09-17 00:00:59 ---Se in D&D giochi bene e valorizzi il tuo personaggio questo cresce. Anche se usi pedin smazzuoli tirando dadi c'è e ci deve essere un coinvoglimento personale nel personaggio che in Descent non c'è, e se non ce lo metti stia giocando MALE!
--- Termina citazione ---
Opinione personale; legittima, ma non assoluta: c'è chi gioca senza quel coinvolgimento e si diverte, e nelle regole di D&D non c'è nulla che ponga l'assoluto che un simile modo di giocare sia giocare male (dubito che i manuali parlino di coinvolgimento personale, almeno come Unico Vero Modo™, onestamente). Il coinvolgimento personale dipende dal gioco e dalla situazione: in Cani ci dev'essere, altrimenti il gioco muore; in Grandi Dei Orki se ne fa tranquillamente a meno. D&D non è, per quanto ricordo della mia esperienza e dei manuali, uno di quei giochi che o ce lo metti, o stai giocando male (discorso che mi ricorda inquietantemente i vari "Se non interpreti non è un gioco di ruolo!" "Se non giochi [inserire il modo usato da chi parla] stai giocando male!", che onestamente spero ci si sia lasciati alle spalle).
Ma anche fosse come dici (e, ripeto, non ricordo nulla che nei manuali sostenga che o si gioca come dici o si gioca male), non cambia quanto detto da Patrick: un certo modo di giocare a D&D è simile ai giochi da tavolo; se tale modo esiste, il fatto che tu lo cosideri un giocare male non cambia l'esattezza del paragone.


--- Citazione ---ci sono giochi che funzionano meglio hanno regole certe ecc. ecc. ma questo non centra nulla con lo scopo per cui giochi
--- Termina citazione ---
Se io gioco per vedere come funziona bene il Sistema (Moreno, correggimi se sbaglio: Purist for System), o per omaggiare un determinato genere (Simulazionismo in un'altra delle sue declinazioni), il coinvolgimento personale nel personaggio non è detto che ci sia, ma non per questo si sta giocando male. Se io omaggio una storia in cui tutti i personaggi muoiono, mi aspetto che tutti i PG muoiano e sono deluso se non capita, anche se i PG preferirebbero sopravvivere.
In altri termini: è vero che le regole non c'entrano con lo scopo per cui si gioca (possono ostacolarlo o sostenerlo, ma non cambiano lo scopo per cui sto giocando), ma il coinvolgimento personale nel personaggio non è l'unico scopo, né il migliore o l'unico giusto.

Comunque, prima di continuare credo convenga aspettare Patrick: Moreno ha fatto un mega-messaggio su cosa è e cosa non il il gamismo, ma... è stato il primo a usare quel termine, Patrick non l'aveva usato; lui ha solo parlato di un certo modo di giocare che sarebbe simile ai giochi da tavolo, ma che questo "certo modo" sia gamista non mi pare cosí scontato.

Mirko Pellicioni:
Con coinvolgimento persdonale intendo essere in character, appassionarsi per le vicnede del proprio PG, non fare i monologhi o recitare!
Ma semplicemente giocare di ruolo!
Se non c'è questo coinvolgimento personale non partecipi veramente non stai giocando di ruolo, ma muovi una pedina nella scacchiera!

Nei giochi di ruolo vecchi non c'è scritto perchè è dato per scontato! Se no che giochi a fare di ruolo?

DDevil:
Citando il manuale del giocatore di D&D 3.5

--- Citazione ---Pagina 4
D&D è un gioco fantasy basato sull'immaginazione. Comprende diversi aspetti quali la recitazione, la narrazione, l'interazione sociale, il gioco di guerra ed il lancio di dadi
--- Termina citazione ---


--- Citazione ---Pagina 110
Personalità
E' necessario decidere come si comporta il personaggio: cosa gli piace, cosa vuole dalla vita, cosa lo spaventa e cosa lo fa arrabbiare. La razza e l'allineamento sono ottimi punti di partenza per definire la sua personalità, ma non bisogna fermarsi qui. E' preferibile rendere il proprio nano legale buono (o quale che sia) diverso da tutti gli altri nani legali buoni.
Un ottimo trucco per creare un buon personaggio è quello di includere nella sua natura un conflitto di qualche tipo. Ad esempio, Tordek è legale, ma è anche avido. Può essere tentato dagli oggetti preziosi, se riesce a giustificarsi con se stesso
--- Termina citazione ---

Questi sono solo due passaggi, e c'è un intero capitolo su come rendere il proprio personaggio unico, con una storia non banale che lo spinga all'avventura.
D&D 3.5 può essere giocato come un wargame? certo. Si può giocare senza essere affezionati al proprio personaggio? certo. E' quello che è scritto nel manuale? no.

Mauro:
Tre note a scanso di equivoci, perché quanto ho scritto sta venendo travisato:

1) Non ho mai parlato né di recitazione, né di monologhi.
2) "la recitazione, la narrazione, l'interazione sociale, il gioco di guerra ed il lancio di dadi", nonché quando descritto nella seconda citazione, non implica in alcun modo l'affezionarsi al PG: posso recitare un PG, decidere cosa gli piace, cosa lo spaventa, ecc.; posso personalizzarlo e renderlo unico; senza esserci minimamente legato. Posso creare un PG unico e profondissimo (almeno stando a quanto scritto nel suo passato) e poi muoverlo come una pedina, il tutto senza negare quanto riportato dal manuale. Quindi quelle citazioni non dicono "Gioca affezionandoti al tuo PG".
3) Mi cito: "non c'è nulla che ponga l'assoluto che un simile modo di giocare sia giocare male (dubito che i manuali parlino di coinvolgimento personale, almeno come Unico Vero Modo™, onestamente)"; notare "che ponga l'assoluto" e "Unico Vero Modo™", cose che non ho scritto a caso: non ho mai detto che non c'è nulla che punti in quella direzione, ma che i manuali non presentano tale modo come l'Unico Vero e che non dicono che giocare altrimenti sia assolutamente giocare male. Come tutti i manuali di Parpuzio, all'interno si possono trovare citazioni che spingono in mille direzioni diverse.

Aggiunta: Ricordo che, se prendiamo le singole frasi come dimostrazione di com'è il gioco, da manuale D&D non può essere divertente, perché il Manuale del Master dice che un gioco è divertente solo se le stesse regole valgono per tutti i partecipanti; visto che il master non è soggetto alle stesse regole degli altri, da manuale D&D non può essere divertente. Cosí come da manuale i giocatori non hanno la minima influenza sul gioco, e avanti cosí.
Ovviamente non sto dicendo che D&D non possa essere divertente, lo dico solo per sottolineare che citare le singole frasi non dice necessariamene qualcosa di vero sul gioco nel suo complesso.

Aggiunta: Qui le citazioni commentate a sostegno di quanto sopra.

DDevil:
Chiedo scusa se non ho specificato, il mio messaggio voleva solo essere una risposta da profano a questo post:


--- Citazione da: Serenello - 2011-09-16 08:21:11 ---
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-09-16 07:49:43 ---Nessuna regola in D&D ti dice di interpretare il personaggio semplicemente perchè D&D non contiene il 90% delle regole necessarie per usarlo, che devono essere tramandate da gruppo a gruppo per tradizione orale.

--- Termina citazione ---

questo  conferma la mia tesi però.
se quel 90% di regole non scritte lo prendo e lo applico a Descent ottengo lo stesso risultato che se lo applico a D&D 4ed.

ti do atto che sul manuale del giocatore di D&D c'è qualche cenno sull'attività fra un incontro e l'altro, ma parliamo di 2 paragrafi da 20/30 righe.

--- Termina citazione ---

So che nel manuale del DM ci son scritte delle gran porcate, ma non è neanche vero che non ci siano regole che dicono di interpretare il personaggio o che a questo argomento vengano dedicate "20/30 righe". Voleva solo essere un post per precisare come queste cose nel manuale ci siano, ma vengano spesso ignorate...forse come la regola dell'asta del monopoli? :)

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