Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[split] Giocare a Descent descrivendo come rotolano le teste
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-09-16 07:49:43 ---Ma è solo una mia impressione, VERO?
--- Termina citazione ---
Per me sì. Credo stesse parlando d'altro, ma ne parliamo domani.
Tu prendi fiato, rilassati, e ventila un po'. O_o;
Moreno Roncucci:
Forse state parlando di D&D4. Non di D&D.
Su D&D4 non dico niente. Non lo conosco. Forse è davvero un boardgame.
L'unico D&D davvero gamista, quello senza numero davanti, aveva una "regola non scritta" precisa: "se tiri i dadi sei scemo, i giocatori bravi si riconoscono perchè evitano il più possibile di tirare i dadi". E non per farloccate tipo "ho parlato in character tutto il tempo), ma perchè se interagivi con l'ambiente circostante in maniera intelligente (ed eri bravo), non avevi bisogno di tirare.
La maniera di giocare D&D alla "entro, tiro per colpire, vinco che tanto i mostri sono più deboli, prendo il tesoro" è una incoerenza successiva, inserita per consentire il "sogno" di essere figo a giocatori che volevano sognare di essere fighi ma che a tattica non sarebbero durati tre secondi.
A D&/D gamista, non sei figo, sei il pranzo di qualcuno. O sei sveglio, o tiri. Se tiri, sei morto.
La regola zero è anti-gamista. L'hanno inserita per far vincere gli scarsoni, le chiaviche, i fessi, e dargli "il sogno" di essere grandi guerrieri. Visto che non hanno cambiato l'impianto di base del gioco, l'unica maniera di riconciliare le due cose è barare e far divertire a turno. Risulato? Zilchplay. Niente sfide davvero pericolose, niente di troppo intenso, stai lì, tiri i dadi, dici du cazzate, sbadigli e torni a casa e dopo un mese ti sei scordato quasi tutto.
Un vero gamista, a D&D, interpreta come un indemoniato. Ne va della sua pelle. Se sei bravo, è LI' che lo dimostri. Se tir i dadi e vinci, non vuol dire che sei bravo, vuol dire che quell'anima generosa del GM ti ha fatto vincere, ti ha dato il ciuccio, ti ha fatto sognare per un attimo di giocare bene.
In questo stesso istante, su storygame, c'è un thread farlocco speculare a questo. C'è un tizio che dice che nei giochi Narrativisti non si interpreta, non c'è concretezza, che si gioca a tirare dadi e basta.
In realtà, sia quel tipo che diversi in questo thread hanno giocato nella stessa identica maniera credendo fosse "gamista" o che fosse "narrativista". Erichette messe alla cazzo su un gioco che è semplicemente "giocare male".
Kubasik ha fatto una domanda fatale in quel thread, a cui nessuno ha risposto (ma in tanti si sono incavolati) che potrei parafrasare così: "se soffri il fatto che interpreti poco, chi ti impedisce di interpretare di più?"
Faccio la stessa domanda. Se per voi la maniera in cui giocate a D&D gamista (secondo voi gamista...) è praticamente come Descend, cosa vi impedisce di giocare con passione interpretando il personaggio?
Non lo dice la definizione di gamismo. Da nessuna parte. Controllate pure.
Non lo dicono le regole di D&D. Anche lì, controllate.
Se giocate ad un gdr come un boardagame, è sempre e comunque una decisione vostra. E quindi vi chiedo: perchè lo fate?
Serenello:
edit: sicuramente di base c'è un'incomprensione. io e Patrick (se sbaglio mi correggerà lui) quando diciamo D&D intendiamo la 3.5 o 4ed al massimo. nessuno di noi è da abbastanza tempo nel hobby per aver provato nemmeno AD&D.
---
nessuno di noi (noi = il mio gruppo di D&D) ha nemmeno detto che quel modo di giocare D&D è gamista.
e sicuramente non ho mai pensato che Descent possa essere GAM nel senso della teoria forgita che non parla di BG (quale è Descent).
perchè non interpreto di più?
perchè non paga. non mi piace che i miei contributi alla fiction siano valutati da qualcuno e "premiati" se piacciono.
perchè non mi piace "chiacchierare in character" mezza sera ogni 6 mesi per decidere se il mio PG costruirà un castello o una fattoria di Armadilli planari. tanto la sessione dopo saremo comunque in un "dungeon" ad ammazzare mostri. e nessuno parlerà più delle scelte fatta in quella mezz'ora fino alla mezz'ora successiva.
qui apro una parentesi, perchè forse Moreno pensi di parlare con "un tipo da forum" che non mi appartiene.
io non ho mai pensato di giocare NAR o GAM. io nella mia esperienza, fino a dicembre 2010 quando ho scoperto GcG e relativo universo di giochi indie, ho sempre e solo fatto Zilchplay tranne 2 o 3 sessioni di SIM (GiRSA e Chtullu). ho continuato a giocare per 10 anni cercando un tipo di appagamento che ricevevo da HeroQuest quando avevo 10 anni: cioè quando facevo il "facciamo che" che guardacaso ha molto in comune coi GDR. giocavamo in due, chi faceva il GM teneva anche uno dei personaggi che a fine avventura avrebbe provato a tradire e scappare col bottino mentre l'altro giocava i 3 rimanenti. mi piaceva un casino e quando ho scoperto D&D ci ho trovato molte assonanze e ho iniziato.
e come me, chi ha provato i GDR (tradizionali) per la maggior parte non ha mai sperimentato un CA, figuriamoci condivisa!
fra tutti quelli che hanno provato i GDR solo una piccola parte gioca tutt'ora.
fra quelli che giocano solo una parte ha mai sviluppato una CA definita in qualche sua partita.
e fra quelli un numero ancora minore è riuscito a driftare così tanto il gioco da rendere uniforme la CA per tutto il gruppo per un ciclo di gioco.
io quando parlo con qualcuno fuori da questo forum/giro che conosce solo D&D o un altro Parpuzio parto dal presupposto che non abbia mai sperimentato un CA, come ero io 8 mesi fa.
perchè è dannatamente difficile fare emergere un CA in un gioco (D&D3 o 4) che ha il 90% di regole di un boardgame sul combattimento tattico e qualcosa di simulazione della fisica (sempre derivate dai boardgame).
Ezio:
In questo thread ci sono un po' troppi "Gam" e "Sim" e CA per stare il Gioco Concreto.
Sposto Sotto il Cofano.
Oh, e chi correggerà le imprecisioni di Serenello sulla terminologia (si, Paolo, ce ne sono e abbastanza macroscopiche), tenga presente che sono, per l'appunto, imprecisioni, non astrusi tentativi di sviare il discorso ^^
Scusate l'intromissione (e la fretta).
Mirko Pellicioni:
Ma cosa dite! Non potete paragonare D&D nessun D&D o altro GDR fatto con i piedi a Descent o Heroquest!
In un gioco di ruolo interpreti un personaggio punto e basta.
In Descent non interpreti un tubo muovi una pedina e se ti metti a interpretare, davvero e non facendo le vocine, allora ti prendono per matto!
Come si fa a confonderli?
Mettiamo D&D anche quelli vecchi valà! In D&D le istanze del personaggio sono diventare grosso acquisire livelli e spiaccicare mostri! Il gioco ti premia se lo fai e vai avanti così, ma nel farlo INTERPRETI giochi le istanze del personaggio fai del tuo meglio per farlo esaltare e per VINCERE!
Ma è un vincere legato al GDR non ai boardgame!
Se in D&D giochi bene e valorizzi il tuo personaggio questo cresce. Anche se usi pedin smazzuoli tirando dadi c'è e ci deve essere un coinvoglimento personale nel personaggio che in Descent non c'è, e se non ce lo metti stia giocando MALE!
Poi ci sono giochi che funzionano meglio hanno regole certe ecc. ecc. ma questo non centra nulla con lo scopo per cui giochi!
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