Autore Topic: [Piombo] La notte che uccidemmo Califano  (Letto 8782 volte)

Lollo

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[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« il: 2011-09-12 08:25:28 »
Domenica 11 settembre 2011 a GnoccoCon (Reggio Emilia), proviamo con molta curiosità il gdr Piombo di Daniele "Humano" Lostia. Partecipanti Rafu, Noa, Rocco Duchi e il sottoscritto. Il gioco è senza master, ma Daniele resta con noi al tavolo per spiegarci le regole e vederci giocare.

Piombo si ispira al libro e al telefilm (nelle parole dell'autore, in misura minore al film) di Romanzo criminale. Ricostruisce quindi le storie anni '70 dei criminali tipo quelli della Banda della Magliana, invischiati in vicende di droga, violenza, collusione coi servizi segreti... e tanta, ma tanta, spacconeria.  ;D

Ci disponiamo ai 4 angoli del tavolo perché la collocazione è importante: la scheda che abbiamo davanti ha 4 "slot" dove riporre dei mazzetti di carte. Lo slot più vicino a me è "il Criminale" ossia il mio personaggio principale, quello del giocatore di fronte è "lo Sbirro", cioè l'incaricato di fornirmi le avversità, i giocatori laterali sono rispettivamente "la Famija" per le relazioni affettive e "la Cricca" per quelle, diciamo così, professionali.

Il gioco usa due mazzi di carte da briscola. Intanto, mito! per questo uso di carte italiane, che contribuisce già di suo a fare colore italiano. C'è una complessa manovra di distribuzione delle carte che fa sì che la distribuzione dei valori segua un certa dispersione, casuale ma controllata (valori alti in Criminale, altini in Sbirro, bassi nei laterali), che comunque fa Daniele. Noi eseguiamo.

A quel punto la creazione del personaggio è... scegliere un soprannome. Giuro.  8)
Come in Romanzo criminale, ogni personaggio ha infatti un nomignolo da malavita. Nel libro c'erano il Libanese, il Freddo, il Nero, il Dandi... noi siamo il Beato Porco (Rocco), il Sassaro (Noa), il Duedenotte (Rafu), il Tedesco (io). C'è una simpatica tabellina di nomi che danno un sacco di belle idee.

Il gioco, nella sua prima fase, si sviluppa sulle ambizioni dei personaggi. A questo punto del gioco interviene una meccanica di cui avevo letto in Spione: ogni giocatore scrive tre bigliettini con un'ambizione. Due di queste devono essere ambizioni abbastanza realizzabili, prese dalla realtà (quindi ambizioni proprie o di persone che si conoscono). La terza dev'essere realizzabile ma con molta difficoltà: conquistare Saturno non va bene, sciare sul Colosseo sì. Ne viene fuori che le ambizioni bislacche/difficili sono più facili da inventare, quelle reali un po' meno. È in quel momento che mi viene in mente il romanzo, citiamo Califano e su uno dei miei bigliettini scrivo "far cantare Califano in una mia serata privata", cosa che presumo sia stata determinante nella sarabanda di eventi successivi.  :) In effetti mi rendo conto ora che ho barato, perché non era un'ambizione ragionevole di nessuna delle mie conoscenze. Però ci stava eccome.

Ora inizia il gioco vero e proprio. Al proprio turno, ogni giocatore ambienta una scena in cui il proprio Criminale tenta di raggiungere la propria ambizione. La prima scena è mia e in pratica racconto come ho ottenuto un castello impalmando una nobile, non è una vera e propria scena nel senso teatrale-cinematografico del termine, quelle successive lo saranno.
Il Criminale ha più o meno l'autorità narrativa di dire quel che gli pare, con lo Sbirro che gli può inserire via via delle difficoltà e Famija e Cricca che interpretano, se occorre, i relativi personaggi non giocanti. A un certo punto il Criminale la spara troppo grossa e lo Sbirro 'spara' la frase rituale più bella della storia del gdr.
"Quanno te pare, Tedesco!"
Al che il Criminale risponde con altrettanta spocchia:
"T'aspetto fori, Sassaro!"
E se nel confronto delle carte vince lo Sbirro, la chiosa di quest'ultimo sarà:
"E mo' so' cazzi!"

Come funziona la contesa con le carte: il Criminale sceglie UNA delle sue carte dal mazzetto Criminale e la posa coperta sul tavolo. Lo Sbirro sceglie una o più carte e le posa coperte (se sono più di una, i valori si sommano). Famija e Cricca, se vogliono, giocano una carta. Si svelano le carte e vince chi ha il valore totale più alto. Se è il Criminale, descrive come raggiunge l'obiettivo e chiude la scena. Se è lo Sbirro, descrive come va male e chiude la scena. Se c'è un pareggio Criminale/Sbirro, o se la carta più alta è di uno dei laterali, questi decide chi vince il conflitto e come si conclude la vicenda.
Le carte giocate restano a fianco dei mazzetti coperti e hanno degli influssi sulle scene seguenti. In particolare:
- le figure rappresentano un personaggio. Possono quindi servire per far assurgere a "importante" un png introdotto in precedenza, che diventa quindi ricorrente; oppure possono servire per chiamare in causa un altro personaggio giocante
- gli assi fanno sì che la scena in corso (per un elemento, un flashback o alla peggio una scena parentetica finale) abbia a che fare col perché il Criminale di turno sia entrato nella malavita
- se i laterali hanno un valore 2-7 esposto, devono fare il framing della scena del Criminale di turno
Non so se sono riuscito a spiegare come funziona, comunque in realtà è tutto molto semplice. Ci sono una serie di regole supplementari:
- lo Sbirro può invocare i Servizi Segreti deviati, la scena si risolve a beneficio del Criminale ma lo Sbirro risparmia una carta per quel turno
- se è lo Sbirro a spararla troppo grosso, è il Criminale che può chiamare un "Quanno te pare!"
- anche un laterale può chiamare un "Quanno te pare!", ma in tal caso ha bisogno dell'appoggio di almeno un altro personaggio.

Le scene vengono annotate nella propria scheda. Ci sono sette slot (noi abbiamo fatto in tempo a giocarne tre a testa) e la cosa divertente, anche se noi non l'abbiamo applicata molto, è che tali scene possono anche non essere cronologicamente consecutive. Alla fine della settima scena si gioca infatti la Cima, in cui il Criminale ha raggiunto l'apice della sua carriera. Il giocatore riassume le scene giocate e le riordina.
Da quel punto in poi il gioco entra nella seconda fase, che di fatto non abbiamo giocato se non con una scena di prova. Stavolta invece di realizzare obiettivi si distruggono elementi importanti per il personaggio, e tutti gli assi (parallelismo geniale) sono dei presagi di decadimento, fino a toccare il Fondo, che è l'epilogo della storia. Ovviamente il gioco andrebbe giocato su più sessioni.

Nella fiction del gioco sono successe cose molto divertenti.  :D
Il Tedesco ha conquistato un castello, è diventato senatore grazie agli appoggi del Duedenotte e dei fascisti, e ha anche soddisfatto il suo sogno di farsi un giro in papamobile, pagandoselo con due ragazzetti consegnati a un monsignore di gusti particolari. Chiaramente il Tedesco era un millantatore, cosa che gli è valsa i nomignoli di "er Cazzaro" e "er Papamobbile". Anche perché - che smacco! - il Califfo ha detto che nun lo conosceva manco pe' gnente.
Alora nojartri, eravamo tutta la cricca cor Duedenotte e er Beato Porco cor Sassaro che stava a guida', l'avemo aspettato fore da casa, j'avemo caricato sur furgone e c'avemo detto, a Califfo, semo fan, che 'un 'cce lo fai un concerto tutto pe' nnoi? Er Califfo era d'accordo, ma che stemo a scherza'? Semo gente 'mportante, c'abbiamo giri di droga che nun te dico, le mejo puttane de Trastevere, voi mette? E poi appena corchiamo 'sto stronzo dell'Americano...
Vabbe', solo che er Califfo se voleva vendica' dell'invito rude, allora s'è fatto trova co' certi amici sua, però ar Duedenotte j'è partito un colpo dal fero, che ora er Califfo c'ha un buco in faccia. Vabbe', l'avemo fatto spari', che dovevamo fa'?

Ok, torno a scrivere da giocatore...
Il gioco mi è piaciuto molto, varrebbe la pena farci una partita completa per meglio capirne alcune sottigliezze. Cose da sistemare molto poche, per esempio se nella fase due il Criminale viene giocato ancora dal giocatore originale o dal relativo Sbirro.
In generale... leggete il romanzo e poi provatelo!
« Ultima modifica: 2011-09-12 08:31:36 da Lollo »
Siamo qui per giocare, mica per divertirci.

Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #1 il: 2011-09-12 09:08:54 »
il Califfo ha detto che nun lo conosceva manco pe' gnente.
Alora nojartri, eravamo tutta la cricca cor Duedenotte e er Beato Porco cor Sassaro che stava a guida', l'avemo aspettato fore da casa, j'avemo caricato sur furgone e c'avemo detto, a Califfo, semo fan, che 'un 'cce lo fai un concerto tutto pe' nnoi? Er Califfo era d'accordo, ma che stemo a scherza'? Semo gente 'mportante, c'abbiamo giri di droga che nun te dico, le mejo puttane de Trastevere, voi mette? E poi appena corchiamo 'sto stronzo dell'Americano...
Vabbe', solo che er Califfo se voleva vendica' dell'invito rude, allora s'è fatto trova co' certi amici sua, però ar Duedenotte j'è partito un colpo dal fero, che ora er Califfo c'ha un buco in faccia. Vabbe', l'avemo fatto spari', che dovevamo fa'?


A Lorè, te devo proprio da' la mejo fanmeil de Roma!  XD
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Michele Gelli

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #2 il: 2011-09-12 10:48:40 »
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Serenello

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #3 il: 2011-09-12 11:12:24 »


Daniele so che leggi il forum, ora ho assoluto bisogno fisiologico di giocare il gioco, già me prude!!!

Rafu

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #4 il: 2011-09-12 15:33:46 »
Per quanto la cosa mi bruci, devo far presente che non fu er Duedenotte a far secco Califano, bensì er Beatoporco! Ti confondi perché in quella scena l'interpretavo io, in seguito alla regola dell'inversione dei ruoli dopo la Cima.

Michele Gelli

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #5 il: 2011-09-12 22:21:48 »
Per questo gioco è indispensabile una gita preparatrice su Turbozaura
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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #6 il: 2011-09-13 00:45:01 »
Questo gioco spacca.
Ogni volta che lo "vedo", in qualsiasi forma, è sempre meglio!


(e entro fine mese mi metterò anche a fare la "recensione" del testo :P come promesso)
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Matteo Suppo

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #7 il: 2011-09-13 03:26:06 »
Mi avete incuriosito. Mi toccherà guardare (o leggere) Romanzo Criminale.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Lupo

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #8 il: 2011-09-13 03:43:08 »
Ma...ma è bellissimo!

Possibile che non sia possibile  :o dare un'occhiata a questo capolavoro?
Alex Nuzzi

Antonio Caciolli

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #9 il: 2011-09-13 04:02:27 »
Mi avete incuriosito. Mi toccherà guardare (o leggere) Romanzo Criminale.


l'autore mi ha detto che soprattutto è ispirato alla serie televisiva


e già si vedono evoluzioni rispetto a Etruscon :)
« Ultima modifica: 2011-09-13 04:04:11 da Antonio »

Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #10 il: 2011-09-13 04:59:27 »
Mi avete incuriosito. Mi toccherà guardare (o leggere) Romanzo Criminale.


Mattè, quando te pare! XD
Posso prestarti sia telefilm che romanzo (e confermo che meritano entrambi).

I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Patrick

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #11 il: 2011-09-13 05:00:30 »
A un certo punto il Criminale la spara troppo grossa e lo Sbirro 'spara' la frase rituale più bella della storia del gdr.
"Quanno te pare, Tedesco!"
Al che il Criminale risponde con altrettanta spocchia:
"T'aspetto fori, Sassaro!"
E se nel confronto delle carte vince lo Sbirro, la chiosa di quest'ultimo sarà:
"E mo' so' cazzi!"
no, beh, fanmail cubica all'autore per questa genialata *___*


ma fa parte della sfida di czege? (era di czege, vero?)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Rafu

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #12 il: 2011-09-13 05:38:48 »
Possibile che non sia possibile  :o dare un'occhiata a questo capolavoro?

Possibile sarà di sicuro possibile, vedrai! È solo che adesso è un po' presto.

ma fa parte della sfida di czege? (era di czege, vero?)

Di sicuro non hanno cominciato a lavorarci per rispondere alla sfida di Paul, no. Sarebbe un record di velocità da allora essere già dove Lostia & Vigiak sono adesso.  ^_^;

Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #13 il: 2011-09-14 14:07:41 »
Ciao a tutti. Grazie a lollo per il bel resoconto e a tutte e quattro le "cavie" per essersi prestate.

Come dicevate quando posso vi leggo, ma scrivo raramente (questione di tempo).
Mi farebbe piacere, appena sarà disponibile, darvi una beta di piombo da testare.
Attualmente stiamo portando avanti un ciclo completo per verificare alcune meccaniche, soprattutto relative al declino (cioè la fase discendente della Banda).

Per rispondere a Rafu, l'idea di piombo in realtà è nata quest'estate. Io personalmente ho iniziato la "carriera" di giocatore con i GDR, ma negli ultimi anni mi ero decisamente spostato sul BoardGame (motivo principale mancanza di tempo, ma forse anche appiattimento...). Scrivendo su gioconomicon mi sono trovato a INC2011 e l'incontro con Ron è stato folgorante.

E poi insomma mi sono fatto contaminare e contagiare. E il riposo estivo ha portato consiglio!

Per il resto quanno ve pare
---H


Lupo

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Re:[Piombo] La notte che uccidemmo Califano
« Risposta #14 il: 2011-09-15 02:16:56 »
Mi farebbe piacere, appena sarà disponibile, darvi una beta di piombo da testare.
Attualmente stiamo portando avanti un ciclo completo per verificare alcune meccaniche, soprattutto relative al declino (cioè la fase discendente della Banda).

Ottimo. Attendiamo news, allora.

In ogni caso, complimenti l'idea di "Piombo": mi pare davvero interessante.
Alex Nuzzi

Tags: piombo gnoccocon