In Aips c'è un conflitto quando qualcuno vuole qualcosa e qualcun'altro non è d'accordo.
"Tira i dadi o di' di sì" di CnV, come formulazione, in cosa differisce da quanto citato di Claudia?
Mmm... nel fatto che una dice "tira i dadi e dì di dì" e l'altra dice "quando qualcuno vuole qualcosa etc etc"?
A volte le cose avvengono entrambe, a volte no, se sono frasi diverse, sono frasi diverse (Lapalisse regna in queste questioni...)
Mi pare che ti stai lambiccando cercando di capire "come fanno questi due gdr ad essere diversi?" quando invece il punto è che sono TUTTI diversi, e al massimo ti puoi chiedere in cosa sono simili.
In questo CnV e AiPS sono uguali?
Come no...
(vedi sopra per la risposta...)
Di AiPS avevo letto da qualche parte che il conflitto si generava quando c'è una frattura tra quanto il personaggio ha e quanto vorrebbe avere (la citazione è fatta a memoria, non sono riuscito a recuperare la fonte su cui l'avevo letta).
E' così o no? In cosa differisce da CnV?
Prima di tutto:. c'è una TONNELLATA di thread sull'argomenro, elencati nel mio post inchiodato in cima a questa sezione del forum al primo posto fra i thread. Ci sono decine e decine di post che parlano di tutti gli aspetti dei conflitti di CnV e AiPS. E' una mole di informazioni che è impensabile che ti sia ripetuta qui in un unico thread. Ti invito a leggerla, già quelli da soli dovrebbero chiarire tutto.
Poi, questi giochi non sono D&D o Vampire. Non sono accozzaglie di regole messe lì insieme senza un disegno complessivo. La differenza non la vedi nella frasetta mnemonica, nello slogan scritto per inculcare nella testa di un GM abituato a Parpuzio un concetto alieno, lo vedi leggendo tutto il manuale.
"Tira i dadi o dì di sì" fa parte di un gruppo di indicazioni perr spingere i personaggi verso conflitti importanti, "dagli buono tutto quello che vogliono, non perdere tempo a fare conflitti per allacciarsi le scarpe", si usa assieme a "sbattigli in faccia la città" e altri per creare una escalation di violenza e drammaticità di tipo cinematografico, senza le assurde lungaggini tipiche dei gdr dove tiri per ogni cazzata.
Ma il conflitto dipende dalla fiction.
Il giocatore non può dichiare formalmente un conflitto. Può solo dire quello che fa il suo personaggio. Se il GM dice di sì, il conflitto non c'è.
In AiPS, il conflitto viene dichiarato. Se lo dichiari il GM non può negartelo.
In AiPS non esiste il concetto di "dire di sì". La valutazione di un conflitto è nella sua attinenza col Problema, in CnV i personaggi non hanno problemi.
In AiPS tutti i conflitti sono contro il produttore, in CnV no.
In CnV tiri solo i conflitti importanti, in AiPS se ci fai un conflitto lo rendi importante.
In AiPS puoi fare conflitti che in CnV non sono conflitti: il conflitto interiore per non bere una bottiglia di whisky, per esempio.
Ma, soprattutto, in AiPS al conflitto ci arrivi diversamente, lo giochi diversamente, ha effetti diversi, in una struttura di gioco diversa, archi narrativi diversi, protagonisti di tipo diverso, conseguebnze diverse, narrazione diversa, divisione delle autorità diversa, concetto di "posta" diverso (e questo è molto impotante), rapporto fra conflitto e scena dicverso.
Fai molto prima a dire in cosa sono simili: "sono due giochi narrativisti che usano entrambi un tipo di conflitto a poste dichiarate"
Parti sempre dal presupposto che due giochi siano completamente diversi. Non usare mai le regole di un gioco in un altro. A volte, raramente, troverai la stessa regola. A volte, ancora più raramente, troverai che la stessa regola nei due giochi fa la stessa cosa (la cosa non è scontata, anzi è molto più probabile che questo non succeda). In quel caso meravigliati e poi vai avanti.