rispondo direttamente al 1° post di apertura topik
nella mia esperienza personale ho riscontrato che la "flessibilità" di cui si parla sia una pia illusione generata PER CONTRASTO dalla diversa struttura dei giochi Moderni (a quanto pare New Wave è un termine per varie ragioni deleterio u_u).
mi spiego
il giocatore Tradizionale è abituato a giocare in maniera INCOSCIENTE, anche il powerplayer o il rule-lawyer ... quando si siede al tavolo da D&D nessuno gli dice cosa fare e come farlo.
TUTTI al tavolo si aspettano un certo comportamento e contributo, e a volte lo esprimono anche con notevole forza passivo-aggressiva attraverso vari mezzi sociali ... ma nessuno dice mai in chiaro queste cose.
Io creo il mio personaggio, ma è un personaggio VAGO ... so che sono un "guerriero" ma non ho indicazioni ESPLICITE su cosa ciò significhi.
Stesso discorso vale anche per quei gruppi che invece un pò parlano e magari dicono "sarà una campagna più sull'investigativo, ok?" ... parole, etichette, ma zero informazioni su cosa significhino in concreto per il gioco al tavolo.
Il senso di "vuoto" è approfondito poi dal design wargamista di tutti i Tradizionai, per cui io bene o male so cosa ci si aspetta da me in combattimento fisico (ovvero l'unica area di gioco effettivamente regolamentata) e il resto è lasciato a 4 regolette in croce e al più generico giudizio del GM.
In tal maniera quando alla fine AVVERTO un paletto o una limitazione spesso non lo attribuisco al gioco, ma alla regia dello specifico GM (anche perchè in effetti un diverso GM potrebbe consentirmi di agire diversamente) o dello specifico Gruppo.
Risultato: io gioco seguendo una vera e propria ENCICLOPEDIA di regole non scritte, ma che appunto in quanto tali mi risultano invisibili ... le do per scontate ... non sono cosciente di esse.
In tutti i giochi Moderni invece le regole sono spesso taaante di meno e molto meno castranti, ma sono TUTTE esplicite, sempre.
Io passo da uno stato di incoscienza in cui "faccio il guerriero" senza davvero avere idea di cosa ciò significhi ... ad uno stato di acuta consapevolezza: faccio la tal cosa, la faccio nel tal modo, inquadrato nel tal contesto.
E' evidente, esplicito ... esiste in maniera palese E QUINDI mi pesa.
Se il GM mi dice (come accade nel 99% delle volte) "no, non lo puoi fare" va bene ... non è il gioco, è LUI ... e c'è sempre la speranza di ottenere uno strappo alla regola manipolando la Persona-GM nella maniera giusta.
Se il GIOCO mi dice "no, non lo puoi fare" allora è diverso ... sono limitato, non ho possibilità di appello o trattativa.
In realtà il risultato finale pratico è IDENTICO (e francamente la seconda opzione elimina non pochi problemi di varia natura sociale) ma è la PERCEZIONE che cambia.
Ergo il problema della flessibilità è, nella mia esperienza personale, 99% una questione di pura percezione