Io l'ho provato in entrambi i modi alla scorsa INC, giocando con Mario, Paul e Danielle.
La prima partita, col quaderno, è venuta bene, senza dubbio.
La seconda, senza, è venuta decisamente peggio.
Tuttavia, avendoci giocato solo in quell'occasione, non saprei dirti quanto è stata importante l'assenza del quaderno ai fini della giocata e quanto abbiano inciso altri fattori (uno su tutti: il poco tempo a disposizione).
Però posso dirti le mie impressioni.. Il quaderno da un lato aiuta a... scrivere una favola, e quindi anche la scelta delle parole e dello stile (semplice) ha il suo peso. Fra l'altro, ogni volta che scrivi una frase, hai la tentazione di rileggere anche quelle precedenti, e vedi questa favola che prende forma e che, tutto sommato, è anche divertente da leggere.
Inoltre il dover scrivere fa riflettere sulla scena appena descritta, fa prendere tempo a tutti quanti per decidere bene cosa fare dopo ed immaginare i possibili sviluppi. E dopo aver scritto la frase, quando la leggi ad alta voce hai sempre una specie di feedback da parte degli altri giocatori, che annuiscono, sorridono, ridono eccetera.
Il ritmo RALLENTA.
Questo significa che si entra un po' in quella dimensione fiabesca che caratterizza le favole che vengono raccontate oralmente: con discorsi diretti, frasi dette lentamente (devono essere capite dai bambini... e certe volte sono raccontate prima di andare a dormire)...
Tutto questo è certamente positivo.
Di contro, il dover scrivere spezza un po' il ritmo, rallenta la narrazione e la giocata. Capita che i giocatori si distraggano, sbadiglino, pensino ad altro.
In definitiva, se hai il gruppo giusto (che segue la storia e vuole calarsi in questo ritmo un po'... particolare) disposto ad essere PAZIENTE mentre qualcun altro scrive, l'esperienza sarà senz'altro migliore. Se invece i giocatori tendono a distrarsi, oppure scrivono la frase "così come viene"... il taccuino potrebbe anche avere l'effetto opposto...
Del resto Do è un gioco particolare (che io immagino colorato coi pastelli a cera) e che non è per tutti i gusti.
A me, ad esempio, che sono "esperto" di favole (o fiabe, ad usare un termine più corretto), in fin dei conti il gioco non è piaciuto così tanto. Non è male, è carino... ma io gli darei la sufficienza... cioè ci giocherei sì, ma una volta ogni tanto, quando sono dell'umore giusto.
Per giocare bene a pilgrim devi tornare ad avere quattro anni : )
Nella nostra prima partita, per dire, io ho fatto dei disegnini naif, e quando scrivevo il diario mi veniva da tirar fuori la lingua, come fanno i bambini quando si concentrano in qualcosa, ad esempio quando colorano...
Se riesci ad entrare in QUELLO spirito, ti divertirai molto e SI', tu vorrai prendere in mano il taccuino e scrivere con la tua "bella calligrafia" la frase giusta.