Per "setting pervasivo", se non mi sbaglio, non si intende di solito il fatto di giocare in continuazione nel mondo reale? (una cosa tipo Pathos, insomma).
Boh, forse mi confondo e comunque non è nel glossario...
La scarsità di gdr con setting molto dettagliati nei giochi forgiti credo dipenda soprattutto dal tempo che ci vuole per scriverli (e dal fatto che l'importanza di un setting iperdettagliato, unica differenza fra i "tradizionali", è parecchio sgonfiata quando puoi agire sul sistema). Però ce ne sono, Near ormai con le aggiunte di Eero è gigantesco (anche troppo, lo preferivo più piccolo).
Molti giochi poi, tipo Apocalypse World e Trollbabe, partono senza un setting specifico ma prevedono che venga costruito in gioco, diventando sempre più dettagliato.
Però una cosa che si è vista, a livello pratico, è che più definisci il setting, meno devi definire i personaggi. Perchè se definisci molto sia setting che personaggi hai automaticamente definito anche la situazione e ingessi il gioco (in pratica hai fatto rientrare il megaplot dalla finestra). E' un errore (o almeno, di solito lo è, non so se ci sono maniere di evitarlo) l'avere personaggi che partono con obiettivi e personalità molto ben definite in un mondo delineato e "prefissato" nei minimi dettagli. (guarda per esempio come danneggia il gioco partire in Trollbabe con una trollbabe con obiettivi ben definiti prima di iniziare a giocare)
[edit: crosspost con Claudia]