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Fa davvero male leggere cose false?

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Matteo Stendardi Turini:
Che tra l'altro nemmeno è vero. Fra le persone che conosco/di cui ho sentito parlare, di solito quelle meno interessate alla politica/storia/mondo reale tendono soprattutto ad andare in discoteca alla ricerca di punti da segnare (e votano perlopiù Berlusconi), non leggono Harry Potter. Anzi, spesso non leggono proprio libri. E il fatto che votino in maggioranza Berlusconi mi sembra una buona ragione a supporto dell'idea che siano più facilmente influenzabili dei lettori più o meno regolari.

Moreno Roncucci:
Effettivamente, le persone che conosco più plagiabili, che credono ad un sacco di frottole, praticamentre indifese di fronte ad ogni propaganda, sono proprio quelle che leggono meno o comunque si nutrono di minore "fantasia".  Ci sono eccezioni ma sono così rare da farmi credere che comunque la cosa sia correlata.

In ogni caso, storia fantastica o no, magia o no, leggere storie ti fa entrare nella vita di altri. Con tutte le distinzioni del caso, c'è opera e opera, e non discuto che ci sia in giro una notevole massa di opere deleterie per mille altri aspetti. Ma già il fatto di "immaginare" è una difesa del cervello dall'ottusità e dal fanatismo. Quelli che non hanno questo "allenamento" si notano, quando ci parli.

(non sto parlando solo del consumo di prodotti commerciali, ma in generale dell'immaginazione e del mettersi nei panni di altri. Un bambino che gioca a cowboy e indiani lo fa, anche senza consumare un prodotto commerciale. Un bambino costretto a lavorare in miniera probabilmente no, anche se non certo per colpa sua... vorrei chiedere ad Odifreddi se potrebbe quantificare il vantaggio che il secondo bambino avrebbe nei confronti di santoni e truffatori...)

Oltretutto, credo ci siano dati che smentiscono in pieno la sua tesi... visto che lui parla anche di religione e miracoli, ritiene che nel 1400, diciamo, prima della TV e quando i libri erano fuori portata dalla gente comune (e persino la messa era in latino, quindi i fedeli non capivano quello che diceva il prete), la gente credeva molto meno a santi e miracoli.  O no?

Mauro:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-08-22 16:46:34 ---visto che lui parla anche di religione e miracoli, ritiene che nel 1400, diciamo, prima della TV e quando i libri erano fuori portata dalla gente comune (e persino la messa era in latino, quindi i fedeli non capivano quello che diceva il prete), la gente credeva molto meno a santi e miracoli.  O no?
--- Termina citazione ---
La religione e il mito immagino rientrino nei prodotti di fantasia di cui si parla, quindi quell'influenzabilità sarebbe dovuto - secondo il suo ragionamento - immagino all'esposizione a simili cose.

Aggiunta: Esposizione cui si sommerebbe la non esposizione ad argomenti elevati quali quelli scientifici.

Paolo Busi:
A mio parere Odifreddi fa una bella semplificazione, miscela la Bibbia, Omero, Tolkien, Dante e Nietzche e arriva a dimostrare quello che fin dal principio voleva dimostrare; cosa sia, però, lo sa solo lui.
 
Innanzitutto le storie sono la più antica maniera di trasmissione di esperienze e di valori, fantastiche e non: invece di menartela col non seguire gli sconosciuti proponendoti una statistica sulle vittime di aggressioni, ti racconto Cappuccetto Rosso in versione originale (senza l'intervento del Cacciatore) e capisci al volo il concetto.
 
Poi, i bambini attraversano - che a Odifreddi piaccia o no - una fase animistica, dove il Fantastico domina ed è più facile per loro credere all'albero che cammina che alla fotosintesi clorofilliana. In questa fase la Chiesa entra a gamba tesa? Vero, però a vigilare sui bambini ci dovrebbero essere gli adulti e qui il discorso ci porta lontano e la colpa non penso sia di Dante.
 
Il problema di fondo è che al mondo ci sono quelli che vogliono sapere e quelli che vogliono credere e le due posizioni non le sposti né con Tolkien, né con Geochimica Vol. I & II. E chi vuole credere non lo fa perché a scuole gli hanno fatto conoscere l'Iliade, ma perché è più facile, meno faticoso.
 
Venendo a noi e ai GdR: fanno vivere fuori dalla realtà e contribuiscono alla visione di Odifreddi: sì. Questo è un male? No.

Salkaner il Nero:
 
--- Citazione ---Oggi qualunque scrittore o attore da quattro soldi, per non parlare di uno da milioni, riceve più attenzione ed esposizione di qualunque premio Nobel
--- Termina citazione ---

E Odifreddi ne è l'esempio lampante: nessuno praticamente sa cosa abbia scritto di interessante di ciò che sa fare (il matematico=) mentre è notissimo per ciò che non sa fare (tutto il resto :-D )

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