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Fa davvero male leggere cose false?

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Mr. Mario:
Il mio punto di partenza è che io studio matematica per diventare insegnante. Quindi, quando dice che:


--- Citazione ---Quand’essi approdano all’asilo, incominciano a ricevere i rudimenti di una visione magica del mondo popolata di angeli e demoni, miracoli e castighi divini, roveti ardenti e nubi parlanti, ciechi guariti e morti risorti, che continuerà a essere contrabbandata nell’ora di religione di tutte le scuole.

In quelle stesse scuole, verranno anche sistematicamente impartiti insegnamenti letterari e filosofici dello stesso genere, dagli dèi omerici dell’Iliade e l’Odissea, alla schizofrenica voce del daimon socratico, ai regni dell’aldilà della Commedia dantesca, ai deliri idealisti di Hegel e Croce, al motto nietzschiano che “non ci sono fatti, solo interpretazioni”.
--- Termina citazione ---

Non posso fare a meno di chiedermi se lui conosca bene il mondo della scuola, o non ne abbia solo una cattiva esperienza. Conoscete scuole in cui si fa più religione che matematica? O studenti che credono al mondo dell'Odissea più che a quello che gli viene mostrato nelle lezioni di economia o di biologia? Libri di filosofia che saltano Locke, Hume e il positivismo? Professori di italiano che quando arrivano all' <Ahi, serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta> non fanno riflettere gli studenti sulla situazione politica di allora o quella attuale?

La schizofrenica voce del daimon socratico tuona in tutte le aule dei dipartimenti stessi di matematica, che viene il più delle volte insegnata con un piglio decisamente platonista, trascritta direttamente dall'iperuranio.

Un'apprezzamento per la finzione è incompatibile con il pensiero scientifico, lo soffoca nella culla? Non credo proprio. Gli stessi babilonesi che inventavano storie degli dei sulle costellazioni, le conoscevano talmente bene e facevano osservazioni di tale costanza e precisione che oggi facciamo persino fativa a immaginare senza i nostri telescopi e i nostri computer. Mentre Omar Khayyam faceva passi da gigante nell'algebra, scriveva i suoi versi e lodava Allah. Newton gettava le basi della scienza moderna e allo stesso tempo si divertiva ad avvelenarsi col mercurio e i suoi studi di alchimia.

Il punto secondo me è un altro. Ovvero che alla base della scienza, ma anche di una buona informazione a livello politico ed economico, è fondamentale una cosa: la curiosità. Il chiedersi come le cose funzionano davvero, e perché. Senza questo, anche volendo leggere di scienza, come si sceglie tra buona scienza, e, che so, i negazionisti dell'aids, o del riscaldamento globale?

Se i ragazzi smettono di farsi delle domande, è perché hanno letto Harry Potter e si sono convinti che la risposta è 'magia', o perché non vengono mai incoraggiati davvero a farsele?

Ashrat:
Francamente leggere che Omero, Dante, Platone ed Hegel sono "indottrinamento scolastico" e Tolkien e Guerre Stellari lavaggio del cervello pubblicitario mi fa saltare i nervi. E tanto. Odifreddi, pensando di fare un'operazione da intelettuale liberal, ricalca le posizioni ecclesiastiche più becere sui danni delle storie di fantasia che distolgono le povere menti deboli dalla verità. Il fatto che la sua sia la verità "scientifica" in opposizione a quella "rivelata" non cambia la sostanza, si tratta sempre della solita caccia al deviante.
Harry Potter fa cadere preda del diavolo... no, anzi, dei politicanti demagoghi? O invece, come dice Korin, la familiarità con le forme della narrazione ne aiuta a distinguere scopi nascosti e finalità, e a offrirci termini di paragone quando qualcuno si offre di soddisfare la nostra fame di storie con prodotti avariati?
Ma si può pensare che certe chiese e certi raduni politici siano riempiti da persone che si sono formate su Ariosto o su Poe, o è più probabile che sia la mancanza di alternative conosciute a rendere determinate narrazioni così irresistibili?
Personalmente penso che sarebbe necessario che la gente fruisse di più storie, non di meno.

Serenello:

--- Citazione da: Iacopo Benigni - 2011-08-20 16:13:43 ---Nella scorsa settimana Oddifreddi su "L'Espresso" ha enunciato la tesi secondo la quala una società invasa da storie inventate siano essi romanzi o film sia più debole e influenzabile da religiosi o politici che vorrebbero controllare la popolazione. Insomma essere bombardati, anche consapevolmente, da storie false ci induce a essere più facilmente condizionati da chi ci raconta storie false

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/menzogne-letterarie-e-verita-scientifiche/

Cosa ne pensate?

Pensate che anche i gdr facciano parte di questi "bombardamenti"? Provate per un'attimo a essere distaccati per favore.

Provate a fare finta di non giocare ai gdr: siete d'accordo con Oddifreddi?


Per me visto che i gdr sono un mezzo per creare, raccontare e diffondere storie (o almeno potrebbero esserlo ;) ) il discorso è interessante.

--- Termina citazione ---

Odifreddi con questo articolo dimostra di essere un matematico d'eccellenza.

Niccolò:
secondo me ha letto i dati al contrario. sta praticamene dicendo che il cancro causa i cellulari.

Matteo Suppo:
Non offendiamo i matematici.

anche se una cosa è vera: essere esperto in un campo non ti rende automaticamente competente in altre.

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