Allora, iniziamo con le risposte della giornata... (sono tante, temo che verrà un post molto lungo...)
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Con Paolo (Davolio) me la sbrigo presto: se nemmeno mettere "impressione" SEMPRE in corsivo per tutto il post, dopo aver scritto all'inizio " oh, guarda, un
impressione. Quindi non la devo giustificare. Funziona così, no?" riesce a far capire a cosa mi sto riferendo, e invece arrivano reazioni tipo "e adesso cazziate Moreno, ha detto
impressioni anche lui", io più che rispondere mi chiedo che senso ha scrivere risposte lunghe e articolate nei forum. Dovrei limitarmi ai post monofrase, tanto per quello che serve...
P.S.: a me pare che Tazio sia stato cazziato per la reazione a Claudia, non perchè abbia detto "impressione". Non risulta che "impressione" sia una parola offensiva, al momento...
E infatti, io alla richiesta di Khana rispondo senza offendermi...
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@Khana:
Però vedo che, chi più chi meno, quest'idea di avere diritto ad un trattamento di favore se si fa design, è penetrata un po' in quasi tutti gli interventi che leggo su queste questioni.
Io invece questa cosa non solo non la vedo in questo thread, ma proprio non l'ho mai vista.
Secondo te chi sono le persone che manifestano questa idea di avere diritto ad un trattamento di favore?
Ti sto chiedendo di fare nomi e cognomi, giusto perché se c'è invece, come penso io, un fraintendimento alla base, ognuno possa avere il diritto di aprire un thread a parte e spiegare quali siano i motivi reali per cui ha deciso di fare game design.
Rispondo più sotto, è una risposta lunga e non vorrei che scoraggiasse la lettura delle altre due risposte più importanti.
Altra cosa... è vero che si è ripetuto spesso che questo forum non ha tra le sue mission di supportare il game design, al punto che per al meno due volte (a memoria... purtroppo la funzione di ricerca non è di aiuto in questo momento), si è... "gentilmente invitato" i game designer italiani a farsi una community a parte, ma dato che si è anche detto che questa comunità è un gruppo di persone che si riconoscono in qualche cosa, per questo sono uniti, mi pare che almeno da un anno a questa parte, ci sia un certo auto-riconoscimento nell'attività di design.
Non pensi che forse sia il caso di seguire questa "richiesta che viene dal basso", e iniziare a supportare il design, visto che è la comunità che lo sta chiedendo?
Questa comunità sta
già sostenendo il Design. Tramite i commenti e riflessioni sul gioco, tramite il dialogo, e come punto di incontro e raccordo fra eventuali playtester e i designer.
Visto che il design, se non è basato sul gioco concreto, non vale nulla, sostenendo il gioco concreto e la discussione su di esso, automaticamente si crea un terreno che aiuta e migliora il design.
La cosa su cui si discute qui mi sembra diversa: l'idea che si abbia diritto a qualcosa di più in qualità di "game designer" di quello che si può avere come "semplice giocatore" . Una cosa che, come ho detto nel mio post precedente, per me addirittura ostacolerebbe il game design, in termini di risultati concreti, incoraggiandone un uso distorto come status symbol.
Sullo "stroncare"... se tu per primo ammetti che al momento nessuno sta facendo game-design per lo status, a che serve "stroncare chi fa game design per lo status"?
Non ho mai detto di "stroncare" nessuno. Ho detto testualmente "Credo che lo stroncare da subito queste aspettative faccia in primo luogo un favore a loro, ai game designer. L'altro posto dove sono state stroncate, the forge, è tutt'ora il posto dove ottengono il feedback migliore. ".
Cioè, ho parlato di stroncare "queste aspettative", e che la cosa è in effetti un altro aiuto al game design. Non una stroncatura ai designers, ma il cercare di instaurare e mantenere un dialogo più sincero e onesto fra chi inventa e chi commenta e playtesta, senza tramutarlo in un rapporto fra "autore" e "fan". Una cosa che va tutta a loro vantaggio, se quello che vogliono è un feedback più onesto e concreto.
E sul come stroncarle, ho parlato esplicitamente di "reward". Cioè non parlo di "punire" o "stroncare" nessuno (sarebbe una cosa abbastanza ridicola: "qui la status police, accosti e porga i documenti, stava guidando mostrando una richiesta di status"...) , ma semplicemente di NON PREMIARE un dato atteggiamento, e di premiarne invece altri.
In un gdr quando vuoi incoraggiare certi comportamenti agisci sui reward, non ti metti a "punire i giocatori"...
E questo "premiare" ovviamente non è una cosa da moderatori o da amministratori. E' una cosa che deve fare ogni singolo utente, se lo crede. Dare più attenzione, aiuto e considerazione a chi si pone in una certa maniera piuttosto che a chi si pone in un altra maniera. E finora su gente che gioca, grosso modo, mi pare che sia già così. Mi dispiacerebbe se cambiasse.
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Riguardo alle cose che ho visto in questo thread che mi hanno dato quell'
impressione (oddio, l'ho rifatto... chissà cosa dirà Paolo...) adesso faccio un elenco sommario. Ma premetto subito che è un elenco che ti farà dire "beh, tutto qui?". Purtroppo come hai detto tu il motore di ricerca attualmente è quello che è, e in ogni caso un conto è cercare un termine specifico, un conto è cercare "un tipo di post". Che chiave di ricerca potrei usare? Quindi andarsi a cercare esempi migliori non è fattibile. E come ho detto nel post precedente, ancora qui nel forum non mi pare di aver visto nessuno per cui la ricerca di status sia diventata il motivo principale per fare design.
Questo significa che citerò pezzi di post più ampi, che non rappresentano spesso il fulcro del post. Dettagli. Roba anche che potrei facilmente avere frainteso (e se uno mi risponde "che cavolo hai capito? Io intendevo una cosa completamente diversa!", avrei poco da rispondergli). Perchè sto parlando di cose che hanno dato un impressione generale, non di cose che mi hanno dato "la dimostrazione definitiva e inoppugnabile"
Con questa premessa, ecco l'elenco sommario.
- il post iniziale di Suna: è un post abbastanza equilibrato, che riconosce l'esistenza di casi di ricerca di status (e con questa cosa, io sarei già a posto: lo dice anche Suna. Io mica ho mai detto che sono tutti così. Cosa ho detto di diverso da Suna?). Però alla fine c'è un discorso che mi lascia perplesso, La critica al fatto che su GcG "si è in pochi ad avere un genuino interesse verso il game design italiano, e pochi sono disposti positivamente verso il playtest. Si finisce per dire "perché giocare a qualcosa di incompleto se i miei autori preferiti americani hanno creato qualcosa di completo e figo?", come se fosse una colpa voler passare il proprio tempo a giocare a qualcosa di funzionale e divertente invece di voler fare un piccolo sacrificio per "aiutare il design italiano".
Siamo solo al primo post, e già abbiamo (1) il concordare con me che certi casi esistono, e (2) l'idea che i sia una sorta di "dovere morale" (Suna non l'ha detto, è una mia parafrasi del suo discorso più lungo e articolato) a sacrificare parte del proprio tempo per "aiutare il game design iraliano"
Perchè mai dovrei avere un "dovere", per quanto piccolo possa essere, ad aiutare la creazione di qualunque gioco, e anche in questo caso, perchè dovrei dare la precedenza ad un italiano e invece magari mi interessa di più Shahida o Sign In Stranger?
Già qui c'è il rovesciamento dei termini "giusto" della questione: l'interesse per il playtest dei giochi non è più una cosa che deve generare il game designer, con i suoi post e le sue descrizioni (e magari con il credito che ha ottenuto con i suoi giochi precedenti), ma diventa un dovere di base degli altri utenti del forum.
- il resto della prima pagina: Triex parla di un suo gioco che ha abbandonato, come sua liberissima scelta e liberissimo giudizio. E pare che abbia fatto una cosa sbagliatissima a priori. Si dice che "sicuramente" c'era qualcosa di positivo e interessante e abbandonarlo è stato "sbagliato". Senza averlo mai visto.
L'impressione che ne ho ricavato io, è che triex poteva entrare nel novero dei "game designer", e che il rinunciarvi, lo smettere di provare un gioco (anche magari fallimentare, inutile, inefficace,
a giudizio di triex, e che
non interessa più a triex) sia comunque un "diminuire", un discendere da uno status più elevato.
Non so, sono l'unico che a leggere quella fina di risposte ha pensato "un momento... triex ha appena detto che come giocatore, è più contento adesso, ha trovato un gioco che fa quello che cercava di ottenere lui, hià fatto. Si è risparmiato un sacco di fatica e di playest fallimentari prima di trovare le procedure giuste, e in cambio adesso gioca e si diverte subito. in che maniera questo sarebbe un danno per lui?
E perchè triex, finchè è un game designer, ottiene automaticamente fiducia sul fatto che il suo gioco è sicuramente valido e meritevole... ma appena smette quei panni, e diventa un "semplice giocatore"... non gli da' più retta nessuno, e il suo stesso giudizio sul suo stesso gioco (che lui è l'unico che lo abbia mai letto) viene tranquillamente ignorato o considerato sbagliato a prescindere? Cavolo, è sempre triex, come mai da game designer ogni cosa che fa è giusta, ma se non è più un game designer non può più nemmeno commentare il suo stesso gioco?
Anzi, triex dopo viene accusato di in pratica di avercela contro i game designers... come se fosse un "traditore" che ha "abbandonato il club"!

(a questo momento, triex in questo thread è l'unico caso dato per accertato di "persona che ce l'ha con i game designer" - anche se non capisco da cosa derivi questa idea. Adesso immagino di essere stato inserito anch'io nell'elenco. Di Mattia invece non si può dire, perchè è un game designer...
- Pagina due: della replica di Suna a Claudia si è già parlato parecchio e quindi la salto. Passo quindi al post di Manfredi. che dice"Penso che chiunque debba provare a fare quel che cavolo gli pare.". Giustissimo.
Però lo applica solo a chi fa game design. Non a chi gli risponde o a chi dovrebbe fargli da playtester. Loro no, non possono fare quello che gli pare.
Perchè il resto del suo intervento è una definizione di COSA gli si può dire e di cosa NON gli si dovrebbe dire (e allora dove è andato a finire il "ciascuno fa quel gli pare"?)
In particolare, secondo Manfredi, non si possono fare osservazioni sull'opportunità di mettersi a fare design di un certo tipo senza avere ptaticamente alcuna esperienza di giochi di quel tipo. la classica "dovresti giocare di piì, prima".
Solo che quello è invece il consiglio migliore che si può dare a gran parte di quelli che postano su gcg riguardo ai giochi che stanno facendo! (sono solo io che noto questa strana proporzione inversa? Con le dovute eccezioni - Khana a cui sto rispondendo, per esempio - molti di quelli che vedo fare game design - mettendo in questa categoria anche quelli che vogliono giocare CnV nel mondo di Warhammer 40k, perchè per me è game design - sono quelli che giocano di meno, o hanno giocato di meno, come se il game design fosse spesso spinto dalla scarsità di occasioni di gioco, e non viceversa.)
Perchè solo il game designer può fare quello che gli pare, e gli altri no? Nemmeno quando la loro esperienza gli dice, con chiarezza cristallina, che quello che il game designer non gli vuole far dire, è proprio il consiglio di cui ha più bisogno?
Su questo concordo con l'intervento di Domon: "credo che chiunque possa fare il cazzo che vuole, e che a volte sia sensato e logico consigliargli "ancora un pochino di esperienza" prima di farlo. ma non è necessario che ascolti.". Con il corollario "ma se non ascolta, poi non si lamenti dei risultati" (e per risultati, intendo anche l'eventuale disinteresse del forum. Perchè gli altri dovrebbero essere obbligati ad avere fiducia?)
A seguire, lo scambio fra Khana e Domon che ribadisce queste due posizioni, non sto a ripetermi.
Ecco. Nulla di particolarmente eclatante. Come ho detto, non ho mai detto "ah, ecco qui, questa è la prova definitiva e inconfutabile". Ma cose dette, o date per scontate, o sottaciute, che mi hanno dato da subito una gran brutta sensazione su questo thread.
[crosspost con Matteo]