Powerpoint Karaoke

[Serenello]

'azzo è? direte....

E' uno "sport" inventato in Germania.
Il fortunato di turno deve illustrare ai presenti una presentazione (meglio se in powerpoint) di cui ignora completamente il contenuto. La presentazione può essere stata pescata a caso dall'internet per esempio.

Qui trovate il wikipedia in eng: http://en.wikipedia.org/wiki/Powerpoint-Karaoke

Sembra una minchiata, ma nella sua forma più concreta (spiegare il contenuto delle lastrine usando figure retoriche) richiede una capacità di improvvisazione non indifferente.

Qui trovate un video che viene fuori cercando 'powerpoint karaoke' sul tubo. in ita non mi sembra ne esistano, ad oggi.

http://www.youtube.com/watch?v=2sOQtvQ1oDE

[Matteo Suppo]

Perché meglio se in powerpoint?


Anyway per quanto mi riguarda possiam farlo quando volete u.u


Anche a Cottocon. O gnoccocon. O qualunque con con proiettore.

[Riccardo Rossi]

L'ho fatto varie volte in allenamento di improvvisazione teatrale.
Le famose presentazioni di invenzioni assurde 
"adesso presentaci il tuo svuotabolle a fissione mancina e spiegaci perchè salverà il mondo dal problema del parcheggio selvaggio" 

[Mauro]

"adesso presentaci il tuo svuotabolle a fissione mancina e spiegaci perchè salverà il mondo dal problema del parcheggio selvaggio"

Stai presentando l'invenzione che risolverà il problema dell'inquinamento e ti viene dato in mano - come invenzione - un elmo da centurione. Buona fortuna.
Con la presentazione però sembra decisamente figo.

[Riccardo Rossi]

Vero, c'è anche la consegna dell'oggetto, come il vibratore cura calvizie 
Comunque con la presentazione in powerpoint è fico 

[Ariele Agostini]

ma... ma... ma è bellissimo!
Ok, voglio farlo

[Rafu]

Potremmo anche tentare la variante: Ipoteticon II: queste sono le foto, ora raccontaci la convention.

[Zachiel]

Mi ricorda un po' quel GDR-lampo dove si simula il debriefing di un larp.
Ad ogni giocatore viene dato un bigliettino con scritto in due parole la sua opinione e lui deve fingere di avere appena finito il larp e spiegare agli altri che impressione ne ha avuto, basandosi sul bigliettino.

E' un po' diverso, perché bisogna basarsi anche su quello che hanno detto gli altri ma il meccanismo "vedo qualcosa e tento, sul momento, di parlarne come se fossero idee mie" c'è.


A proposito, qualcuno se ne ricorda il nome?

[Matteo Suppo]

Una variante di quel che dice Zachiel si potrebbe fare qui sul forum.


Ai partecipanti vengono mandati dei PM che contengono delle opinioni sul BM. Per esempio:


"Il simulazionismo non esiste"
"I dadi sono gamisti"
"la coerenza è offensiva"
"conflict resolution pure per cuocere le uova"
"l'ennesimità delle creative agenda indica la possibilità di iterare le stance su una serie di authority, poiché il principio di czege non entra in contrasto con la legge dei grandi numeri"


E poi li si mette in un thread a non capirsi. A me piacerebbe un sacco xD


Però in effetti di solito succede già normalmente


Variante 1: è vietato parlare di gioco concreto
Variante 2: è obbligatorio parlare di gioco concreto

[Zachiel]

Ah nel gioco che dico io ci sono anche quelli che interpretano gli organizzatori del larp ed anche loro hanno il bigliettino... e parlano per ultimi.
E quindi mi sono ritrovato ad argomentare che sì, è vero, i temi non erano propriamente epici come qualcuno si aspettava, ma che potevate pretendere da un evento intitolato "la grande zuffa degli elfi gai e dei goblin sodomiti"?

Nella versione di Triex, suppongo che costoro dovrebbero pure scrivere in verde.

E poi quando vogliamo mandare in confusione qualcuno gli linkiamo una pagina a caso di quel thread, ma non la prima dove si spiega il gioco XD

[Matteo Suppo]

Ah, se lo facciamo ho già pronte tutta una serie di tesi stupende, con annesse anche eventuali metafore, tipo: "i giochi indie sono una comoda automobile" o "i giochi indie sono come le torte"

[Paolo "Ermy" Davolio]

Ragazzi vi prego smettetela non riesco a smettere di ridere!!!! xDxDxD

[Mattia Bulgarelli]

LOL.

Really: LOL!

[Rafu]

A proposito, qualcuno se ne ricorda il nome?

Retrospect, di Evan Tomte. Uno dei giochi compresi nel volume Norwegian Style.
Fu anche tradotto in italiano da Andrea Castellani col titolo: "Col senno di poi".

Ipoteticon, che ho portato a EtrusCon, ne è una semplice variante.

[Zachiel]

A proposito, qualcuno se ne ricorda il nome?

Retrospect, di Evan Tomte. Tradotto in italiano da Andrea Castellani col titolo: "Col senno di poi".

Sapevo che mi avresti saputo rispondere.

Oppure potremmo prendere nomi di "giochi di ruolo coi nomi buffi" e tentare di spiegare di cosa parlano senza averli letti.
E fu così che Breaking the Ice divenne un gioco sulle disavventure di un barman in erba.

Ah, se lo facciamo ho già pronte tutta una serie di tesi stupende, con annesse anche eventuali metafore, tipo: "i giochi indie sono come le torte"

"Sì ma ti tocca tenerle in frigo, io i miei biscotti li posso anche tenere in camera di ognuno ed accontentare tutti."

Tornando in-topic... parpuzio è come un power-point, per farlo funzionare devi settare un sacco di cose tu.