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Spione PbF 1 - fase 4 - Crisi
Claudia Cangini:
A questo punto, visto che nessuno vuole/può muovere passiamo alla lettura delle carte.
Signor Roncucci, tocca a lei.
Moreno Roncucci:
Hedwig guarda Thomas per qualche secondo, come incredula, mentre il suo ex marito le fa quella richiesta, appellandosi al loro passato amore e al figlio, che sta venendo operato proprio in quel momento... poi l'espressione si fa dura, rabbiosa, e con rabbia inizia colpirlo, forte, con pugni, calci, poi prendendo una scopa dallo sgabuzzino "lasciaci in pace, vattene via, VIA!!! Non tornare mai più nelle nostre vite, VIA, VIA, VIA!"
Thomas fatica a difendersi dalla furia della donna, subisce un colpo alla testa, due, cercando inutilmente di difendersi, finché non riesce ad afferrare la scopa e dare un forte strattone, che fa perdere l'equilibrio a Hedwig ostacolata dai tacchi alti. La donna cerca inutilmente di reggersi aggrappandosi ad uno scaffale che non regge il suo peso, e viene trascinato giù con lei facendole cadere addosso barattoli e stracci. Con un rumore sordo, Hedwig cade al suolo e pare quietarsi.
Toccandosi la testa dolorante, Thomas va per aiutarla a rialzarsi, dicendo "Capisco come ti senti, ma ti prego, devi...". Si interrompe sentendo le proprie dita bagnarsi, mentre cerca di rialzarle la testa. Solleva le proprie mani e sono bagnate di rosso, mentre una pozza dello stesso colore si allarga sempre di più. Di fianco alla testa di Hedwig nota solo adesso una valigia metallica con vari utensili, che doveva essere sullo scaffale...
Hedwig è morta.
Marco Costantini:
Due ore dopo, il rimbombo di uno sparo squarcia la quiete della periferia. Alcune cornacchie sonnecchianti appollaiate sui rami spogli di una vecchia quercia spiccano il volo al sentire quel botto improvviso.
Nel vecchio casolare abbandonato davanti alla quercia che gli uccelli avevano scelto come ricovero giace il corpo di Thomas Baum.
E' seduto in una stanza spoglia e sporca, sull'unica sedia presente. La testa è riversa all'indietro, le braccia cadano senza vita lungo i fianchi. A terra, poco lontano, lo scintillio del ferro di una rozza rivoltella cattura la poca luce presente.
Cosa avrebbe potuto fare se non questo? Esisteva un altro modo per chiudere la partita senza altri "incidenti". Esisteva forse un altro modo per espiare tutte le sue colpe? Thomas aveva a lungo sperato che una simile possibilità esistesse, ma si era ben presto reso conto con sgomento che non avrebbe potuto che peggiorare la situazione. Suo figlio era in un letto d'ospedale per causa sua; aveva ucciso sua moglie. E presto i suoi "superiori" sarebbero venuti a cercarlo per fargli fare la stessa fine di molti altri spioni che si erano non solo resi inutili, ma addirittura pericolosi. Tanto valeva fare la prima mossa.
Forse era un gesto da vigliacco e, arrivato alla fine dei suoi giorni, ne aveva una certezza limpida e dolorosa.
Per tutta la vita non aveva fatto che scappare dalle proprie responsabilità. Il colpo di pistola che da lì a poco si sarebbe sparato in bocca era l'ultima delle sue fughe.
Pensò al corpo di Edwig, immobile in quella pozza scura di sangue. Pensò a Chris e a quanto poco gli avesse dimostrato l'amore profondo che in realtà gli voleva. Per un istante pensò all'altra donna e al frutto abbandonato del loro amore.
Poi premette il grilletto.
Thomas è morto.
Marco Costantini:
Un'ora prima di suicidarsi, Thomas doveva fare due telefonate.
La prima fu alla polizia. In una telefonata anonima di breve durata denunciò Schulz, facendo saltare la sua copertura.
La seconda, quella che non vedeva l'ora di fare, era allo stesso Schulz.
"Ti ho denunciato, brutto figlio di puttana" disse ansimando Thomas quando gli rispose la voce dell'handler.
"Ormai la tua copertura è saltata" continuò quasi sibilando.
Silenzio.
"E come mai me lo verresti a dire Thomas?" rispose Schulz con una freddezza eccessiva, che tradiva paura.
"Perchè voglio che tu non ti faccia più vedere! Lascia Berlino! Tornatene in quel buco umido e maleodorante dal quale di sicuro sei uscito e sparisci da qui!".
"Se anche fosse vero ti trascinerei a fondo con me, lo sai questo vero Thomas?" rispose l'altro velenoso.
"Non preoccuparti per me ! Ho preso la mia decisione e ti assicuro che non ho nulla di cui preoccuparmi! Scappa "Schulz"! Ti conviene".
Agganciò la cornetta e si asciugò la fronte con la manica. Stava tremando, ma ormai il dado era tratto. E così avrebbe allontanato Schulz e tutta la merda che si portava dietro dalla sua famiglia. O almeno sperava.
Uso il K cuori per far saltare la copertura di Schulz. Ho fatto fare la denuncia alla polizia perchè non mi veniva nulla di meglio in mente, ma se vi viene in mente un modo più efficace di farlo, proponete pure.
Moreno Roncucci:
Dunque, la giocata è interessante...
Da regola, tu puoi narrare solo cose POSITIVE PER IL TUO PERSONAGGIO. Ma da come l'hai raccontata, ci potrebbe stare benissimo che il suicidio per Thomas sia stata la fine di un incubo, una liberazione, e quindi una cosa positiva.
La cosa interessante, è che a causa della regola citata prima, la cosa non è ambigua. Come "responsabile di Thomas" hai l'autorità di dire, facendo questa mossa, "è così oggettivamente. E' una cosa positiva per Thomas". Ha in pratica il "certificato dele regole" sul fatto che sia positiva. Ed è un affermazione "forte", una di quelle "cose da dire su temi di interesse umano" che fanno il narrativismo (e storie memorabili) 8)
E' di cose come questa che parlavo nell'estenuante thread Domanda: ma che è la STORIA ?. Chi è al tavolo (o meglio, in gioco) conoscendo quella regola, ha una percezione di quella mossa (come un affermazione inequivocabile) che una persona che leggesse quel testo in un libro non avrebbe.
Vabbè, basta divagazioni sulla teoria, volevo solo dire che se Marco non è convinto che quella sia stata veramente una cosa positiva per Thomas, può ancora cambiarlo (tanto per tutto il resto della fase si dovrà parlare solo di Gretchen)
Ah, ANCORA Thomas non ha svelato nulla (non a un altro personaggio) della sua trasgressione, ma la cosa non significa che non possa ancora farlo in futuro. Potrebbe aver lasciato una lettera, potrebbe aver lasciato un testamento, o forse si verrà a sapere in una maniera ancora diversa.
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