Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Ieri ho tirato un conflitto.
Hoghemaru:
tecnicamente il combattimento di d&d è un conflitto con una posta fissa: uccidere l'avversario.
tutte le task contenute in quel conflitto sono volte all'ottenimento della posta (una serie di attacchi e manovre per ferire e non farsi colpire), che poi non sempre quella posta sia garantita è una questione da Bravi Master ("il png è troppo importante per morire" etc...).
che il tutto sia tremendamente noioso e anti-estetico è un'altro discorso ;)
Mauro:
È già stata data una definizione: "È una meccanica che usi quando due personaggi entrano in contrapposizione"; o, per usare le parole di Moreno, un gioco usa una risoluzione di conflitti "se il suo speciale e particolarissimo sistema di risoluzione [...] si attivava quando c'era un conflitto di interesse fra personaggi diversi".
Per sapere se le definizioni che riporti (qui trovi quelle sul sito della Forgia, leggermente diverse) sono antiquate o cosa ti rimando a Moreno.
Parentesi:
--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-08-09 02:06:15 ---non importa che un "combattimento" in italiano sia un sinonimo di conflitto (= guerra infatti). E non importa che ci sia opposizione, l'albero o il mob
--- Termina citazione ---
Nessuno ha detto che è conflitto per questioni di sinonimia; mentre l'opposizione c'è nella definizione che tu stesso riporti: When using this technique, inanimate objects may be considered to have "interests" at odds with the character, if necessary. Anche la definizione della Forgia lo esplicita: A Technique in which the mechanisms of play focus on conflicts of interest. "Conflitto", in questo ambito, è inteso come conflitto d'interessi.
Manfredi Arca:
In effetti mi occorre una definizione che possa essere per tutti la base di un dialogo, altrimenti non se ne cava niente. Difatti rimango con enormi dubbi.
Mi riferisco a :
"È una meccanica che usi quando due personaggi entrano in contrapposizione"
"si attivava quando c'era un conflitto di interesse fra personaggi diversi"
Non esclude tutti i conflitti di cnv senza che ci sia un personaggio che si oppone.
Cosi come un conflitto in cui devo guidare su una strada tutte curve senza freni che ha preso fuoco per arrivare in tempo a disattivare la bomba. Non ci sono personaggi che si oppongono, è il contesto.
Il che, IMHO, la invalida. A meno che questi due esempi non siano conflitti, ma task.
Ma in ncas per fare il secondo tiro un conflitto, non le singole azioni.
Mi chiarificate?
Grazie mille.
Niccolò:
ti confermo che è così, ma devo farti notare che non è la scala a fare il conflitto. è la "filosofia". nel task tiri "se potresti fallire" e soprattutto "se l'azione è pericolosa e potrebbe avere brutte coseguenze". e tiri sperando di completare un'azione.
nel conflitto tiri "se è interessante, se hai una contrapposizione che ti contrasta per motivi interessanti". e tiri sperando di ottenere un risultato
a volte ci sono sovrapposizioni, specie se vai a prendere i casi limite, ma in generale la differenza dei due è chiara.
Manfredi Arca:
Grazie, Niccolò.
Difatti io non rilancio in Cnv perchè potrei fallire, ma io rilancio per costringere l'altro a lasciare la posta perchè è la posta che mi interessa ottenere.
Siamo d'accordissimo.
E sono d'accordo anche con Mauro.
Quell'esempio della macchina in fiamme è un conflitto di interesse tra me e l'oggetto.
Non riesco a vedere però il combattimento di D&D come un'insieme di azioni con la posta fissa "sconfiggere l'altro". Quelle azioni mi appaio del tutto conformi alla definizione di task.
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