Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Il caso concreto del mio gruppo di gioco.

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Moreno Roncucci:
La diagnosi, nel caso di A, non è molto ottimistica.  Non avendo non dico conoscenza, ma nemmeno passione, per alcun tipo di storia, è molto probabile che si disinteressi di quell'aspetto sempre, o che non lo trovi appagante senza il tatticismo, e quindi o vi rassegnate a giocare ad un wargame recitato, o giocate senza di lui.

La speranza però non è perduta, ed è attaccata a quello che dici sul fatto che non si blocca SEMPRE, ma solo in combattimento. Cioè, quando appunto punta al tatticismo. E viene spiazzato da giochi che non ne hanno molto o che gli chiedono di interpretare anche in combattimento (cosa che di solito nei vecchi gdr non si fa mai: "o interpreti o tiri i dadi" e altre fesserie simili...)

Possibili soluzioni: fargli vedere che la narrazione conta, o togliergli ogni minimo tatticismo. La seconda soluzione è più radicale e lo pone subito di fronte al dubbio "mi diverto"/"non mi diverto" e quindi potrebbe essere utile come metodo "nuota o affoga", o impara o se ne va. La prima è più graduale ma presenta un altro rischio: che impari a fare "tattica con la narrazione" e passi dal non narrare niente a fare quelle orrende sbrodolate che il GM deve continuamente tagliare, limitare o cancellare per mantenerlo nelle regole del gioco.

Lo conosci tu, lo sai tu quale di questi due metodi potrebbe funzionare meglio. Per il primo ti serve un sistema in cui i dettagli narrati abbiano un importanza notevole (quindi, più CnV che AiPS, tanto per fare un esempio), per il secondo vanno meglio giochi come polaris o Spione.

Sono comunque suggerimenti molto vaghi che vanno tarati sui gusti dei giocatori. Niente può sostituire la passione per un dato "colore" o un dato tipo di storie, non c'è sistema che tenga. Fai prima probabilmente a dirci tu cosa intriga il tuo gruppo e gli fa venive voglia di giocare. (fra l'altro noto adesso che questo thread ha una terrificante carenza di gioco concreto, stiamo discutendo da tre pagine senza nemmeno sapere se A non descriveva in CnV o Shock, che sono cose un bel po' diverse...)

Moreno Roncucci:
Ah, e una cosa molto importante, che dò un po' troppo spesso per scontata ma che andrebbe ribadita più spesso: scordati di "addestrarlo" di nascosto, contro la sua volontà, o di fargli apprezzare certi giochi "senza che se ne accorga".  Sono cose che avvelenano il clima al tavolo e basta, e non funzionano MAI.

Non esiste il "gioco miracoloso" che di colpo lo faccia giocare narrativista senza che lui lo voglia. Al massimo ci sarà un gioco che lo interesserà abbastanza da farlo provare, e vedere se si diverte, ma comunque non potrà farlo a sua insaputa.

Non dico di mettersi ad elencare "dove sbaglia", che è controproducente, ma lo spiegare bene come si gioca ad un certo gioco, sì.

P.S.: l'assenza di esempi concreti poi mi ha fatto dimenticare una possibilità molto comune che appunto si vede subito con esempi: la possibilità che sia solo panico da foglio bianco, e sia dovuta al fatto che state zitti ad aspettare che parli invece di giocare tutti insieme (vedi capitolo al riguardo di CnV)

Rafu:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-08-04 08:03:26 ---Ora, il combattimento di Contenders funziona perfettamente senza descrivere nulla. L'ho visto con i miei occhi. Ho visto giocare le carte con i numeri sopra, segnarsi le conseguenze numeriche, e poi proseguire per un altro round senza descrivere un solo pugno.
[…]
Dalla descrizione che ne ha fatto Manfredi, cosa farebbe "A"? Con un gioco che richiede per funzionare anche meno descrizioni di D&D? Racconterebbe nei dettagli il combattimento, o direbbe solo "gioco questa carta" come se giocasse a briscola?

--- Termina citazione ---

Sì, tutto questo è evidente anche a me. Ma se le cose si mettessero così:
- Il gioco "non descrittivo" di A. impedirebbe il gioco "descrittivo" degli altri? No.
- A. avrebbe comunque un qualcosa "a cui interessarsi" nel gioco? Sì, la tattica.
- A. potrebbe comunque beneficiare "da spettatore" del gioco degli altri… e chissà che alla lunga non sia intrigato a cimentarsi a propria volta.

A questo pensavo.

Matteo Suppo:
Sicuro che il suo non descrivere non rovinerebbe il gioco agli altri?

Zachiel:

--- Citazione da: triex - 2011-08-07 06:51:02 ---Sicuro che il suo non descrivere non rovinerebbe il gioco agli altri?

--- Termina citazione ---

Ti ricolleghi penso a quell'assioma che dice più o meno "se uno inizia a non descrivere e gli altri vedono che riesce a giocare lo stesso, inizieranno a non descrivere tutti"?

Io so che a me piace descrivere (anche se come giocatore devo allenarmi di più perché sono abbastanza tirato giù da chi ha più parlantina) e se qualcuno non descrive mi dà profondamente fastidio. Perché non gioca a Monopoli, piuttosto?
Credo 'sta brutta malattia mi sia venuta dopo aver visto il Wady giocare a D&D 4, evocando fiamme dal caminetto per lanciare una misera vampata di fuoco su un mercenario...

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