spetta spetta.
Se fallisce il primo tiro della nuova serie deve narrare di essere ferita DI NUOVO, non va direttamente fuori combattimento.
Chiarissimo.
cioè io avevo capito che:
1° tiro fallito - ostacolata
1° ritiro fallito - ferita
rinuncia al secondo ritiro - ferita
2° tiro fallito - ostacolata, già ferita da prima, se ritira e fallisce fuori combattimento subito
invece tu mi dici che
1° tiro fallito - ostacolata
1° ritiro fallito - ferita
rinuncia al secondo ritiro - ostacolata (dalla ferita)
2° tiro fallito - ferita, se ritira e fallisce fuori combattimento subito
Dire tiro e ritiro confonde, meglio usare la terminologia del manuale italiano (e della seconda edizione). Ci sono tiri (i primi di una serie) e tiri ulteriori (puoi chiamarli anche ri-tiri per semplicità). una serie di un tiro + eventuali tiri ulteriori è appunto una serie. il passo ti dice quante serie ti servono per vincere (o perdere). Tutte le serie tirate, insieme, fanno un conflitto.
Quindi, riscrivendo la procedura corretta...
Prima Serie:
1° tiro ------> fallito -----> ostacolata
1° tiro ulteriore (o secondo tiro, o primo ritiro, ci siamo capiti) -----> fallito ---------> ferita -----> decide di non fare altri tiri, passa alla serie successiva.
Seconda serie
1tiro: parte da ostacolata (dalla ferita subita nella serie precedente). Nella fiction è ovviamente ancora ferita, ma in termini di gioco una ferita pre-esistente è una cosa che finchè non viene curata ostacola e basta.
------> il tiro riesce, no problem., passa alla serie successiva
Terza serie:
1tiro, parte da ostacolata (non ha ancora avuto una scena di guarigione) -----> fallito ----> ferita un altra volta (descrivi una seconda e differente ferita)
Le ferite non si accumulano, se ci fosse una quarta serie partirebbe ancora da ostacolata. (questa è una differenza notevole con la prima edizione, dove si accumulavano)
Chiaro comunque che se il cacciatore pensava "il gattaccio è un mutaforma, ci ruba la frutta" ed ha invece detto "il gattaccio porta sfortuna" per non dover dire la sua alla TB, o ho sbagliato a volergli far dire una bugia oppure comunque la TB non poteva scoprirlo da lui, neanche con "magia - ottenere informazioni".
Non è che tutti i PNG debbano correre dalla trollbabe a spiattellare tutto, ma allo stesso tempo questo non è un gioco giallo, le informazioni in qualche maniera alla Trollbabe devono arrivare. Usa la fantasia. (puoi benissimo dirle che il cacciatore sta evidentemente mentendo - dubito che non sia nervoso mentre le parla - e lasciar poi fare alla giocatrice)
Il giocatore (la giocatrice) non è pratico di GdR ma soprattutto, temo, non è pratico di fantasy. Stavo organizzando TB con 2 giocatori ed uno di loro di sua iniziativa ha invitato le rispettive fidanzate, perché la sua era curiosa di provare qualche GdR e l'altra non so come sia stata coinvolta. E l'ho fermato prima che invitasse altre due persone con la scusa di "e loro li lasciamo fuori?".
Avrei dovuto tirar fuori geiger counter o qualche altro gioco da N giocatori, lo so, ma mi serviva provare a masterizzare TB prima di Utopia.
Sono più indulgente verso gli errori di chi non ha mai giocato che con quelli di chi gioca da tempo. Di soliti i primi sono meno gravi e si curano più in fretta...
Trollbabe in cinque (1+4) è fattibile, ma lo sconsiglio davvero per iniziare. Gestire da subito contemporaneamente quattro storie non è facile e rischi dii annoiare i giocatori mentre attendono. In questi casi consiglio di chiedere ai giocatore se, per l prima sessione, non sarebbero disposti a giocare in 2 nella stessa avventura...
A parte questo problema, credo che trollbabe sia uno dei giochi più adatti per iniziare
Storiella amena a parte, la giocatrice aveva proposto di cercare delle foglie e dei frutti per fare una sorta di pozione da strega ed anche se io vedo la magia della trollbabe più come un schiocco le dita e le cose succedono
Ha ragione lei: la magia delle trollbabe è molto più simile alla raccolta di ingredienti per una pozione che non a uno schiocco di dita. E la cosa è detta esplicitamente nel manuale: non c'è nella prima edizione che per la magia occorre "molto tempo, e la trollbabe deve essere indisturbata"?
Quello che mi sembrava arzigogolato era proprio l'uso di magie (e con un pugnale avvelenato, poi) invece del farsi dire semplicemente dal cacciatore la verità), ma una volta deciso di fare il pugnale, il fatto di cercare ingredienti per la mistura è particolarmente appropriato.
La fase equa e trasparente a dire il vero l'abbiamo fatta più come una sorta di "cosa mi aspetto che succeda durante questi tiri" che mi sa di prenarrazione.
Ecco, questo invece è un errore molto grave da cui devi guardarti con attenzione. E sì, è prenarrazione, il peggior veleno per questi giochi.
C'è un esempio (fra i tanti esempi) nel manuale della seconda edizione. La trollbabe affronta un umano armato di spada, per salvare un vecchio troll indifeso. La trollbabe fallisce il tiro ed è ostacolata, l'intenzione del guerriero era ucciderla, lei nella fase equa e trasparente aveva detto che cercava di strappargli la spada di mano.
Come viene narrata nell'esempio? Lei riesce a strappargli la spada di mano, e la butta nel fiume, ma mentre lo fa c'è un piccolo smottamento del terreno dell'argine sotto il suo peso, e lei perde l'equilibrio.
Tutto quello che è richiesto dalla narrazione è che sia coerente con quello che è avvenuto prima, e che porti la trollbabe alla condizione richiesta, senza pregiudicare l'obiettivo troppo presto. Per il resto è libera. Non farti ingabbiare in noiosissime pre-narrazioni che rovinano qualsiasi gioco. (è proprio un bisogno malsano di story-before, anche nelle piccole cose, anche nei singoli conflitti, che non vuole, a tutti i costi, consentire che si giochi davvero story now. E' auto-railroading che i giocatori si fanno l'un con l'altro per impedirsi a vicenda di essere creativi e fantasiosi)
Riguardo al passo del conflitto, è davvero un semplice gusto personale. Non esiste mai un passo sbagliato. Allarga i conflitti che ti interessano di più e stringi quelli che ti interessano di meno senza fare conti tattici.