Provato. È molto interessante. Scrivo le mie considerazioni. Credo che Home sia uno di quei giochi che in questi tempi stanno cominciando a prendere forma. Giochi semplici che lasciano da parte le meccaniche tipiche di un videogioco, per abbracciare un gameplay che vuole condurci per mano a "qualcosa". Di solito questo "qualcosa" è un qualcosa di alto, o comunque di estraneo ai normali videogiochi: Home altro non è se non un tamagochi in cui non c'è possibilità di vittoria, e che ci conduce inesorabilmente alla morte, e nel farlo viene effettivamente da sentirsi un po' dei vecchi malandati («ma dico, non riesco nemmeno a raggiungere il cesso?») per non essere in grado di tenere dietro a quattro contatori.
Personalmente credo che questo sia il futuro dei videogiochi. Non L'UNICO futuro, perchè di sicuro c'è una componente dei videogiochi che può essere incarnata solo da giochi "classici" e decisamente "cerebralmente semplici", come gli sparatutto o i giochi di gare automobilistiche, che non può essere lasciata da parte. Ma credo anche che, con il sempre maggiore spazio che i videogiochi si stanno conquistando, si aprirà la possibilità per questo media di offrire qualcosa di nuovo e, credo, superiore, rispetto a quanto avuto finora. Allo stesso modo in cui il cinema si è evoluto passando dai filmati dei treni a lavori come
Conan il Barbaro, che altro non sono se non filosofia fatta trama, o come la musica si è spostata dalla musica tribale ai Pink Floyd.
Se siete interessati all'argomento e volete un paio di link:
Oilogarchy -
http://www.molleindustria.org/en/oiligarchy - vi mette alla guida dell'impero del petrolio, imponendovi attraverso una serie di meccaniche di fare, sostanzialmente, le stesse cose che sono accadute nella storia recente (si passa dalla guerra in iraq, al pagare i terroristi per fare attentati... intendiamoci, sono sempre pro america, e ritengo queste cose il frutto di teorie complottiste, per lo più, ma la cosa fa riflettere lo stesso). Il "balzo" lo si ha nel momento in cui, se "vincete", ovvero riuscite a giostrarvi al meglio tra tutti i casini che vi si pongono davanti (ambientalisti, politici avversi, elezioni...) in verità ottenete un finale che vi lascia l'amaro in bocca, dato che il petrolio finisce e il mondo è ridotto a una cilecca per causa vostra. È invece possibile, in un certo punto "virare strategia" verso le energie rinnovabili, e vincendo attraverso di esse si otterrà il VERO finale, anche se per fare questo vi sarete dovuti scontrare con gli investitori, con i politici, e varie altre problematiche.
Journey - Trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=TjLAhYnf4CY - è un gioco che aspetto da almeno un paio d'anni, previsto per quest'autunno, anche se la beta è cominciata recentemente. Fondamentalmente è un viaggio alla scoperta di noi stessi: nel gioco ci si trova a viaggiare in un mondo sperduto, dove non si vede anima viva. Non ci sono avversari, non sono nemmeno sicuro che ci siano degli enigmi. Tutto ciò che c'è da fare è "esplorare", prendendoci una pausa per osservare il mondo che ci circonda. Potrebbe casualmente capitarci di incontrare qualche altro viaggiatore (un altro giocatore online). Sarà sempre un solo altro giocatore alla volta, con cui si può entrare a contatto solamente emettendo un suono che può volere dire tutto e niente. Per cui, Journey è come un viaggio alla ricerca di una sorta di pace interiore, dove tutto ci è estraneo e nuovo. Non a caso questi sono gli stessi autori di flOw (
http://www.youtube.com/watch?v=VSWNaabp27g ) che si propone di farci rilassare (e ci riesce splendidamente) attraverso un gameplay semplicissimo e una realizzazione tecnica minimale (musica cosmica, esserini che appaiono sotto forma di figure geometriche composte...).
