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Risoluzione dubbi su nuovo regolamento PbC

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Patrick:
ok, questo apre la spontanea domanda: e cosa fanno i tratti? cosa fa un tratto negativo, e cosa uno positivo?

Iconpaul:
Scusate, ma se il tratto può essere utilizzato solo X volte al giorno e aumenta le probabilità di successo (ma non l'effetto del successo), come si può dire che "Tuttologo" sia più forte di "Specializzato nel diritto canonico medievale"? Credo che ovviamente i giocatori cercheranno di portare il gioco verso i propri tratti, quindi li utilizzeranno il più possibile.
Piuttosto si potrebbe dire che Tuttologo sia un tratto poco interessante (perchè utilizzabile sempre, quindi non spinge in nessuna direzione), ma non più forte.

Zachiel:
Credo che senza il sistema che sta sotto i tratti ci sia poco di cui parlare.

Per questo chiedo ad Isa di confermarmi quello che è stato recepito.

Se il tratto "sono il più forte con la spada" volesse dire che batto sempre chiunque non abbia quel tratto, sarebbe squilibrato. Ma se questo semplicemente mi dà un 5% di vantaggio in un tiro contrapposto (esattamente lo stesso che mi darebbe il tratto "so usare una spada") non esistono tratti troppo forti.
Che poi "so resistere alla sete di sangue" venga considerato un tratto forte per un vampiro mi fa sorgere qualche sospetto (purtroppo a me i sospetti sorgono ore dopo la conversazione in cui se ne parla). Se il personaggio non è obbligato per il fatto di essere vampiro a saltare al collo di chiunque incontri, non è un tratto valido. Non aiuta il personaggio a fare qualcosa (lo aiuta a non farla, anzi lo aiuta a non comportarsi come un vampiro, che è il contrario di quello che vogliamo). Io direi che i vampiri, da descrizione fisica, hanno una sete di sangue e riescono a sopirla, ma quando combattono contro qualcuno esce fuori. Un bel tratto è "berrò il sangue del mio nemico".

Un tratto negativo, come esempio che mi è stato fatto, è "ho paura del fuoco". A parte che non ho idea di come entri nelle meccaniche (probabilmente se usano il fuoco per affrontarlo gli danno un malus ai tiri?), impone un obbligo di role non facilmente controllabile. Chi controlla, alle tre di notte, che Dracula non si sta giocando di scaldarsi le mani ad un focolare per indurre Giovanni dalle Braghe Bianche a credere che non ne ha paura?
E poi in base a cosa decidiamo una scala di forza dei tratti?

Qualcuno mi aiuti a spiegarlo meglio per favore.

Patrick:
in AiPS (a cui personalmente mi ispiro per i tratti in questo senso) "ho paura del fuoco" è un tratto normalissimo, e come tale ti da un BONUS, nel senso che se lo usi, arricchisci la descrizione di quello che stai facendo, e quindi vieni premiato con più possibilità di spuntarla. Quindi sì, paradossalmente con il tratto "non so usare la pistola" è più facile che vinci un conflitto in cui si spara (anche se ovviamente poi dipende dalla fiction: magari la posta era "spavento le guardie", e sparando alla cacchio faccio esplodere una bombola poco distante, che spaventa le guardie e fuggono)

Zachiel:
Mentre pranzavo pensavo.

Se la scrittina "nascondo bene le mie armi" viene interpretata come un "hey, non puoi sapere che io sono armato", non è come si usa un tratto che la stiamo usando. I tratti non sono modi per fregare gli altri giocatori. In un gioco come quello che sto pensando io non c'è modo di fregare un altro giocatore.
Se voglio raggirarlo, devo tirare un dado e vincere.

Come era abituata a giocare Isa era: architetto tutto un piano per cui io lo raggiro e lui non può accorgersi di niente. (E ci scommetterei che si faceva anche un bel calcolo su cosa dire al Fato quando l'altro giocatore avesse protestato), che con i tratti, ahimé, non c'entra nulla.

Io aspetterei l'opinione di Isa (o della sua socia se vuol smetterla di lurkare ed intervenire ;))

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