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Cosa c'è di divertente in D&D ?
Manfredi Arca:
Io ho sempre giocato a D&D divertendomi trovando:
- un'infantile gusto nell'uccidere mostri immaginari
- un'infantile gusto nell'accumulo di oggetti immaginari
- un maturo gusto dell'interpretazione (|ruolo)
- una curiosità nell'arrivare alla fine della storia (come mi accade nei film, nei libri, nelle attività passive lineari)
non mi divertiva:
- un regolamento enorme e disfunzionale.
- il gioco pilotato lineare (per la mia vecchia visione il finale della storia era deciso dal master e doveva fare una specie di libro game a scelta libera).
Zachiel:
Quotando dal link a the Forge che ha messo Paolo:
Also, the common case in RPGs if for PCs to be hypercompetent, and failure in the context of hypercompetent characters is something that easily lends itself to comedy.
Cioè, traducendo alla buona: quando si suppone che i personaggi siano supercompetenti in quel che fanno e nonostante tutto falliscono... beh, è così ridicolo che una risata te la fai.
E diventa più diverten-memorabile questo che il successo che era nelle aspettative fin dall'inizio.
Ivano P.:
Personalmente a me piaceva il sentirmi in un mondo fantasy è i combattimenti cruenti quando usavi un PG che sentivi.
Non a caso, preferisco tutt' oggi Martelli da Guerra che per esperienze varie trovo tutt' ora il gioco migliore per introdurre nuovi a gdr.
Soprattutto mi piaceva pormi uno scopo mio e realizzarlo.
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Niccolò - 2011-07-21 12:11:03 ---
--- Citazione ---Esiste già qualcosa in merito?
--- Termina citazione ---
Elfs? (mi stupisco che Moreno non l'abbia scritto! Ariel'D!)
--- Termina citazione ---
In effetti, per gruppi che amano il cazzeggio e l'in-fighting, lo consiglio.
1) E' gamista, sia "tutti insieme contro il GM" che (contemporaneamente) "si gioca a fregarsi" (c'è per esempio una meccanica per fregare gli oggetti agli altri PG)
2) E' fatto apposta per essere giocato con vecchi moduli di D&D (stravolgendoli orribilmente, quando uno dei PG insegue Goldmoon con le braghe calate mentre l'altro frega la spada a Tanis che spiega il pericolo per il mondo, mentre un terzo, in piena fase orale, si mette in bocca di tutto, pozioni comprese...)
3) Ci sono due maniere di avere bonus: "riuscirci mentre tenti di fare qualc'altro", oppure fare una cosa abbastanza ignobile, infida e malvagia, secondo il GM.
E sì, è una satira feroce di D&D...
Caleb75:
La scorsa primavera ho giocato due mini-campagne a D&D, con due gruppi diversi, in un caso come GM, nell'altra come giocatore. Nel gruppo in cui ero giocatore ho avvertito vagamente queste sensazioni descritte da Hasimir, ma più che altro perché il GM era poco preparato e il gioco procedeva a rilento. Nel gruppo di cui ero io il GM, invece, non è successo: l'atmosfera era abbastanza epica, nel complesso. Sarà che non mi sono stato a perdere in fronzoli, che non applicavo tutte le regole e che avevo preparato una storia solo abbozzata, che lasciava i giocatori relativamente liberi. Io penso che non sia tanto il gioco a portare ad un certo comportamento, ma che sia il gruppo ad esserci portato e quindi a divertirsi in un certo modo piuttosto che in un altro.
P.S.
Quest'ultimo gruppo l'ho fatto giocare anche a Trollbabe (una sola sessione), ma non è piaciuto. I commenti negativi vertevano tutti sul fatto che non sapevano bene cosa fare, senza una vera e propria missione, per cui (questo lo aggiungo io parafrasando il loro atteggiamento) alla fine della storia è rimasto loro un senso di inconcludenza. E dire che io, in verità, mi sono divertito a masterizzare Trollbabe.
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