Play by Forum > (Spione) PbF 1

Spione PbF 1 - fase 2 - Crisi

<< < (5/6) > >>

Moreno Roncucci:
Uh... ho postato la narrazione della carta prima di leggere l'osservazione di Claudia... che facciamo? Propongo a questo punto, vista la difficoltà di ri-narrare la prima carta (a rischio di dover poi cambiare tutte le altre) di dire che con la prima carta non si è fatto scoprire a mettere il lassativo, e con le altre due non si è fatto scoprire a prendere le chiavi (essendo il lassativo il metodo per prendere le chiavi, la prima carta è ancora sostanzialmente sprecata, ma almeno così le carte vengono usate per affermazioni diverse). O di lasciare semplicemente le cose così.

Se vi va bene, a questo punto manca solo la narrazione "no shot" di Francesca, e poi si ricomincia con le manovre.

La narrazione "no-shot" è spiegata a pagina 185, ma la formulazione è piuttosto ambigua. Nel libro sembra che si debba narrare una situazione interrotta o non conclusa. Ma cosa fare se invece la situazione è stata già conclusa da qualcun altro in opposizione al personaggio principale coinvolto?

Ho chiesto all'autore nel forum del gioco, tempo fa, e questa fu la sua risposta:


--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]"1. What does one do with a No Shot narration when the immediate conflict has already been dealt with by someone's else's cards?
--- Termina citazione ---


The No Shot narration still applies. You can make it retrospective: narrate a bit about why the character couldn't do anything about what happened, when it happened.

In questo caso, Francesca non può stabilire nuovi fatti o fare altre cose per cui servirebbe carte, ma può spiegare come mai Gretchen a quel punto non reagisce (o, magari, spiegare cosa le passa per la testa). Il punto della no-shot o color narration è di dare la possibilità a tutti di dire qualcosa durante una fase di crisi, e non avere nessuno senza la possibilità di narrare qualcosa.

Marco Costantini:
Io dico di lasciare le cose così come stanno.

L'osservazione di Claudia è tendenzialmente giusta, ma io ho considerato un'altra cosa nel giocare così: non sapevo cosa avresti narrato tu con il tuo doppio Asso.
Cioè, non sapevo veramente nulla di quello che avresti potuto fare (e questa è una cosa che trovo molto interessante e intrigante) e il doppio K avrebbe potuto servirmi per altri scopi, piuttosto che per confermare la narrazione fatta con il primo K.

Provo a fare un esempio:
col doppio Asso avresti potuto stabilire un evento come un fatto: Christian viene trovato in bagno in preda a convulsioni e spasmi. Tu avresti detto che in quel lassativo c'era una sostanza alla quale evidentemente Chris è allergico e che va portato immediatamente all'ospedale.

Ecco, ora il doppio K mi sarebbe piuttosto servito per fare altro :)

Comunque noto che mi viene più facile mettere Thomas nei casini piuttosto che aiutarlo :) E se fossi stato Moreno avrei esattamente descritto la situazione che ho usato come esempio  :twisted:

Aspettiamo Francesca e continuiamo, le cose cominciano a farsi interessanti 8)

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]E se fossi stato Moreno avrei esattamente descritto la situazione che ho usato come esempio  :twisted:

--- Termina citazione ---


No... preferisco immaginarmi la scena quando Christian si metterà la mano in tasca per cercare le chiavi per aprire l'ufficio (che ha chiuso prima per andare a cena con il padre) e non le troverà...   8)

Marco Costantini:

--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]E se fossi stato Moreno avrei esattamente descritto la situazione che ho usato come esempio  :twisted:

--- Termina citazione ---


No... preferisco immaginarmi la scena quando Christian si metterà la mano in tasca per cercare le chiavi per aprire l'ufficio (che ha chiuso prima per andare a cena con il padre) e non le troverà...   8)
--- Termina citazione ---


Oh, non vedo l'ora neppure io! (povero Thomas...in fondo non gli voglio così male  :P )  :wink:

Francesca Giacomini:
“ormai è troppo tardi….troppo tardi…troppo tardi….” Le parole di Lars le risuonavano in testa come un tarlo.. Era così animato, così acceso, così…vivo! Ed ora se n’era andato…
Gretchen sapeva che nei giorni a venire avrebbe dovuto imbastire una spiegazione plausibile per aver momentaneamente perso un informatore, ma sapeva che in un modo o nell’altro gliel’avrebbero fatto recuperare.
“Andrà tutto bene… L’informatore lo recupererò, ma... ho perso l’uomo”
E su questa amara conclusione Gretchen spense la luce e pianse.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa