Dopo avere riferito al mio gruppo di questi due giochi, consigliatimi da khana in un'altra discussione, un membro del gruppo si è proposto come GM e si è comprato il malloppone in inglese.
Siccome l'organizzazione è avvenuta abbastanza rapidamente e non c'era il tempo materiale perchè tutti potessimo leggere i manuali e scegliere quale giocare, ci è stato chiesto se ci andava bene giocare l'ambientazione di Cold City, ma con alcune regole "aggiustate" secondo Hot War.
Personalmente, non ero molto convinto, ma l'alternativa sarebbe stata rimandare molto in là la prova, quindi ho accettato.
Se non ho capito male (ma ho avuto il tempo di dare solo una rapida occhiata ai manuali), il sistema era quello di HW, ma avevamo fiducia e nazionalità di CC.
Comunque, la sessione nel suo complesso è andata bene, ma ci sono stati dei momenti di stasi, per dubbi nell'applicazione del regolamento, dubbi che ora vado ad illustrare.
I personaggi si trovano di fronte un mutante grosso, brutto e cattivo, senza apparente via di fuga. Noi giocatori decidiamo per il conflitto fisico, con l'obiettivo di ucciderlo. Il GM ci blocca, dicendo che non può andare bene come obiettivo, perchè il danno è determinato dai successi ottenuti, quindi non necessariamente saremmo riusciti ad ucciderlo con un solo conflitto. Avanzo la possibilità che si possa andare avanti con un secondo, ma il GM scartabella un attimo i manuali e non trova nulla. Decidiamo allora di cambiare l'obiettivo in: tenerlo a bada per il tempo necessario a trovare una via di fuga.
Vinciamo il conflitto e troviamo una via di fuga: visto che il mutante non era morto, il GM avrebbe potuto farci inseguire da lui lungo la fuga, giusto?
In sostanza, la morte non può mai essere l'intento di un conflitto, oppure è possibile ripetere i conflitti fino ad ottenere lo scopo voluto (ma mi sembrerebber strano)?
Questo è un piccolo dubbio che ci è venuto, ma siamo quasi sicuri della soluzione. La fiducia totale è pari a (giocatori -1)x2 solo all'inizio del gioco, poi può fluttuare tranquillamente tra un minimo di 1 verso ogni personaggio a un massimo di 5 verso ogni personaggio, giusto?
Dopo ogni conflitto, si può abbassare di quanto si vuole verso chiunque, mentre si può alzare di uno solo verso chiunque. Ma questo chiunque = tutto oppure = uno e uno solo tra gli altri personaggi?
Non abbiamo capito bene cosa succede quando ci sono più di 2 fazioni in un conflitto. Il GM dalla lettura del manuale ci ha detto che se A ottiene 10, 10, 8, 8, 4; B ottiene 9, 6, 6, 5, 5, 3; C ottiene 7, 7, 5, 2 allora A è il vincitore del conflitto e ha a disposizione un totale di 4 punti conseguenza da attribuire a sè o ai suoi oppositori. Tuttavia, anche B ha fatto meglio di C, quindi ha a disposizione 1 punto conseguenza da attribuire a sè oppure a C. Se fosse così, come fa B ad avere un punto conseguenza anche se non ha ottenuto dal conflitto quello che voleva?
Poi, se i giocatori vogliono dare conseguenze negative ai PNG, oppure negativizzare (che brutta parola) i loro tratti, significa che li devono conoscere in anticipo, oppure no? Noi, nonostante conoscessimo ciascuno il piano segreto dell'altro non abbiamo mai visto le "schede" dei PNG, perciò ci risultava difficile stabilire se e quali tratti ridurre. Se non volevamo toglierli di mezzo, riducendo Azione, ci siamo sempre attribuiti conseguenze positive, infatti.
Il gioco comunque ci è piaciuto e meditiamo di provare un porting nell'ambientazione di Sine Requie, per cui un giocatore va letteralmente matto. Una delle regole più divertenti è l'utilizzo dei tratti negativi come bonus con un dado diverso, amichevolmente chiamato al tavolo Dado Merda

Per ora dovrebbe essere tutto, ma se dovesse riuscire a dare una letta al manuale, credo che potrebbero nascere altri chiarimenti.