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Regolamento per land virtuale - Esercizio di design

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Matteo Suppo:
Concordo con matteo. a parlare delle creative agenda non si ottiene nulla se non una figuraccia.

secondo me un problema da evitare son le descrizioni fini a sè stesse. in un film esistono i costumisti perché visualmente si possono passare informazioni agilmente senza inficiare la comunicazione degli eventi. in un gioco di ruolo no, specialmente online.

nel pbf di apocalypse world descrivevo il mio personaggio con una vecchia e rattoppata giacca militare, ma perché era un po' il simbolo di potere di madison. era rilevante. ma le sue scarpe non lo erano, così come i pantaloni.

con questo voglio dire che bisognerebbe ridurre al minimo le descrizioni inutili e ridondanti. separarle in un altro pannello ci può stare, ma mi spiacerebbe vedere chi perde tempo a modificare il proprio vestiario.

se proprio piace cambiare vestiti e look si può sempre mettere un servizio di avatar dress up xd

Zachiel:
Avatar dress up (non di quelle cose fatte in flash ma "ogni oggetto in equipaggiamento ha un'immagine che puoi personalizzare" e disposto tipo equipaggiamento di un videogioco alla Diablo II) funziona e dà un'idea visiva di cosa indossi, ma potrebbe essere difficile trovare esattamente il vestito come lo vuoi tu.

D'altro canto capita spesso, interagendo con altri personaggi, che sapere come sono vestiti sia importante. Per dirgli di togliersi quei sudici scarponi quando entra in casa di altri, per sistemargli il colletto della camicia dopo che si è cavato la giubba, per deridere il suo gonnellino ricamato a boccali di birra (l'ho visto succedere, sì).
Che magari il gonnellino era importante quanto la giacca da militare di Madison ma il fatto che indossasse degli stivali e non delle infradito non era così scontato.
Insomma, favorevole a che ci sia una descrizione degli abiti in scheda, almeno.
Ma una cosa sbrigativa, a punto elenco, non una cosa pesante ed illeggibile come quella della mia barda, che cito a titolo d'esempio:


--- Citazione ---Le piace vestire comodamente, anche se raramente si concede il lusso di non portare un'armatura leggera sotto le vesti.
Solitamente indossa una sottoveste bianca in tessuto povero per minimizzare lo sfregamento della pelle contro l'armatura, sopra la quale porta una veste di seta senza maniche a girocollo piuttosto largo e terminante in diagonale a metà coscia circa, di colore indaco scuro nella metà superiore e dolcemente degradante verso un rosso acceso nella parte inferiore, mentre dalla linea dei fianchi varie sfumature e disegni nei toni del verde pallido e del grigio vanno a conferire un'aria elegante all'abito. Tutti i bordi del vestito sono contornati da circa un centimetro di stoffa argentata. Sopra a questo abito, è solita indossare una sopravveste sempre senza maniche ma più corta e con una larga scollatura circolare, di raso celeste con motivi tono su tono, con un bordino bianco ricamato che corre tutt'intorno alla scollatura, a mezzo centimetro dall'orlo della stessa. I vestiti sono stretti in vita da una serie di sottili cinture alle quali sono appesi un borsello, rigorosamente con l'apertura verso l'interno cosicchè sia nesessario slacciare la cintura o stare in piedi e trattenere il fiato per metterci dentro con fatica una mano ed un pugnale ben incastrato nel suo fodero. L'elsa del pugnale è in legno dorato e traforato a ricordare la forma stilizzata di un occhio dalla pupilla triangolare, riproduzione parziale del simbolo di Deneir.
Al di sopra di questo, che possiamo definire la tenuta da interni della ragazza, indossa una giubba di foggia marinara, che le arriva a metà polpaccio. La giubba è di cuoio abbastanza leggero, impermeabilizzata con l'uso di sostanze animali e tinta di un blu scuro che si è leggermente sbiadito col tempo. Sul davanti, i lembi ricadono praticamente verticali dalle spalle, come due rettangoli rigidi, fatta eccezione per il largo colletto riccamente intarsiato con filamenti bianchi ed argentati, come quelli indossati dagli ammiragli inglesi ai tempi d'oro, ma forse ancora più sfarzoso. La giubba ha delle maniche abilmente cucite nella parte interna, di seta in tinta con la veste, impreziosite da larghi riquadri a motivi dorati, bianchi e porpora; tali maniche sono del tutto simili, almeno esteticamente, alle maniche larghe di un kimono. E' solita arrotolarle quando si dedica ai lavori manuali.
Spesso, nonostante il caldo, ama indossare questa giubba anche negli interni, anche perché nell'interno della parte anteriore della giubba sono riposti, in tasche ricavate nella robusta fodera interna e rinforzate con cuoio, oppure direttamente legati con laccetti e fascette in cuoio, gli strumenti che le servono per il suo hobby di cartografa e tre piccoli taccuini rilegati in cuoio scuro: uno per gli appunti personali, uno per gli schizzi preparatori per le mappe ed uno per gli appunti relativi agli schizzi.
Anche se dovesse togliersi la giubba, le spalle e la parte superiore del braccio sarebbero coperti dall'armatura, nel caso la stesse indossando.
Al collo porta un'alta sciarpa di seta azzurra e blu dagli angoli riccamente decorati con motivi dorati. Sopra a questa, indossa una catenella dorata alla quale è appeso il simbolo della Legione delle Guardie del Destino: un largo e vistoso tondo metallico con inscritto il bassorilievo smaltato del simbolo sacro di Kelemvor.
Alla catenella è infilato, quando non lo indossa, un anello col simbolo di Tyr.
Sempre più raramente porta una tracolla di cuoio verde decorato con motivi geometrici dorati alla quale è appesa, dietro le spalle, la yarting (che ricordo essere l'equivalente della moderna chitarra).
Sotto alla cintola, indossa invece un pratico paio di pantaloni color sabbia che le stanno leggermente larghi, fasciati intorno alle caviglie con delle bende strette per facilitarne l'inserimento nel robusto paio di stivali di cuoio con risvolto, alti fino a metà polpaccio.

Ora la si vede spesso con una magnifica, lucidissima armatura in pregiato mithral, che sembra (con sua somma meraviglia) non brunire mai.
La spallina destra e le fibbie sono cesellate a forma di testa di lupo... quelle a testa di drago erano finite, a quanto pare...
Gli oggetti che normalmente porta nella giubba sono in tal caso in un borsello allacciato alla cintura con robuste cinghie, sempre con l'apertura rivolta verso l'interno.

Appesi alla cintura, un sacchetto di tela con dentro una scatola 15x15x30 e -al fianco del sacco- il falchion.

--- Termina citazione ---

Effettivamente, un paio d'immagini sarebbero bastate a chiarire il concetto (l'avatar ed un'immagine dell'armatura), ma una regola della land era: una descrizione del genere "vedi avatar" è considerata insufficiente. Sforzatevici almeno un po'.
E mi rendo conto ora che non ho neppure descritto la tracolla con l'arco e la faretra e neppure i mutandoni di lana. :-[

Matteo Suppo:
Si può ragionevolmente dedurre il vestiario di colore dal personaggio, per cui se ti dico di togliere i sudici scarponi, a meno che tu non indossi delle infradito e per te sia importante averle, me la fai passare, anche se non hai esplicitamente detto che li indossavi.

ah, comunque senza offesa, ma la descrizione ho iniziato a leggerla e poi ho saltato completamente per noia. non costringerei mai qualcuno a leggere un wall of text solo per capire come è fatta una persona.

Zachiel:

--- Citazione da: triex - 2011-07-15 10:30:44 ---ah, comunque senza offesa, ma la descrizione ho iniziato a leggerla e poi ho saltato completamente per noia. non costringerei mai qualcuno a leggere un wall of text solo per capire come è fatta una persona.

--- Termina citazione ---

Infatti nessuna offesa, era la descrizione puntuale di ciò che si vedeva nel pezzo dell'immagine che mi era toccato tagliar fuori dall'avatar, salvo per l'armatura.
Non si pretendeva che nessuno la leggesse ma importava come riferimento nel caso a qualcuno fosse servito sapere un dettaglio, tipo "indossi il simbolo del tuo dio?". (Ripeterlo ad ognuno è, nel complesso, una perdita di tempo più lunga).

Favorevole, ripeto, a rendere più agile la lettura trasformandola in un:

* sottoveste bianca povera
* armatura di cuoio borchiato con spalline cortee così via.

Ivano P.:

--- Citazione ---Concordo con matteo. a parlare delle creative agenda non si ottiene nulla se non una figuraccia.
--- Termina citazione ---

Allora, io trovo positivo che più persone abbiano idee che si incastrano bene, fine.
Dovendo fare una land da zero andrei in direzione completamente diversa, quindi c'è una sorta di affinità di intenti.
Va meglio così?

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