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Regolamento per una land

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Matteo Suppo:
Ah, e polaris si basa sul fatto che decadere o morire non è "perdere". è una scelta che fai.

e mi son rotto anche di sentirmi dire che lo scopo del gioco di ruolo è interpretare un ruolo. è come dire che lo scopo del calcio è dare calci -.-

Bramante:
Secondo me un punto focale delle land è che ci si illude molto spesso che i tiri dado non servano o se ne possa fare a meno quando invece sono l'unico strumento imparziale che esista. il tutto coniugato a un sistema di conflict resolution e non task resolution come nel gdr vecchio stampo.
E' proprio il modo di approcciarsi al gioco che è fallace, poichè basato su vecchie concezioni di gioco figlie del gioco classico e a parer mio ingigantite nel play by chat.
Polaris direi che l'ho citato io, certo si basa sulla fiducia, come tutti i giochi. Si è al tavolo per giocare un determinato gioco con una determinata tematica se non ti interessa semplicemente non dovresti essere seduto lì. è un ragionamento base che si può fare sia al tavolo che dietro alla tastiera. Obbiettivamente però in questi nuovi giochi è chiarissimo che cosa vai a fare e perchè, non ci sono fraintendimenti. Nel classico invece è molto più vago di quanto si creda e si tende a fare di tutto con un sistema che semplicemente non supporta questo "tutto".

Per il discorso PP e il vincere è un problema strano. nel gdr pieno di statistiche qua e la che c'è realmente di così strano nel voler essere tosto se poterlo essere fa parte del regolamento? in polaris per esempio che senso avrebbe un PP inteso nello strapotente?
Nessuno, si narra un tragedia non si vince si perde. anzì no! si Vince anche lì, raccontando una storia toccante che ti appaghi insieme agli altri giocatori.
Tutto sta nel mettere in chiaro che si va a giocare, senza uno scopo ognuno va dove gli pare e dove il regolamento glielo permette. Succede tra amici, figuriamoci tra sconosciuti su internet!

Patrick:
Triex,
--- Citazione da: triex - 2011-07-21 17:40:07 ---Poi, siccome non voglio che mi si accusi di essere acido solo con gli uomini
--- Termina citazione ---
Dopo gli ultimi post, direi che non c'è più il pericolo! XD


Isa (btw, nome in firma o nel profilo per favore), il PP esiste quando in un gioco "si può vincere". Se lo scopo del gioco non è "vincere" -o, detto diversamente, "non c'è nulla da vincere" o "a vincere non ci guadagni nulla"- non ha senso il PP.

Inoltre, Isa, sui px: se io dico che sto giocando bene, e i master dicono che sto giocando male, chi ha ragione? I master, perchè sono master? Non è necessariamente sbagliato, ma allora il ragionamento della land diventa qualcosa come "Se vuoi giocare con noi giochi come diciamo noi, altrimenti vai da un'altra parte". Credo sia qualcosa del genere che Triex sta cercando di dire.

E ripeto: a cosa serve discutere se un pg sta giocando "bene" o "male"? Cosa cambia, concretamente? Che chi gioca male rovina il divertimento agli altri? (in caso, come?) Ma se rovina il divertimento di tutti, non è più facile un ban?


crosspost col bramante

Angelo Di Caino:

--- Citazione da: triex - 2011-07-22 06:08:42 ---Sigh, quanto mi son stancato della gente che si rifugia nel "eh ma tu non hai mai giocato con un master bravo".

ssi che ti dico? se avete questi master così bravi cosa ci fate qua a chiedere consigli sul regolamento?

--- Termina citazione ---

Come ti ho letto mi sono chiesta se per caso fossi il tizio a cui ho rigato la macchina ieri XD
La mia è un'ipotesi, data dal fatto che ti sei scagliato con una filippica sul "chi sono io per giudicare...". La questione è molto semplice: io sono quella che ha stabilito una regola. Ho detto che in questa ambientazione il palazzo del re degli elfi sta a testa in giù sul guscio di una tartaruga gigante che attraversa i piani eterei. Tu giochi il palazzo degli elfi in riva al mare? Sbagli. Nella tua land può essere in riva al mare, non nella mia.
Altro esempio limite pr dire che io ti faccio giocare, mi prendo l'onore e l'onere di inventare una quest, magari prendendo spunto dai background, magari perché ho appena visto che stai giocandoti qualcosa che mi stimola e mi da idee: il minimo che puoi fare tu, se ti piace questa lana, è accettarne le regole. Se no vai da un'altra parte, non mi scandalizzo, easy. Ma se giochi qui, interagisci con me, lo fai alle regole che io ho stabilito (Parlo in prima persona, ma intendo lo staff). La mia regola dice che mi piace chi partecipa e gioca e voglio premiare l'educazione e l'entusiasmo con dei bonus sul personaggio che si chiama Px

Angelo Di Caino:

--- Citazione da: Bramante - 2011-07-22 06:24:13 ---E' proprio il modo di approcciarsi al gioco che è fallace,

Polaris direi che l'ho citato io, certo si basa sulla fiducia, come tutti i giochi. Si è al tavolo per giocare un determinato gioco con una determinata tematica se non ti interessa semplicemente non dovresti essere seduto lì.

in polaris per esempio che senso avrebbe un PP inteso nello strapotente?
Nessuno, si narra un tragedia non si vince si perde. anzì no! si Vince anche lì, raccontando una storia toccante che ti appaghi insieme agli altri giocatori.

--- Termina citazione ---

Esattamente: l'approccio al gioco di ruolo è spesso viscerale e passionale!
Polaris si basa sulla fiducia in una maniera più profonda, perchè è un dialogo diretto, in cui lasciare corda e riprenderla, molto diverso dal conflitto classico e molto diverso dal concetto classico di gdr. E' proprio un mondo a parte, un fine diverso.

Secondo me non esiste modo di eliminare il PP, anche senza px, anche senza progressioni nelle schede. Semplicemente, come detto sopra, PPeggiano con quello che hanno, giocando fuori dal consentito. Quindi eliminare px e progressioni non serve a granché.
Non ho il fine di Polaris, di morire eroicamente, nella land: ho il fine di giocare e inventare cose nuove, veder crescere la città e chi la abita. E' una progressione, non una apoptosi a tempo determinato.

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