Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Giochi senza fortuna
Zachiel:
--- Citazione da: Iconpaul - 2011-07-10 12:15:12 ---@Mietitore: I giochi nordici sono parte di un "movimento" unitario, quindi sono simili tra loro, oppure li hai categorizzati solo in base alla provenienza (come potrebbe essere "giochi inglesi")?
--- Termina citazione ---
Mi pare di capire che intenda i Jeepform, che sono più esercizi di improvvisazione teatrale che GdR alla nostra maniera. Di sicuro non usano dadi.
Giusto invece dire che i diceless sono senza casualità o pescar carte ed altri meccansismi simili sono comunque considerati "diceless" (a parte il significato letterale del termine)?
Serenello:
--- Citazione da: Suna - 2011-07-10 12:34:02 ---Microscope.
--- Termina citazione ---
Fanmail!
Un gioco di decisioni di gruppo non collaborative :)
Gli altri che conosco te li hanno già detti, anche se devo dire che un gioco come Polaris in cui il dado ha un impatto minimale (al livello di FIASCO) lo metterei nella stessa categoria di Solipsist piuttosto che metterlo nella categoria di CnV.
Mauro:
--- Citazione da: Iconpaul - 2011-07-10 12:15:12 ---Intendevo proprio totale assenza di elementi di fortuna all'interno del gioco
--- Termina citazione ---
È questo che non ho chiaro: "caso" e "fortuna" non sono la stessa cosa (la seconda implica un risultato positivo, il primo no); prendi Un Penny per i Miei Pensieri: c'è un elemento casuale (l'estrazione dei bigliettini), ma non è un elemento di fortuna (se scritti seguendo le regole, in generale tutti gli Inneschi sono interessanti: non c'è quello "bello" e quello "brutto", non c'è l'elemento fortuna nel senso di "Che culo ad aver preso proprio quello!").
Tra tirare un 3 o un 18 in D&D c'è una bella differenza; pescare "Macchie di sangue sul tappeto" o "L'odore della resina in Primavera" è, in Penny, indifferente.
Penny rientra nei giochi che stai cercando?
--- Citazione da: Paolo Bosi - 2011-07-10 12:42:38 ---un gioco come Polaris in cui il dado ha un impatto minimale (al livello di FIASCO)
--- Termina citazione ---
In Polaris il dado ha un impatto decisamente diverso che in Fiasco, proprio nel senso fortuna/caso spiegato sopra (fa la differenza tra cadere e non cadere, tra "vincere" e "perdere" un conflitto). Al piú, è assimilabile con il Sipario di Fiasco, che però è solo un'istanza dell'uso dei dadi.
il mietitore:
--- Citazione da: Iconpaul - 2011-07-10 12:15:12 ---@Mietitore: I giochi nordici sono parte di un "movimento" unitario, quindi sono simili tra loro, oppure li hai categorizzati solo in base alla provenienza (come potrebbe essere "giochi inglesi")?
--- Termina citazione ---
Premetto, non sono espertissimo di quel genere di giochi, e qualcun altro potrà certamente confermare o smentire quello che ora ti dirò.
Non so esattamente quanto questa categorizzazione sia ufficiale, e se si tratti o meno di un semplice stereotipo. In ogni caso, pare che al nord vada molto di più il live, nelle sue varie forme, e la struttura dei giochi da tavolo ne hanno un po' risentito. Tanto per cominciare trovare dei dadi è raro (Montsegur, ad esempio, non ha dadi), anche se a volte vengono usati altri meccanismi di casualità (sempre in Montsegur hai delle carte, idem per quanto riguarda Arcipelago 2).
Se prendi i Jeepform, comunque, non troverai proprio nulla di casuale (in italia sono arrivati Dubbio e The Upgrade grazie a Narrattiva, ma ce n'è una quantità enorme scaricabile direttamente dal sito degli autori, in inglese: http://jeepen.org/games/ ). Sono sostanzialmente dei live che fanno leva su meccanismi diversi dal dado o dai suoi vari surrogati per arrivare a un'esperienza di gioco diversa e, spesso, particolarmente toccante (non mi sono ancora ripreso da Fat Man Down...)
Avevo inoltre dato una rapida letta a qualche RPGpoem, delle sorte di mini-giochi di ruolo a breve durata (qui ne trovi un paio: http://norwegianstyle.wordpress.com/2010/11/13/two-poems/ ), e mi risulta che anche tra di loro la casualità sia stata pressochè eliminata.
Mr. Mario:
Le carte di Monsegur sono spunti proprio come gli inneschi di memoria di Penny, e non ci sono carte buone o cattive, al massimo che ti ispirano o meno.
Le carte di Archipelago invece assomigliano di più al dado di Polaris, in quanto ti forniscono la risoluzione di un conflitto.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa